27 anni donna vergine
Salve Dottori,
Volevo chiedere consigli riguardo una mia situazione che col passare degli anni, sta diventando sempre più assillante per me.
Il fatto di essere vergine. Ed ho quasi 28 anni.
Ho letto già a giro argomenti simili ai miei ma volevo per una volta espormi in prima persona.
Allora, per prima cosa vorrei dire che non ho particolari problemi a socializzare, nel senso che ho amici, amiche, sono uscita con dei ragazzi, con alcuni è andata avanti anche del tempo, esco, mi diverto e tutto quanto. Adesso Mi ritengo una bella ragazza ma Ero molto molto timida in età adolescenziale perché non accettavo ne il mio corpo ne me stessa fondamentalmente o semplicemente non so avevo questo terrore di essere sbagliata sempre. Poi col tempo ho maturato un po’ di padronanza di me stessa, ho iniziato anche a frequentare serimanente dei ragazzi, ad essere più disinibita ma ciò non è bastato a “donarmi” completamente, per paura secondo me di deludere. Ho desiderio e anche piacere, ho fatto preliminari con ragazzi, insomma il pre sesso c’è sempre stato, però mai arrivata alla penetrazione. E muoio di vergogna anche ora a parlarne, perché a livello caratteriale anche se non sembro, trovo difficoltà ad esprimere ciò che sento. Per questo chiedo un piccolo consiglio per dare delle delucidazioni a questa mia “stranezza”.
Grazie in anticipo.
Volevo chiedere consigli riguardo una mia situazione che col passare degli anni, sta diventando sempre più assillante per me.
Il fatto di essere vergine. Ed ho quasi 28 anni.
Ho letto già a giro argomenti simili ai miei ma volevo per una volta espormi in prima persona.
Allora, per prima cosa vorrei dire che non ho particolari problemi a socializzare, nel senso che ho amici, amiche, sono uscita con dei ragazzi, con alcuni è andata avanti anche del tempo, esco, mi diverto e tutto quanto. Adesso Mi ritengo una bella ragazza ma Ero molto molto timida in età adolescenziale perché non accettavo ne il mio corpo ne me stessa fondamentalmente o semplicemente non so avevo questo terrore di essere sbagliata sempre. Poi col tempo ho maturato un po’ di padronanza di me stessa, ho iniziato anche a frequentare serimanente dei ragazzi, ad essere più disinibita ma ciò non è bastato a “donarmi” completamente, per paura secondo me di deludere. Ho desiderio e anche piacere, ho fatto preliminari con ragazzi, insomma il pre sesso c’è sempre stato, però mai arrivata alla penetrazione. E muoio di vergogna anche ora a parlarne, perché a livello caratteriale anche se non sembro, trovo difficoltà ad esprimere ciò che sento. Per questo chiedo un piccolo consiglio per dare delle delucidazioni a questa mia “stranezza”.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
niente di grave nè di particolarmente strano.
solo una visita psico-sessuale e - dopo quando se la sentirà - una gineologica.
Saluti cari.
Carlamaria Brunialti
niente di grave nè di particolarmente strano.
solo una visita psico-sessuale e - dopo quando se la sentirà - una gineologica.
Saluti cari.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile ragazza,
Lei scrive: "ciò non è bastato a “donarmi” completamente, per paura secondo me di deludere".
E' interessante come Lei abbia descritto la Sua crescita, riuscendo a diventare più sicura di sé, ma l'aspetto della paura di poter deludere qualcuno potrebbe ancora far parte di questo bagaglio che magari si sta portando con sé.
Anche io Le suggerisco una consulenza psicologica, perché se siamo insicure o timorose, ecc... i nostri comportamenti possono tradirci in molti ambiti della vita.
Poi, non è neppure detto che sia questa la vera motivazione: la sessualità è legata a tantissimi aspetti della persona, che meritano davvero un ascolto dedicato.
Però anche io, come la Collega dott.ssa Brunialti, non drammatizzerei la cosa. Superi l'imbarazzo che sente e ne discuta con un professionista, in modo da poter vivere pienamente anche la sessualità.
Cordiali saluti,
Lei scrive: "ciò non è bastato a “donarmi” completamente, per paura secondo me di deludere".
E' interessante come Lei abbia descritto la Sua crescita, riuscendo a diventare più sicura di sé, ma l'aspetto della paura di poter deludere qualcuno potrebbe ancora far parte di questo bagaglio che magari si sta portando con sé.
Anche io Le suggerisco una consulenza psicologica, perché se siamo insicure o timorose, ecc... i nostri comportamenti possono tradirci in molti ambiti della vita.
Poi, non è neppure detto che sia questa la vera motivazione: la sessualità è legata a tantissimi aspetti della persona, che meritano davvero un ascolto dedicato.
Però anche io, come la Collega dott.ssa Brunialti, non drammatizzerei la cosa. Superi l'imbarazzo che sente e ne discuta con un professionista, in modo da poter vivere pienamente anche la sessualità.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Buongiorno,
Provi a visionare questa mia video intervista, mi dica se si ritrova in qualche passaggio.
Consideri però che la diagnosi del suo disagio può dare fatta soltanto de visu.
https://m.youtube.com/watch?v=OoK4PCWSahE
Provi a visionare questa mia video intervista, mi dica se si ritrova in qualche passaggio.
Consideri però che la diagnosi del suo disagio può dare fatta soltanto de visu.
https://m.youtube.com/watch?v=OoK4PCWSahE
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Buongiorno,
Vi ringrazio moltissimo per i consigli che mi avete dato.
Appena riuscirò contatterò un sessuologo o un psicologo per parlare di questo disagio.
Anche perché concretamente non riesco a trovare la ragione di ciò. Ho pensato anche al “problema” che provengo da una famiglia molto tradizionalista e al rapporto un po’ complicato con mia madre, ma non essendo un’esperta non saprei definire se le cose possono essere collegate.
Ma grazie a Voi comunque lo stesso.
Vi ringrazio moltissimo per i consigli che mi avete dato.
Appena riuscirò contatterò un sessuologo o un psicologo per parlare di questo disagio.
Anche perché concretamente non riesco a trovare la ragione di ciò. Ho pensato anche al “problema” che provengo da una famiglia molto tradizionalista e al rapporto un po’ complicato con mia madre, ma non essendo un’esperta non saprei definire se le cose possono essere collegate.
Ma grazie a Voi comunque lo stesso.
[#5]
Utente
In risposta alla Dott. Randone,
La ringrazio per la dritta. Ho visionato l’intervista e mi ero un po’ informata sul vaginismo. Sinceramente su alcuni punti mi trovo vicina, come una famiglia dove il sesso è sempre stato un argomento ostico, non tanto per questioni religiose ma per questioni probabilmente morali o una madre che comunque negli ultimi anni non ha saputo ne parlarmi ne ascoltarmi, però ecco sul fatto che non senta desiderio o voglia di stare con un uomo non tanto. Sento piacere quando sto con un uomo, però ho sempre avuto problemi ad andare oltre, molte volte per vergogna, vergogna di non essere brava o troppo inesperta, quindi magari essere derisa. Pratico autoerotismo e mi sentirei veramente pronta, forse non solo da ora ma da anni, ma ugualmente cerco di respingere la situazione appena si avvicina. Esteticamente mi piaccio o almeno mi accetto, dopo anni di repulsione verso me stessa, ma adesso si riesco a guardarmi allo specchio e sorridere e piacermi. Ma questo non ha cambiato le cose a livello sessuale, appunto.
La ringrazio per la dritta. Ho visionato l’intervista e mi ero un po’ informata sul vaginismo. Sinceramente su alcuni punti mi trovo vicina, come una famiglia dove il sesso è sempre stato un argomento ostico, non tanto per questioni religiose ma per questioni probabilmente morali o una madre che comunque negli ultimi anni non ha saputo ne parlarmi ne ascoltarmi, però ecco sul fatto che non senta desiderio o voglia di stare con un uomo non tanto. Sento piacere quando sto con un uomo, però ho sempre avuto problemi ad andare oltre, molte volte per vergogna, vergogna di non essere brava o troppo inesperta, quindi magari essere derisa. Pratico autoerotismo e mi sentirei veramente pronta, forse non solo da ora ma da anni, ma ugualmente cerco di respingere la situazione appena si avvicina. Esteticamente mi piaccio o almeno mi accetto, dopo anni di repulsione verso me stessa, ma adesso si riesco a guardarmi allo specchio e sorridere e piacermi. Ma questo non ha cambiato le cose a livello sessuale, appunto.
[#6]
"vergogna di non essere brava o troppo inesperta, quindi magari essere derisa. "
Gent.le Ragazza,
la sessualità è un'esperienza di condivisione non una prestazione che legittima il partner a giudicarci. In realtà, probabilmente a creare difficoltà è l'atteggiamento giudicante che rivolgi verso te stessa e di conseguenza attribuisci anche all'altro.
Inoltre la sessualità non va estrapolata dal contesto più ampio della dimensione affettiva di una relazione di coppia, altrimenti la verginità diventa solo una "prova" da superare per sentirsi uguali agli altri.
Il coinvolgimento emotivo nei confronti dell'altro nonché il suo modo di sintonizzarsi con le tue emozioni sono gli aspetti che fanno la differenza in termini qualitativi.
Il rapporto con il proprio corpo è fondamentale ma non tanto in termini di valutazione estetica quanto piuttosto riguardo alla possibilità di sviluppare una "mappa" che ci consenta di arricchire la nostra percezione sensoriale e aiutare il partner a conoscerci dal punto di vista sessuale.
Gent.le Ragazza,
la sessualità è un'esperienza di condivisione non una prestazione che legittima il partner a giudicarci. In realtà, probabilmente a creare difficoltà è l'atteggiamento giudicante che rivolgi verso te stessa e di conseguenza attribuisci anche all'altro.
Inoltre la sessualità non va estrapolata dal contesto più ampio della dimensione affettiva di una relazione di coppia, altrimenti la verginità diventa solo una "prova" da superare per sentirsi uguali agli altri.
Il coinvolgimento emotivo nei confronti dell'altro nonché il suo modo di sintonizzarsi con le tue emozioni sono gli aspetti che fanno la differenza in termini qualitativi.
Il rapporto con il proprio corpo è fondamentale ma non tanto in termini di valutazione estetica quanto piuttosto riguardo alla possibilità di sviluppare una "mappa" che ci consenta di arricchire la nostra percezione sensoriale e aiutare il partner a conoscerci dal punto di vista sessuale.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 15.8k visite dal 04/04/2018.
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