Genitori violenti
Cerco di spiegare il mio problema in breve.
Sono cresciuta con dei genitori assenti, sia per lavoro, sia perchè inadeguati a tale ruolo. Sin da quando ero bambina ho sofferto d'ansia. Ma negli ultimi anni, soprattutto quando è arrivata l'adolescenza, è esplosa. Ho problemi a parlare con le persone. Ho problemi a guardarle negli occhi. Ho problemi a dormire. In un modo o nell'altro però sento di essere in controllo della cosa, e cerco costantemente di migliorare ed espormi alle mie paure.
Il mio problema è un altro. I miei genitori litigano costantemente. Durante la settimana non li vedo spesso, ma quando sono a casa è l'inferno.
Mio padre ha degli attachi d'ira assurdi. Non è mai fisicamente violento, però spesso afferra piatti e qualche volta è capitato che lanciasse del cibo addosso a mia madre, o che la insultasse verbalmente. Inoltre, la tratta come la sua serva personale. A mia madre però non sembra dispiacere. Apparte nei momenti in cui litigano, sembrano essere in perfetta sintonia. E mi chiedo, come'è possibile? Com'è possibile che un giorno un uomo ti lanci delle cose dietro, e il giorno dopo andiate dinuovo d'amore e d'accordo?
Per quanto riguarda il suo rapporto con me, mi paragona, sminuendomi, sempre agli altri. Spesso però, gli altri sono persone di vent'anni più di me che lavorano e hanno una casa. Al contempo però non vuole che lasci la sua casa, o che me ne vada all'estero a studiare in un'università prestigiosa.
Inoltre, la metà del tempo è gentile. E questa cosa mi manda in confusione, perché mi sento come una bambina viziata che vede della violenza dove non c'è.
Ultimamente non riesco a studiare. Fra un mese ho un esame, ma guardando le pagine mi manca la concentrazione. E' strano da spigare, ma ogni volta che mi siedo e guardo a degli argomenti, la mia mente precipita altrove. Credo di aver studiato circa il dieci percento del programma di studio, e non posso assolutamente permettermi di non passare l'esame. E prima invece riuscivo a studiare anche più di otto ore al giorno.
Credete che l'assenza di concentrazione sia dovuta a quello che mi sta succedendo? E c'è un modo per ritrovarla, o per "curarmi"?
Secondo voi l'ansia ha qualcosa a che vedere con i litigi dei miei genitori?
Dimenticavo che inoltre devo badare a mia nonna per circa una/due ore al giorno, visto che è molto anziana e da sola non riesce a fare nulla. E la cosa mi pesa, seppur è una persona a cui tengo tantissimo.
Sono cresciuta con dei genitori assenti, sia per lavoro, sia perchè inadeguati a tale ruolo. Sin da quando ero bambina ho sofferto d'ansia. Ma negli ultimi anni, soprattutto quando è arrivata l'adolescenza, è esplosa. Ho problemi a parlare con le persone. Ho problemi a guardarle negli occhi. Ho problemi a dormire. In un modo o nell'altro però sento di essere in controllo della cosa, e cerco costantemente di migliorare ed espormi alle mie paure.
Il mio problema è un altro. I miei genitori litigano costantemente. Durante la settimana non li vedo spesso, ma quando sono a casa è l'inferno.
Mio padre ha degli attachi d'ira assurdi. Non è mai fisicamente violento, però spesso afferra piatti e qualche volta è capitato che lanciasse del cibo addosso a mia madre, o che la insultasse verbalmente. Inoltre, la tratta come la sua serva personale. A mia madre però non sembra dispiacere. Apparte nei momenti in cui litigano, sembrano essere in perfetta sintonia. E mi chiedo, come'è possibile? Com'è possibile che un giorno un uomo ti lanci delle cose dietro, e il giorno dopo andiate dinuovo d'amore e d'accordo?
Per quanto riguarda il suo rapporto con me, mi paragona, sminuendomi, sempre agli altri. Spesso però, gli altri sono persone di vent'anni più di me che lavorano e hanno una casa. Al contempo però non vuole che lasci la sua casa, o che me ne vada all'estero a studiare in un'università prestigiosa.
Inoltre, la metà del tempo è gentile. E questa cosa mi manda in confusione, perché mi sento come una bambina viziata che vede della violenza dove non c'è.
Ultimamente non riesco a studiare. Fra un mese ho un esame, ma guardando le pagine mi manca la concentrazione. E' strano da spigare, ma ogni volta che mi siedo e guardo a degli argomenti, la mia mente precipita altrove. Credo di aver studiato circa il dieci percento del programma di studio, e non posso assolutamente permettermi di non passare l'esame. E prima invece riuscivo a studiare anche più di otto ore al giorno.
Credete che l'assenza di concentrazione sia dovuta a quello che mi sta succedendo? E c'è un modo per ritrovarla, o per "curarmi"?
Secondo voi l'ansia ha qualcosa a che vedere con i litigi dei miei genitori?
Dimenticavo che inoltre devo badare a mia nonna per circa una/due ore al giorno, visto che è molto anziana e da sola non riesce a fare nulla. E la cosa mi pesa, seppur è una persona a cui tengo tantissimo.
[#1]
Cara ragazza,
è impossibile da questa postazione comprendere le cause della sua ansia, ma immagino che un clima non sereno e per di più da tanto tempo, non faciliti la sua concentrazione e il suo benessere psicofisico.
È difficile vivere all’interno di un nucleo familiare conflittuale, e per di più studiare ed occuparsi di sua nonna anziana.
Spero che lei possa avere qualche amica, qualche zia, qualche punto di riferimento extra famiglia che le consenta di trovare qualche piccola oasi di benessere, luogo simbolico di accoglienza nel quale potersi dedicare al suo studio e costruire il suo futuro.
Per quanto riguarda l’ansia, le suggerisco di rivolgersi ad un mio collega che può trovare gratuitamente presso una struttura pubblica.
Ne guadagnerà in recupero di qualità di vita e darà la forza per affrontare questa sua famiglia così conflittuale
è impossibile da questa postazione comprendere le cause della sua ansia, ma immagino che un clima non sereno e per di più da tanto tempo, non faciliti la sua concentrazione e il suo benessere psicofisico.
È difficile vivere all’interno di un nucleo familiare conflittuale, e per di più studiare ed occuparsi di sua nonna anziana.
Spero che lei possa avere qualche amica, qualche zia, qualche punto di riferimento extra famiglia che le consenta di trovare qualche piccola oasi di benessere, luogo simbolico di accoglienza nel quale potersi dedicare al suo studio e costruire il suo futuro.
Per quanto riguarda l’ansia, le suggerisco di rivolgersi ad un mio collega che può trovare gratuitamente presso una struttura pubblica.
Ne guadagnerà in recupero di qualità di vita e darà la forza per affrontare questa sua famiglia così conflittuale
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 10/04/2018.
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