Depressione,espansione,annullamento del sè
Di acqua sotto i ponti rispetto a 3 anni fa quando chiesi un consulto nè è passata, grazie ad una terapia che sta funzionando egregiamente devo dire e ormai le sedute son meno frequenti rispetto all'inizio , e anche l'abbinamento ad una terapia farmacologica ha dato i suoi frutti se consideriamo che ho interrotto la terapia per un periodo di 8 mesi per problemi economici, ed anche la terapia farmacologica beh insomma, eppure permane ancora qualche problema ormai la terapia farmacologica l'ho quasi conclusa solo al bisogno posso prendere la meta pillola che è una dose insignificante , in realtà la psicoterapeuta mi ha detto che Io attuo l'effetto placebo prendendola e mi ha consigliato di non prenderla e io sto cercando di risollevarmi da me , quello di cui un poco ho paura sono i momenti down in cui per uno due giorni Io mi abbatto completamente, associati anche a dei ritmi sonno veglia completamente sfasati quello che in un video di Pnl chiamano pigrizia, la pigrizia mi impedisce di alzarmi dal letto ed aggredire il mondo, in quei momenti mi annullo, invece del resto dei giorni sono una persona diversa solo IO ovviamente conosco dentro di me queste fasi e non le condivido con nessuno , mi chiedo dei metodi che non costino tanto per farmi riaquisire un ritmo sonno veglia decente perchè per un periodo ( un annetto) avevo assunto la melatonina può essere utile dopo aver consultato il medico riassumerla ??? e inoltre la famiglia il mio Peso la mia risorsa , la mia distruzione è innegabile che ella è il mio cruccio il mio limite più grande, se affermiamo che la depressione non è una soltanto il frutto di un componente ma di molteplici che si intersecano nel soggetto : la famiglia, il dna, l'ambiente, il soggetto stesso la prima ha avuto una parte rilevante nella malattia ,si tenga presente che vi è in famiglia un caso ben più grave di malattia mentale del mio che ha avuto ripercussione su un soggetto femminile, e i rapporti con questa persona sono abbastanza difficili e conflittuali.Nonostante sia grande(anagraficamente) la mia vita dal punto di vista dello studio(sto studiando per la prima volta veramente per l'università) e delle relazioni sociali ha preso una buona piega mi sono impegnato e molto, svolgendo anche un anno di servizio civile che mi ha consentito di maturare molto come persona , sto anche provando a conoscere una ragazza che fa parte di un gruppo con il quale ogni tanto usciamo , non è una situazione semplice lei è me stesso un paio di anni fa quando iniziai la psicoterapia, e si trova in una relazione credo mai conclusa definitivamente perchè incapace di fare scelte vere ( pur se noi abbiamo un idea delle persone che magari non corrisponde alla realtà , cioè nè abbiamo una rappresentazione mentale, )Io vi descrivo ciò che vedo avendolo passato su di me , non vi è in ciò alcun giudizio, solo constatazione , il consiglio della terapeuta è di dimostrarle i miei sentimenti e lo faro appena tornerà ho già in mente. +lun
[#1]
Psicologo
Gentile Utente
dopo aver letto questo sua richiesta di consulto non le nego che sono andato a leggermi le richieste fatte anni fa per avere un quadro più chiaro della sua situazione.
Devo dirle che è un vero piacere leggere la storia di come lei, pian piano, stia uscendo da un periodo di forte disagio, si ricordi sempre che la psicoterapia non fa altro che far emergere le risorse che sono già dentro di lei.
Da quel che ho capito è seguito da una Psichiatra Psicoterapeuta che le ha curato anche la parte farmacologica e ciò sembra aver avuto successo. Per quanto riguarda la melatonina e qualsiai altra sostanza che la può aiutare a ritrovare un equilibrato ritmo sonno-veglia le consiglio sempre di rivolgersi a chi la sta seguendo, se non altro perchè ha un quadro chiaro di ciò che lei assume ecc.
Le faccio i miei migliori auguri sia per il servizio civile che per la conoscenza con questa ragazza di cui parla, si ricordi che aprirsi agli altri e mostrarsi sinceramente è un ottimo inizio per creare un rapporto (che sia sentimentale, amicale ecc) basato sull'onestà.
dopo aver letto questo sua richiesta di consulto non le nego che sono andato a leggermi le richieste fatte anni fa per avere un quadro più chiaro della sua situazione.
Devo dirle che è un vero piacere leggere la storia di come lei, pian piano, stia uscendo da un periodo di forte disagio, si ricordi sempre che la psicoterapia non fa altro che far emergere le risorse che sono già dentro di lei.
Da quel che ho capito è seguito da una Psichiatra Psicoterapeuta che le ha curato anche la parte farmacologica e ciò sembra aver avuto successo. Per quanto riguarda la melatonina e qualsiai altra sostanza che la può aiutare a ritrovare un equilibrato ritmo sonno-veglia le consiglio sempre di rivolgersi a chi la sta seguendo, se non altro perchè ha un quadro chiaro di ciò che lei assume ecc.
Le faccio i miei migliori auguri sia per il servizio civile che per la conoscenza con questa ragazza di cui parla, si ricordi che aprirsi agli altri e mostrarsi sinceramente è un ottimo inizio per creare un rapporto (che sia sentimentale, amicale ecc) basato sull'onestà.
[#2]
Utente
Certo non è facile vivere in una famiglia come la mia un continuo urlare è difficile trovare della calma, e Io la ricerco ogni tanto andando dalla Nonna ( ma anche lì la situazione non è rosea) d'altronde sento di essere il primo di tutti i parenti ad aver lavorato su se stesso e questo mi pone ad un livello diverso rispetto agli altri perché purtroppo mia Nonna quasi sicuramente ha un problema mentale mai diagnosticato, la vita è stata molto dura con lei, ma tutto ciò ha fatto soffrire mio papà che si ritrova un po' il cuore spezzato il suo non essere mai stato veramente figlio l'essere andato via da casa giovane e l'aver ripreso i rapporti dopo 30 anni credo che ognuno in queste situazioni attui delle strategie non sempre sane è come se vi fosse un bilanciamento continuo, ciò che posso dire è che la terapeuta mi disse che in un sogno si vedeva come Io facessi da equilibrio per la Mia famiglia, ( do un esempio se papà dimentica qualsiasi cosa a casa da nonna se ci sono due oggetti Io adesso ne porto Uno e l'altro va e se lo prende, perché è giusto che pur se grande nessuno si sostituisca a lui, il tutto avviene se ne ho voglia, ho dovuto Io imparare ad essere genitore di me stesso, certo la mia autostima è aumentata e rispetto agli altri che frequento son più forte ma ciò non vuol dire che Io debba primeggiare o dimostrare a me stesso di essere bravo posso sbagliare anche Io, e questo è importante, certo avrei voglia di consigliare la terapia a tutti ma sbaglio ognuno deve trovare sa sé il suo percorso, con qualche amico stretto l'ho fatto ti apre il Mondo se tu ci credi e se il terapeuta è bravo e ovviamente come il vino invecchiato bene anche lo psicoterapeuta più esperienza ha meglio è. Una soddisfazione è stata per un anno potersi pagare la terapia grazie ai soldi del servizio civile attività che mi ha messo alla prova ma che mi ha consentito di imparare tanto, e di trovare insieme alla terapia la strada della mia vita, pregherei chi leggesse di non divulgare quanto scritto ma di aiutarmi con un consulto o + di uno
[#3]
Utente
Però aggiungo e scusate per la lunghezza è troppo facile per una persona un po' malinconica come me parlare degli aspetti solo negativi, diciamo che il primo aspetto positivo della famiglia è stato l'avermi Messo al mondo e aver avuto due nonni materni straordinari, e anche i genitori hanno cercato di fare tutto quello che potevano avendo avuto dei vissuti non semplici, d'altronde ero andato in terapia per il peso e loro La hanno pagata pur con qualche difficoltà economica, e forse in questo vanno più che ringraziati perché tanto hanno sbattuto la testa fino a trovare questa terapeuta straordinaria a Cesare quel che è di Cesare qui è merito di papà, non so molti comprenderanno ma a me un bacio che ho dato sulla guancia a mio papà un giorno prima. Di ritornare in conservatorio ha cambiato la giornata è stata una scossa di adrenalina assurda pelle d'oca impressionante perché Io e lui non abbiamo un rapporto facile, spero di essere un padre migliore rispetto a lui ma. Avendo avuto lui un padre negligente (egoista) negletto credo che sia abbastanza, pur se un figlio non si accontenta mai, bisogna uscire le palle nella vita, certo la famiglia mi ha insegnato i valori e questo non va sottaciuto, e poi studio in un settore attinente a ciò che il lavoro della Famiglia, non avrei mai pensato ma è ciò per cui sono nato che ho riscoperto tardi :" non vorrai giovinetto salire in sù la cima, senza aver attraversato le tappe i valichi, le tende di accampamento nelle quali la luce fioca si spegne al calar della sera? E dove si sta stretti gli uni accanto agli altri per scaldarsi da un freddo che gela l'anima? Che ti entra fino alle viscere, per tutto ciò non ti dorrai ma facendoti forza proseguirai e quando la strada sarà irta e disastrata ti verrà in soccorso la tua amata gioventù e di camminare non smetterai più.
[#4]
Psicologo
La storia che racconta è carica di vissuti suoi, talvolta anche ambivalenti, che le hanno consentito però di crescere e diventare più forte.
Da ciò che scrive avverto il peso nel vivere in una famiglia dove le urla ed i conflitti non sono cosa rara ed immagino che sia stato altrettanto pesante l'aver fatto da "equilibratore familiare" prendendosi una responsabilità importante, ma avverto anche la fierezza con cui scrive di essere il primo ad aver affrontato se stesso (ed infatti ciò che scrive è frutto di un importante e coraggioso lavoro che lei ha fatto su se stesso) e ciò lo ha portato a sentirsi "forte".
Traspare molto anche la gratitudine verso la psicoterapeuta che l'ha aiutata a essere consapevole di tutto quello che ha vissuto acquisendo anche la forza di guardare al proprio futuro, e la poesia finale ne è una perfetta immagine.
Non posso che augurarle una coraggiosa continuazione di questo viaggio attraverso "le tappe, i valichi e gli accampamenti".
Da ciò che scrive avverto il peso nel vivere in una famiglia dove le urla ed i conflitti non sono cosa rara ed immagino che sia stato altrettanto pesante l'aver fatto da "equilibratore familiare" prendendosi una responsabilità importante, ma avverto anche la fierezza con cui scrive di essere il primo ad aver affrontato se stesso (ed infatti ciò che scrive è frutto di un importante e coraggioso lavoro che lei ha fatto su se stesso) e ciò lo ha portato a sentirsi "forte".
Traspare molto anche la gratitudine verso la psicoterapeuta che l'ha aiutata a essere consapevole di tutto quello che ha vissuto acquisendo anche la forza di guardare al proprio futuro, e la poesia finale ne è una perfetta immagine.
Non posso che augurarle una coraggiosa continuazione di questo viaggio attraverso "le tappe, i valichi e gli accampamenti".
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 03/04/2018.
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