Improvvisa paura del tempo che passa

Salve dottori volevo sentire il vostro parere riguardo a un improvvisa paura di una cosa cosi irrazionale. Premetto che sono un ragazzo normale: ho 23 anni e frequento l'università, faccio regolare attività fisica, ho buoni amici e una discreta vita sociale. A parte brevi episodi di tristezza, comuni credo a ogni essere umano, credo di poter dire di essere una persona abbastanza solare. Vengo al punto: tre giorni fa mi sono alzato dal letto con un improvviso terrore dello scorrere del tempo e di tutto ciò che ne è collegato (invecchiamento, malattie, e infine morte), fobia che non mi aveva mai scosso prima di ora e che adesso invece sembra avermi invaso la testa da 3 giorni causandomi agitazione e ansia. Com' è possibile che un fatto cosi naturale come l'invecchiare, su cui ho anche sempre scherzato coi miei amici, improvvisamente mi dia cosi fastidio e mi impedisca di vivere regolarmente? Prima di 3 giorni fa che risposte mi davo per non dare peso alla questione? Potrebbe essere questione di ansia generalizzata e/o panico? Mi sembra assurdo che una fissazione cosi grande adesso fino a poco fa non mi fosse mai passata per la testa. Grazie per la disponibilità e saluti
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
".. Prima di 3 giorni fa che risposte mi davo per non dare peso alla questione? .."

Gentile utente,

probabimente prima di tre giorni fa NON si poneva nemmeno la domanda...
la consapevolezza che "tempus fugit" (come già i latini dicevano) non si ha da sempre, ad un certo momento colpisce come un fulmine.

La vita non sarà più come prima

MA

molto meglio:

passato il primo naturale sconcerto,
si può decidere di assaporare ogni singolo momento,
vivendo la vita molto più intensamente.

A patto che non diventi un pensiero ossessivo.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente
oltre a concordare con quanto detto dalla collega le vorrei offrire il mio punto di vista.

Reputo che nella vita possano esserci dei momenti di "rottura" intesi in senso di cambiamento, ossia momenti in cui il proprio corpo e la propria mente ci indicano la volontà di andare in una direzione di un diverso funzionamento rispetto a quanto fatto fino a quel momento.

Ai miei occhi le tre tematiche (invecchiamento, malattie e morte) che le hanno scatenato una reazione di paura sono tutte correlate alla mancanza di controllo, potrebbe essere questo uno degli indizi che si cela dietro la sua reazione emotiva?

In ogni caso, vivere un disagio può corrispondere ad una occasione di crescita personale perchè permette la messa in discussione di se stessi e quindi la successiva rivalutazione che a sua volta può portare ad un rapporto molto più libero con il presente.
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