Insensibilità vaginale interna per cause psicologiche?
Salve gentili psicologi,
vorrei porvi una domanda facendo prima però una prefazione.
La mia ragazza ha il disturbo borderline di personalità e attualmente è seguita da uno psichiatra.Ha una madre che presenta forti idee paranoiche di persecuzione,è fobica sociale,ha forte ansia,ha credenze strane sulla medicina,ecc;suo padre fomenta la madre e la appoggia su tutta una serie di pensieri strampalati.Inoltre la sua famiglia l’ha fatta nascere con una fortissima deprivazione affettiva,sensi di colpa,botte,idee strane,fortissima violenza psicologica,offese,urla continue e sensa causa logica.
Tutto ciò,sommato a un forte disagio economico familiare,a bullismo,ad assenza di amicizie,e ad alcune sue psicosi,l’hanno portata,all’età di 12 anni,a ricercare nell uomo grande quell affetto e quell attenzione che non aveva dalla famiglia,andando quindi incontro a pedofili che si sono approfittati di lei.
All età di 15 anni ha incominciato ad avere un ossessione psicotica per una donna(che ora è passata completamente con gli antipsicotici atipici),tanto da stalkerizzarla fino all età di 19 anni:da questa non voleva sesso,ma voleva affetto materno ed amicizia;inoltre utilizzava il pensiero di questa donna per difendersi dalla situazione brutta che aveva in casa e quindi estranearsi dal dolore.Inoltre,questa sua psicosi,la portava a “trasformarsi in lei” duranti i rapporti sessuali con i suoi ex fidanzati:cioè si identificava nella personalità che lei credeva avesse questa donna,e si dissociava dalla realtà diventando molto disinibita e vogliosa di essere trattata male.
Con tutti i suoi ex non si è mai trasformata del tutto in questa donna,e non sentiva nulla nel rapporto sessuale(pareti interne della vagina prive di sensibilità).
Poi è arrivato un suo ex che la trattava malissimo,la faceva bere,alimentava le sue psicosi,voleva da lei solo sesso:e con questo riusciva a trasformarsi sempre in questa donna;inoltre solo con lui riusciva ad avere grande sensibilità interna vaginale.
Poi sono arrivato io che gli ho tolto alcuni pensieri strani,che l’ho portata dallo psichiatra e che l’ho sempre capita,ma con me ha sentito internamente solo due volte in un anno,e poi per i restanti mesi insensibilità totale.
Avendo visto che toccandola all’interno con le dita dovunque non ha sensibilità,avendo visto che da “normale” con me ha sentito per due volte,avendo visto che ha una forte ansia sociale e avendo visto che non si “trasforma” più in quella donna e che quindi non ha più disinibizione psicotica,
volevo chiedervi se questa sua assenza di sensibilità interna si poteva imputare a problemi organici oppure a problemi puramente psicologici!
Vi ringrazio anticipatamente!
vorrei porvi una domanda facendo prima però una prefazione.
La mia ragazza ha il disturbo borderline di personalità e attualmente è seguita da uno psichiatra.Ha una madre che presenta forti idee paranoiche di persecuzione,è fobica sociale,ha forte ansia,ha credenze strane sulla medicina,ecc;suo padre fomenta la madre e la appoggia su tutta una serie di pensieri strampalati.Inoltre la sua famiglia l’ha fatta nascere con una fortissima deprivazione affettiva,sensi di colpa,botte,idee strane,fortissima violenza psicologica,offese,urla continue e sensa causa logica.
Tutto ciò,sommato a un forte disagio economico familiare,a bullismo,ad assenza di amicizie,e ad alcune sue psicosi,l’hanno portata,all’età di 12 anni,a ricercare nell uomo grande quell affetto e quell attenzione che non aveva dalla famiglia,andando quindi incontro a pedofili che si sono approfittati di lei.
All età di 15 anni ha incominciato ad avere un ossessione psicotica per una donna(che ora è passata completamente con gli antipsicotici atipici),tanto da stalkerizzarla fino all età di 19 anni:da questa non voleva sesso,ma voleva affetto materno ed amicizia;inoltre utilizzava il pensiero di questa donna per difendersi dalla situazione brutta che aveva in casa e quindi estranearsi dal dolore.Inoltre,questa sua psicosi,la portava a “trasformarsi in lei” duranti i rapporti sessuali con i suoi ex fidanzati:cioè si identificava nella personalità che lei credeva avesse questa donna,e si dissociava dalla realtà diventando molto disinibita e vogliosa di essere trattata male.
Con tutti i suoi ex non si è mai trasformata del tutto in questa donna,e non sentiva nulla nel rapporto sessuale(pareti interne della vagina prive di sensibilità).
Poi è arrivato un suo ex che la trattava malissimo,la faceva bere,alimentava le sue psicosi,voleva da lei solo sesso:e con questo riusciva a trasformarsi sempre in questa donna;inoltre solo con lui riusciva ad avere grande sensibilità interna vaginale.
Poi sono arrivato io che gli ho tolto alcuni pensieri strani,che l’ho portata dallo psichiatra e che l’ho sempre capita,ma con me ha sentito internamente solo due volte in un anno,e poi per i restanti mesi insensibilità totale.
Avendo visto che toccandola all’interno con le dita dovunque non ha sensibilità,avendo visto che da “normale” con me ha sentito per due volte,avendo visto che ha una forte ansia sociale e avendo visto che non si “trasforma” più in quella donna e che quindi non ha più disinibizione psicotica,
volevo chiedervi se questa sua assenza di sensibilità interna si poteva imputare a problemi organici oppure a problemi puramente psicologici!
Vi ringrazio anticipatamente!
[#1]
Gentile Utente,
Lei chiede: "volevo chiedervi se questa sua assenza di sensibilità interna si poteva imputare a problemi organici oppure a problemi puramente psicologici!"
Lei sta chiedendo una diagnosi esplicativa di un aspetto relazionale ma da questa posizione non è possibile pronunciarsi a riguardo perchè non solo le diagnosi on line sono vietate dalle Linee Guida del sito e dalla deontologia professionale, ma soprattutto Lei chiede anche per una terza persona che non sta neppure comunicando con noi e quindi c'è il resoconto Suo!
Intanto bisognerebbe definire l'assenza di sensibilità, perchè la situazione che Lei descrive è molto complicata e dolorosa per la Sua ragazza, non so se a tale sofferenza si sia mai accompagnata l'uso di sostanze ma certamente credo ci sia stata una certa violenza, bassa autostima, ecc...
Per prima cosa farei comunque dei controlli dal ginecologo e successivamente ne parlerei con lo psichiatra con cui è in cura la paziente.
Cordiali saluti,
Lei chiede: "volevo chiedervi se questa sua assenza di sensibilità interna si poteva imputare a problemi organici oppure a problemi puramente psicologici!"
Lei sta chiedendo una diagnosi esplicativa di un aspetto relazionale ma da questa posizione non è possibile pronunciarsi a riguardo perchè non solo le diagnosi on line sono vietate dalle Linee Guida del sito e dalla deontologia professionale, ma soprattutto Lei chiede anche per una terza persona che non sta neppure comunicando con noi e quindi c'è il resoconto Suo!
Intanto bisognerebbe definire l'assenza di sensibilità, perchè la situazione che Lei descrive è molto complicata e dolorosa per la Sua ragazza, non so se a tale sofferenza si sia mai accompagnata l'uso di sostanze ma certamente credo ci sia stata una certa violenza, bassa autostima, ecc...
Per prima cosa farei comunque dei controlli dal ginecologo e successivamente ne parlerei con lo psichiatra con cui è in cura la paziente.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Grazie dottoressa Angela per avermi risposto!E grazie per i suoi preziosi consigli!
Comunque mi sono espresso male:non chiedevo una diagnosi,ma,descritta brevemente la situazione della mia ragazza,e tenendo conto delle vostre esperienze in quest ambito,intendevo chiedere se ci potesse essere una minima possibilità che questa sua insensibilità potesse esistere per cause psicologiche!Cioè in pratica,io non capisco se il cervello può provocare una tale somatizzazione all’interno di un altro organo,cioè non capisco se può esistere il fatto che ansia e disturbi vari possano portare ad una assente sensibilità vaginale interna al tatto!
Per il consulto col suo psichiatra,gli ho fatto sempre questa domanda(mi vuole con lei alle sedute in quanto gli si blocca il pensiero e non riesce a esprimere cosa ha e inoltre non si ricorda cosa aveva avuto nei giorni precedenti;se va da sola in pratica fa scena muta e risponde a caso alle domande dello psichiatra),ma sia il primo da cui andava(psichiatra privato pagato da me),sia il secondo da cui è tutt’ora(psichiatra della usl),hanno sempre detto che non capivano il perchè(anche in assenza di medicine) e passavano ad altri discorsi lasciandoci sempre senza spiegazione.
Per andare da una sessuologa,invece la vedo ardua,perchè non ha soldi per permettersela.
Inoltre andava da una psicoterapeuta cognitivo costruttivista della usl,ma questa,andando via per intraprendere un’attività di ricerca,ha detto che non si sarebbero più viste.Aspettando poi la psicoterapeuta successiva,i posti sono risultati tutti pieni,quindi si ritrova anche senza psicoterapeuta.
Quindi non ricevendo aiuto ne da due psichiatri,ne da una psicoterapeuta,e soprattutto,non riuscendo la mia ragazza a esprimere che problemi ha,ne a ricordarsi di cosa ha avuto,ovviamente chiedo un consulto io per lei(e con la sua approvazione).
Quindi penso che per i pazienti borderline a basso funzionamento,affinchè possano essere aiutati,occorrerebbe che si potesse parlare per loro,perchè in moltissimi casi:
-non prendono iniziative
-si scordano di essere stati male
-si scordano cosa hanno avuto non riuscendo ad esprimere il malessere passato
-non hanno stimolo a scrivere
-hanno pensieri che non li porta molte volte a chiedere aiuto anche se molte volte ammettono di aver bisogno di aiuto
-non si riescono ad esprimere
-non riescono a capire e quindi a spiegare i mali che hanno/hanno avuto
-sono discontinui se intraprendono cure
Ma ovviamente le linee guida del sito sono queste e lei giustamente le segue!
Comunque la ringrazio ancora perchè mi ha dato preziosi consigli ed è stata l’unica a rispondermi!Purtroppo la frustrazione e la rabbia per ciò che offre il servizio sanitario nazionale ai soggetti borderline rimane.
Le auguro una buona giornata!
Comunque mi sono espresso male:non chiedevo una diagnosi,ma,descritta brevemente la situazione della mia ragazza,e tenendo conto delle vostre esperienze in quest ambito,intendevo chiedere se ci potesse essere una minima possibilità che questa sua insensibilità potesse esistere per cause psicologiche!Cioè in pratica,io non capisco se il cervello può provocare una tale somatizzazione all’interno di un altro organo,cioè non capisco se può esistere il fatto che ansia e disturbi vari possano portare ad una assente sensibilità vaginale interna al tatto!
Per il consulto col suo psichiatra,gli ho fatto sempre questa domanda(mi vuole con lei alle sedute in quanto gli si blocca il pensiero e non riesce a esprimere cosa ha e inoltre non si ricorda cosa aveva avuto nei giorni precedenti;se va da sola in pratica fa scena muta e risponde a caso alle domande dello psichiatra),ma sia il primo da cui andava(psichiatra privato pagato da me),sia il secondo da cui è tutt’ora(psichiatra della usl),hanno sempre detto che non capivano il perchè(anche in assenza di medicine) e passavano ad altri discorsi lasciandoci sempre senza spiegazione.
Per andare da una sessuologa,invece la vedo ardua,perchè non ha soldi per permettersela.
Inoltre andava da una psicoterapeuta cognitivo costruttivista della usl,ma questa,andando via per intraprendere un’attività di ricerca,ha detto che non si sarebbero più viste.Aspettando poi la psicoterapeuta successiva,i posti sono risultati tutti pieni,quindi si ritrova anche senza psicoterapeuta.
Quindi non ricevendo aiuto ne da due psichiatri,ne da una psicoterapeuta,e soprattutto,non riuscendo la mia ragazza a esprimere che problemi ha,ne a ricordarsi di cosa ha avuto,ovviamente chiedo un consulto io per lei(e con la sua approvazione).
Quindi penso che per i pazienti borderline a basso funzionamento,affinchè possano essere aiutati,occorrerebbe che si potesse parlare per loro,perchè in moltissimi casi:
-non prendono iniziative
-si scordano di essere stati male
-si scordano cosa hanno avuto non riuscendo ad esprimere il malessere passato
-non hanno stimolo a scrivere
-hanno pensieri che non li porta molte volte a chiedere aiuto anche se molte volte ammettono di aver bisogno di aiuto
-non si riescono ad esprimere
-non riescono a capire e quindi a spiegare i mali che hanno/hanno avuto
-sono discontinui se intraprendono cure
Ma ovviamente le linee guida del sito sono queste e lei giustamente le segue!
Comunque la ringrazio ancora perchè mi ha dato preziosi consigli ed è stata l’unica a rispondermi!Purtroppo la frustrazione e la rabbia per ciò che offre il servizio sanitario nazionale ai soggetti borderline rimane.
Le auguro una buona giornata!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 08/04/2018.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.