Ansia pre-esame, insicurezza
Gentilissimi,
Vi scrivo perchè, come di consueto, mi trovo in seria difficoltà nell'affrontare gli esami universitari, non si tratta solo di ansia fisiologica pre esame, ma qualcosa di più profondo che mina seriamente la mia autostima e mi logora psicologicamente e fisicamente. Sono sempre stata ansiosa riguardo ad ogni cosa che in qualche modo mi mette alla prova, ho alle spalle diversi anni di università e un percorso di psicoterapia che mi ha aiutato a superare un periodo bruttissimo, in cui vedevo solo disperazione e angoscia e a coseguire la mia prima laurea. A distanza di 2 anni da quel terribile periodo di cui non ho quasi memoria, ho ricominciato un nuovo percorso che mi ha arricchito personalmente e professionalmente, sono di nuovo ad un passo dalla laurea e tra pochi giorni dovrò sostenere 2 esami in 2 giorni, il loro esito determinerà il mio futuro prossimo. Ho affrontato questo corso di laurea con più motivazione del precedente, ho ricostruito in parte la mia stima personale e ne sono fiera, però in prossimità degli esami, pur avendo iniziato a studiare per tempo, ritorno sull'orlo del baratro, le mie certezze crollano e non ho nessun nucleo solido dentro e fuori di me a cui appigliarmi, mi sento uno schifo, la tensione mi impedisce di ricontrollare e ripassare i contenuti, ma ne avrei bisogno. Mi rendo conto che ho dei seri problemi di memoria, molti argomenti sfuggono completamente dalla mia mente. Questo succede anche nel processo di studio ma cerco di non farci caso, riguardo la cosa e vado avanti relativamente tranquilla, ma sullo scadere del tempo questo meccanismo non funziona, devo rendermi conto che pur avendo dedicato 10/14h al giorno per più di 1 mese allo studio ancora molte cose non sono rimaste. A questo si aggiunge un senso di colpa e di sconfitta che getta ombra su di me, sulla mia vita e sul mio futuro, mi paralizzo e mi sento impotente, ho fatto quanto possibile e forse anche di più e nonostante tutto non ne sono proporzionalmente preparata, so che l'esito dell'esame dipenderà più dalla fortuna che dalla mia preparazione e dal mio impegno e questo mi fa sentire particolarmente male. So che se i due esami andranno male io avrò delle conseguenze ma non so che altro fare, inoltre sono stufa di ritornare in questo stato e di non riuscire a vivere serenamente le mie esperienze. Fino a poco prima dell'esame sono fiera di ciò che ho imparato, ma con l'arrivo della scadenza mi accorgo che ciò non vale niente e quel che importa è l'esito della performance e come questa viene sostenuta, risolvo questo conflitto giudicandomi una fallita, a priori, perchè arrivare a questa conclusione dopo aver fallito la prova mi distruggerebbe ancora di più. Scusatemi se sono stata poco chiara, i pensieri nella mia testa sono vari ed è difficile dargli una forma scritta, sono alla ricerca di due consigli, uno pratico per ottimizzare questi 2 giorni, ed uno magari a lungo termine.
Grazie
Vi scrivo perchè, come di consueto, mi trovo in seria difficoltà nell'affrontare gli esami universitari, non si tratta solo di ansia fisiologica pre esame, ma qualcosa di più profondo che mina seriamente la mia autostima e mi logora psicologicamente e fisicamente. Sono sempre stata ansiosa riguardo ad ogni cosa che in qualche modo mi mette alla prova, ho alle spalle diversi anni di università e un percorso di psicoterapia che mi ha aiutato a superare un periodo bruttissimo, in cui vedevo solo disperazione e angoscia e a coseguire la mia prima laurea. A distanza di 2 anni da quel terribile periodo di cui non ho quasi memoria, ho ricominciato un nuovo percorso che mi ha arricchito personalmente e professionalmente, sono di nuovo ad un passo dalla laurea e tra pochi giorni dovrò sostenere 2 esami in 2 giorni, il loro esito determinerà il mio futuro prossimo. Ho affrontato questo corso di laurea con più motivazione del precedente, ho ricostruito in parte la mia stima personale e ne sono fiera, però in prossimità degli esami, pur avendo iniziato a studiare per tempo, ritorno sull'orlo del baratro, le mie certezze crollano e non ho nessun nucleo solido dentro e fuori di me a cui appigliarmi, mi sento uno schifo, la tensione mi impedisce di ricontrollare e ripassare i contenuti, ma ne avrei bisogno. Mi rendo conto che ho dei seri problemi di memoria, molti argomenti sfuggono completamente dalla mia mente. Questo succede anche nel processo di studio ma cerco di non farci caso, riguardo la cosa e vado avanti relativamente tranquilla, ma sullo scadere del tempo questo meccanismo non funziona, devo rendermi conto che pur avendo dedicato 10/14h al giorno per più di 1 mese allo studio ancora molte cose non sono rimaste. A questo si aggiunge un senso di colpa e di sconfitta che getta ombra su di me, sulla mia vita e sul mio futuro, mi paralizzo e mi sento impotente, ho fatto quanto possibile e forse anche di più e nonostante tutto non ne sono proporzionalmente preparata, so che l'esito dell'esame dipenderà più dalla fortuna che dalla mia preparazione e dal mio impegno e questo mi fa sentire particolarmente male. So che se i due esami andranno male io avrò delle conseguenze ma non so che altro fare, inoltre sono stufa di ritornare in questo stato e di non riuscire a vivere serenamente le mie esperienze. Fino a poco prima dell'esame sono fiera di ciò che ho imparato, ma con l'arrivo della scadenza mi accorgo che ciò non vale niente e quel che importa è l'esito della performance e come questa viene sostenuta, risolvo questo conflitto giudicandomi una fallita, a priori, perchè arrivare a questa conclusione dopo aver fallito la prova mi distruggerebbe ancora di più. Scusatemi se sono stata poco chiara, i pensieri nella mia testa sono vari ed è difficile dargli una forma scritta, sono alla ricerca di due consigli, uno pratico per ottimizzare questi 2 giorni, ed uno magari a lungo termine.
Grazie
[#1]
Psicologo
Salve ho letto il suo consulto con attenzione. Volevo capire se questa sensazione di "dimenticare" le cose fosse qualcosa che le fosse già accaduto in passato o se è una novità recente. Lei ha detto che la precedente psicoterapia è stata molto importante, ha pensato di riprenderla, evidentemente ci potrebbero essere dei nuclei ancora non risolti. Per quando riguarda il dimenticarsi le informazioni la vorrei tranquillizzare, essa non rappresenta un deficit cognitivo da parte sua ma sono dei meccanismi piuttosto noti che potrà rintracciare anche nella teoria di detenzione del segnale. Lo stato emotivo è in grado di interferire con la sensazione di dimenticanza.
La saluto,
Marco Naman Borgese
La saluto,
Marco Naman Borgese
[#2]
Utente
Salve,
La sensazione di non ricordare mi accompagna da sempre, ovviamente lo stato emotivo la aggrava. Solitamente in sede d'esame mi tranquillizzo, le cose che non ricordavo fluidamente prima continuo a non ricordarle (e questo mi dà insicurezza), specialmente se si tratta di parole specifiche, definizioni, concetti da esporre in serie, però riesco ad attivare tutta una serie di risorse e di ragionamenti per far fronte alla prova, con più o meno successo. Mi è capitato di non riuscire a ridurre lo stato ansioso ed in quel caso non ho potuto contare nè sulla memoria nè sul ragionamento, il timore che possa ricapitare ogni tanto si presenta.
Sicuramente ci sono dei nuclei irrisolti che non ho affrontato in terapia, dato che questa era soprattutto finalizzata al raggiungimento obiettivo specifico (l'ultimo esame e la laurea).
La ringrazio caldamente per il suo intervento.
La sensazione di non ricordare mi accompagna da sempre, ovviamente lo stato emotivo la aggrava. Solitamente in sede d'esame mi tranquillizzo, le cose che non ricordavo fluidamente prima continuo a non ricordarle (e questo mi dà insicurezza), specialmente se si tratta di parole specifiche, definizioni, concetti da esporre in serie, però riesco ad attivare tutta una serie di risorse e di ragionamenti per far fronte alla prova, con più o meno successo. Mi è capitato di non riuscire a ridurre lo stato ansioso ed in quel caso non ho potuto contare nè sulla memoria nè sul ragionamento, il timore che possa ricapitare ogni tanto si presenta.
Sicuramente ci sono dei nuclei irrisolti che non ho affrontato in terapia, dato che questa era soprattutto finalizzata al raggiungimento obiettivo specifico (l'ultimo esame e la laurea).
La ringrazio caldamente per il suo intervento.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.1k visite dal 08/04/2018.
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