Fobia

Buongiorno,mia figlia di dieci anni si è sentita poco bene mentre era con la mamma di un'amichetta. Questa signora le ha detto di volerla portare in ospedale e lei si è spaventata tanto da avere un attacco di panico...da allora ha paura di morire e non vuole allontanarsi da me,rifiuta anche la scuola e lamenta nausea e disordini gastrointestinali..da premettere che è da poco arrivata una sorellina e che anche in classe tra i compagni ci sono dei rapporti un po' tesi...come devo comportarmi? Vi prego ho bisogno di un consiglio sono disperata
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile mamma,

"disperata" è eccessivo;
corre il rischio di contagiare la bambina con un'ansia non giustificata dalle circostanze narrate.

Che Sua figlia stia incontrando qualche difficoltà ci può stare.
Dal pediatra è stata visitata?
Ha segnalato alle insegnanti il disagio della bimba?
A casa sta creando dei momenti tra Voi due, dedicati solo e unicamente a Lei, senza la sorellina?

Tenga conto che la tranquillità materna crea tranquillità nella figlia
e che l'ansia materna produce ansia.
Non mi pare stia succedendo nulla di grave o irrimediabile...

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Il pediatra dal punto di vista clinico nn ha riscontrato niente e ritiene che che i suoi disturbi siano di natura psicologica...le maestre sono state informate ma neanche loro sanno come far fronte alla cosa...cerco di dedicarle più tempo possibile coinvolgendo anche lei nelle cose che riguardano la sorellina come il cambio del pannolino o le poppate...secondo lei come dovrei comportarmi...nel senso: devo forzarla ad andare a scuola e a continuare tutto come prima o è controproducente?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

"..secondo lei come dovrei comportarmi..?"

Online, scambiandosi una manciata di parole è difficile dare una indicazione sensata;
il rischio di dire banalità è elevato.

"...devo forzarla ad andare a scuola..?"
Non vedo motivo perchè non vada a scuola, anche se "forzarla" è una parola grossa; se può accompagnarla Lei personalmente è preferibile, affidando la piccolina ad una parente..

In queste situazioni sentire la Psicologo/a infantile di persona è la cosa più adatta,
anche perchè le situazioni di dubbio sono consuete per un genitore ed avere un interlocutore professionale risulta importante.


Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
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