Figlia adolescente e convivenza
Gentili dottori, buongiorno a tutti.
Dopo quanttro anni, torno a chiedere un vostro consulto a riguardo. Per i dottori che vorranno capire meglio la situazione e per coloro che avevano gentilmente risposto, questo è il post precedente riguardo la mia storia: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/440823-madre-succube-della-figlia-ribelle.html
Passati questi quattro anni, adesso la figlia di mia moglie ha 17 anni. E' fidanzata, ha le sue libertà (come giusto che sia), le sue uscite, etc... insomma, una vita normale come tantissime altre ragazze della sua età.
Sono riuscito in questi quattro anni a farle fare almeno il minimo indispensabile, ossia darle l'abitudine di lasciare un po' più in ordine la sua stanza e nel fine settimana farle passare la pezza da spolvero, sciaquarsi i piatti e metterli nella lavastoviglie quando si prepara il pranzo mentre noi (io e mia moglie) siamo via al lavoro.
Resta però quasi impossibile riuscire a cominciare a farla collaborare in casa. Lei pretende di essere trattata da grande quando le fa comodo (invitare il suo ragazzo a cena, starsene in camera con lui a guardare un film, uscire nei week-end fino a tardi, dormire fuori a casa delle amiche ogni tanto).
Purtroppo mia moglie si ostina a concederle di scansare tutte le piccole faccende domestiche che potrebbe tranquillamente svolgere per aiutare in casa. Al fine settimana per esempio, quando mia moglie comincia a fare le pulizia in casa, se prova a chiederle di passare almeno l'aspirapolvere per farsi aiutare, raramente lo fa e quando lo fa frettolosamente e male (tant'è che mia moglie deve poi sempre ripassarlo una seconda volta).
Persino quando rientra dalla palestra chiede alla madre di farsi lavare la maglietta sudata.
Anche chiederle le cose più banali, come passare la scopa per pulire del mangime per uccelli che lei stessa aveva voluto lasciare nel balcone della sua camera e che si era roveciato sul pavimento, risulta un'impresa impossibilie. Quando mi ero raccomandato di pulire, nonostante mi avesse detto di averlo fatto, mi sono accorto il giorno dopo che lo aveva solo sparso in giro senza pulire un bel niente!
Mi chiedo se a questa età sia normale non volere neanche passare una scopa per pulire qualcosa che si è sporcato.
Concludendo gentili dottori, vi chiedo se sono forse queste "pretese antiche" di chi come me e la maggioranza della mia generazione è cresciuto con un educazione diversa, dove la casa non era un albergo e soprattutto i genitori non erano dei camerieri al proprio servizio?
Sono arrivato più volte a pensare alla separazione, e mia moglie lo sa e ne abbiamo parlato non so quante volte ormai, perchè per i canoni educativi con i quali sono cresciuto e in cui credo, vedere questa situazione in casa mia lo trovo inaccettabile.
Cosa devo fare? Sono disperato.
Non ho potuto raccontare ulteriori episodi (secondo me non di secondaria importanza), causa limitazione del numero di caratteri.
Vi ringrazio anticipatamente.
Dopo quanttro anni, torno a chiedere un vostro consulto a riguardo. Per i dottori che vorranno capire meglio la situazione e per coloro che avevano gentilmente risposto, questo è il post precedente riguardo la mia storia: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/440823-madre-succube-della-figlia-ribelle.html
Passati questi quattro anni, adesso la figlia di mia moglie ha 17 anni. E' fidanzata, ha le sue libertà (come giusto che sia), le sue uscite, etc... insomma, una vita normale come tantissime altre ragazze della sua età.
Sono riuscito in questi quattro anni a farle fare almeno il minimo indispensabile, ossia darle l'abitudine di lasciare un po' più in ordine la sua stanza e nel fine settimana farle passare la pezza da spolvero, sciaquarsi i piatti e metterli nella lavastoviglie quando si prepara il pranzo mentre noi (io e mia moglie) siamo via al lavoro.
Resta però quasi impossibile riuscire a cominciare a farla collaborare in casa. Lei pretende di essere trattata da grande quando le fa comodo (invitare il suo ragazzo a cena, starsene in camera con lui a guardare un film, uscire nei week-end fino a tardi, dormire fuori a casa delle amiche ogni tanto).
Purtroppo mia moglie si ostina a concederle di scansare tutte le piccole faccende domestiche che potrebbe tranquillamente svolgere per aiutare in casa. Al fine settimana per esempio, quando mia moglie comincia a fare le pulizia in casa, se prova a chiederle di passare almeno l'aspirapolvere per farsi aiutare, raramente lo fa e quando lo fa frettolosamente e male (tant'è che mia moglie deve poi sempre ripassarlo una seconda volta).
Persino quando rientra dalla palestra chiede alla madre di farsi lavare la maglietta sudata.
Anche chiederle le cose più banali, come passare la scopa per pulire del mangime per uccelli che lei stessa aveva voluto lasciare nel balcone della sua camera e che si era roveciato sul pavimento, risulta un'impresa impossibilie. Quando mi ero raccomandato di pulire, nonostante mi avesse detto di averlo fatto, mi sono accorto il giorno dopo che lo aveva solo sparso in giro senza pulire un bel niente!
Mi chiedo se a questa età sia normale non volere neanche passare una scopa per pulire qualcosa che si è sporcato.
Concludendo gentili dottori, vi chiedo se sono forse queste "pretese antiche" di chi come me e la maggioranza della mia generazione è cresciuto con un educazione diversa, dove la casa non era un albergo e soprattutto i genitori non erano dei camerieri al proprio servizio?
Sono arrivato più volte a pensare alla separazione, e mia moglie lo sa e ne abbiamo parlato non so quante volte ormai, perchè per i canoni educativi con i quali sono cresciuto e in cui credo, vedere questa situazione in casa mia lo trovo inaccettabile.
Cosa devo fare? Sono disperato.
Non ho potuto raccontare ulteriori episodi (secondo me non di secondaria importanza), causa limitazione del numero di caratteri.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,
prima di pensare alla separazione,
perchè non pensare ad una valutazione psicologica di coppia, ma presenziale?
Le vicende che Lei racconta sembrerebbero quelle tipiche dell'adolescenza,
ma il problema è che riescono a mettere disaccordo nella Vostra coppia.
E questo fa sentire molto potente l'adolescente.
Saluti cari.
Carlamaria Brunialti
prima di pensare alla separazione,
perchè non pensare ad una valutazione psicologica di coppia, ma presenziale?
Le vicende che Lei racconta sembrerebbero quelle tipiche dell'adolescenza,
ma il problema è che riescono a mettere disaccordo nella Vostra coppia.
E questo fa sentire molto potente l'adolescente.
Saluti cari.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno dott.ssa Brunialti e grazie per la risposta.
Ci siamo già rivolti a due diverse psicologhe di coppia/famiglia, l'ultima seduta meno di un mese fa. Alle varie sedute dove andavamo insieme sia mia moglie che io, abbiamo parlato spesso del problema principale che continua da sempre a mettere in disaccordo me e mia moglie. Ossia la gestione della figlia.
Credo abbiano solo peggiorato le cose, perchè hanno detto a me che devo restarne fuori (non devo chiedere alla figlia di aiutare la madre in casa) ma deve essere mia moglie a chiederle di farsi aiutare.
Di fatto però mia moglie NON LE CHIEDE MAI NIENTE e quella sporadica volta che lo fa la figlia se ne infischia.
Per cui mettere in pratica quei consigli si è rilevato altamente controproducente, per tutti.
Tra l'altro noto che le pretese di questa ragazza cominciano a crescere, si è già messa in testa che tra un anno bisognerà comprarle la macchina (secondo lei) perchè vorrà prendere la patente (la ragazza studia ancora ed è al terzo anno di una scuola superiore).
E la cosa davvero preoccupante è che la madre sarebbe pure daccordo nonostante stia lavorando solo part-time(mia moglie), con me che con un unico stipendio affronto quasi tutte le spese, dal mutuo della casa, finanziamento auto, bollette utenze varie, etc....
Solo pretese, pretese, pretese a cui la madre non fa altro che cedere.
Ci siamo già rivolti a due diverse psicologhe di coppia/famiglia, l'ultima seduta meno di un mese fa. Alle varie sedute dove andavamo insieme sia mia moglie che io, abbiamo parlato spesso del problema principale che continua da sempre a mettere in disaccordo me e mia moglie. Ossia la gestione della figlia.
Credo abbiano solo peggiorato le cose, perchè hanno detto a me che devo restarne fuori (non devo chiedere alla figlia di aiutare la madre in casa) ma deve essere mia moglie a chiederle di farsi aiutare.
Di fatto però mia moglie NON LE CHIEDE MAI NIENTE e quella sporadica volta che lo fa la figlia se ne infischia.
Per cui mettere in pratica quei consigli si è rilevato altamente controproducente, per tutti.
Tra l'altro noto che le pretese di questa ragazza cominciano a crescere, si è già messa in testa che tra un anno bisognerà comprarle la macchina (secondo lei) perchè vorrà prendere la patente (la ragazza studia ancora ed è al terzo anno di una scuola superiore).
E la cosa davvero preoccupante è che la madre sarebbe pure daccordo nonostante stia lavorando solo part-time(mia moglie), con me che con un unico stipendio affronto quasi tutte le spese, dal mutuo della casa, finanziamento auto, bollette utenze varie, etc....
Solo pretese, pretese, pretese a cui la madre non fa altro che cedere.
[#3]
Gentile utente,
é difficile intervenire sul lavoro fatto con le Colleghe, di persona.
Una precisazione:
"..hanno detto a me che devo restarne fuori (non devo chiedere alla figlia di aiutare la madre in casa) ma deve essere mia moglie a chiederle di farsi aiutare.." e in linea di massima ciò è corretto, partendo - suppongo - dalla considerazione che Lei non è il padre biologico.
E' chiaro che se è la madre a gestire la figlia,
Lei non interverrà nemmeno spese non essenziali: ci penserà la madre all'eventuale automobile ecc.
Il problema sembra essere dunque il rapporto tra madre e figlia.
Impossibile fare supposizioni sul perchè una madre sia così accomodante con la figlia adolescente.
Per quanto riguarda Lei che ci scrive:
ci ha provato a seguire le indicazioni delle due Psicologhe?
Ossia a "restarne fuori" dal rapporto madre-figlia, nel bene e nel male?
Perchè non sperimentarlo?
Forse per questioni di principio?
O che altro?
Carlamaria Brunialti
[#4]
Utente
le risponderò in ordine:
a.) "ci penserà la madre all'eventuale automobile ecc."
Se questo non influirà negativamente sul budget familiare, cosa che inevitabilmente accadrà. E' soltanto da una anno a questa parte che economicamente mia moglie ha cominciato ad alleggerirmi occupandosi lei della spesa alimentare.
Prima che trovasse l'attuale lavoro part-time provvedevo io (e continuo a farlo tutt'ora) a tutto il resto : mutuo della casa, spese condominiali, finanziamento della seconda automobile (perchè la prima e unica automobile che avevo l'ho lasciata a mia moglie per darle possibilità di andare a lavorare), bollette utenze varie acqua, gas, elettricità, telefono+ADSL.
Spesso spendo più di quello che guadagno, e quando va bene non si riesce a mettere da parte quasi niente a fine mese. Vuoi perchè d'inverno le bollette del gas sono alle stelle (per via del riscaldamento), vuoi perchè ogni tanto saltano fuori i classici imprevisti come rottura di qualche elettrodomestico, piuttosto che imprevisti con l'auto, spese veterinarie e prodotti vari per il cane, acquisti extra ma necessari, etc....
Va da se che in una famiglia in una situazione economica come la nostra (ma come tantissime altre), una terza auto (per non parlare del mantenimento poi) per un capriccio di una figlia sarebbe l'ultima delle spese da potersi permettere di affrontare. O almeno io lo trovo assurdo.
b.) "Ossia a "restarne fuori" dal rapporto madre-figlia, nel bene e nel male? Perchè non sperimentarlo?"
L'ho fatto per circa tre mesi. Risultato? Se prima aveva finalmente cominciato di tanto in tanto a sciaquare qualche piatto dopo cena e svuotare la lavastoviglie, nel momento in cui ho smesso di "chiedere" io, nemmeno più quello la figlia si è degnata di fare, perchè tanto la madre non glielo chiede mai. Nemmeno di andar giù a portare fuori la busta del secco o il bidoncino dell'umido. Niente di niente...
c.) Forse per questioni di principio?
Anche, sì. Trovo assurdo abituare una ragazza di diciassette anni ad essere servita e riverita. Trovo sia altamente diseducativo. Oltre che condizionare negativamente il rapporto di coppia con mia moglie, perchè la figlia sa benissimo che ci tengo che collabori quel poco che basta per non dovermi vedere tutte le volte discutere con la madre per queste cose.
Ma mia moglie niente, non vuol saperne. Lei è dell'idea che non bisogna mettersi in contrasto con la figlia perchè ha il timore che poi, in caso di liti o discussioni possa perdere quel rapporto di complicità e amicizia che hanno da sempre.
E intanto la figlia ne approfitta e continua ad usare la madre come una cameriera e la casa come se fosse un albergo. Pretendendo tra l'altro di portarsi in casa anche il fidanzato per poi andare a chiudersi in camera dopo cena.
Sono davvero curioso di sapere, anche tramite le vostre testimonianze da professionisti ed esperti in materia, se questa è una situazione comune ai giorni d'oggi oppure è davvero una situazione che rasenta l'assurdo.
La ringrazio ancora per la disponibilità all'ascolto e al confronto.
a.) "ci penserà la madre all'eventuale automobile ecc."
Se questo non influirà negativamente sul budget familiare, cosa che inevitabilmente accadrà. E' soltanto da una anno a questa parte che economicamente mia moglie ha cominciato ad alleggerirmi occupandosi lei della spesa alimentare.
Prima che trovasse l'attuale lavoro part-time provvedevo io (e continuo a farlo tutt'ora) a tutto il resto : mutuo della casa, spese condominiali, finanziamento della seconda automobile (perchè la prima e unica automobile che avevo l'ho lasciata a mia moglie per darle possibilità di andare a lavorare), bollette utenze varie acqua, gas, elettricità, telefono+ADSL.
Spesso spendo più di quello che guadagno, e quando va bene non si riesce a mettere da parte quasi niente a fine mese. Vuoi perchè d'inverno le bollette del gas sono alle stelle (per via del riscaldamento), vuoi perchè ogni tanto saltano fuori i classici imprevisti come rottura di qualche elettrodomestico, piuttosto che imprevisti con l'auto, spese veterinarie e prodotti vari per il cane, acquisti extra ma necessari, etc....
Va da se che in una famiglia in una situazione economica come la nostra (ma come tantissime altre), una terza auto (per non parlare del mantenimento poi) per un capriccio di una figlia sarebbe l'ultima delle spese da potersi permettere di affrontare. O almeno io lo trovo assurdo.
b.) "Ossia a "restarne fuori" dal rapporto madre-figlia, nel bene e nel male? Perchè non sperimentarlo?"
L'ho fatto per circa tre mesi. Risultato? Se prima aveva finalmente cominciato di tanto in tanto a sciaquare qualche piatto dopo cena e svuotare la lavastoviglie, nel momento in cui ho smesso di "chiedere" io, nemmeno più quello la figlia si è degnata di fare, perchè tanto la madre non glielo chiede mai. Nemmeno di andar giù a portare fuori la busta del secco o il bidoncino dell'umido. Niente di niente...
c.) Forse per questioni di principio?
Anche, sì. Trovo assurdo abituare una ragazza di diciassette anni ad essere servita e riverita. Trovo sia altamente diseducativo. Oltre che condizionare negativamente il rapporto di coppia con mia moglie, perchè la figlia sa benissimo che ci tengo che collabori quel poco che basta per non dovermi vedere tutte le volte discutere con la madre per queste cose.
Ma mia moglie niente, non vuol saperne. Lei è dell'idea che non bisogna mettersi in contrasto con la figlia perchè ha il timore che poi, in caso di liti o discussioni possa perdere quel rapporto di complicità e amicizia che hanno da sempre.
E intanto la figlia ne approfitta e continua ad usare la madre come una cameriera e la casa come se fosse un albergo. Pretendendo tra l'altro di portarsi in casa anche il fidanzato per poi andare a chiudersi in camera dopo cena.
Sono davvero curioso di sapere, anche tramite le vostre testimonianze da professionisti ed esperti in materia, se questa è una situazione comune ai giorni d'oggi oppure è davvero una situazione che rasenta l'assurdo.
La ringrazio ancora per la disponibilità all'ascolto e al confronto.
[#5]
"..se questa è una situazione comune ai giorni d'oggi.. la psicologia riguarda la singola persona,
non la generalizzazione.
Fra la "consuetudine" e l' "assurdo" talvolta c'è solo la differenza di punti di vista.
Purtroppo noi non riusciremo ad aiutarLa - on line - più di quanto abbiano fatto le Colleghe di persona.
Saluti cari.
Carlamaria Brunialti
non la generalizzazione.
Fra la "consuetudine" e l' "assurdo" talvolta c'è solo la differenza di punti di vista.
Purtroppo noi non riusciremo ad aiutarLa - on line - più di quanto abbiano fatto le Colleghe di persona.
Saluti cari.
Carlamaria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 11/04/2018.
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