Gestione situazione sentimentale e solitudine

Salve, sono un ragazzo di 19 anni e da 6 mesi sono fidanzato con una ragazza di 16. Nella mia adolescenza non riuscivo ad approcciarmi alle ragazze per timore di un rifiuto ma adesso da qualche hanno ho avito qualche esperienza e relazioni. Questa che vivo al momento è la più importante, sento di amarla davvero ed ho paura di perderla e di restare solo. A volte quando penso di essere al punto che la nostra relazione possa finire causa litigi mi pento e torno sui miei passi cercando un modo per riprendere il rapporto iniziale. La mia piu grande paura è di restare solo perciò non riesco a gestire la mia situazione sentimentale passando troppe volte come quello che si fa calpestare (premetto che lei mi tratta bene ma a volte quando qualcpsa le da fastidio cambia totalmente umore e comportsmenti e la cosa puo durare giorni). Attendo risposta grazie...
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente
sembra temere che, se si comporta esprimendo sinceramente se stesso, le conseguenze per la sua relazione sentimentale saranno catastrofiche.

Questo, tra le altre cose, è spesso correlato ad una autostima bassa.

Inoltre le riporto un virgolettato che mi ha colpito:

" A volte quando penso di essere al punto che la nostra relazione possa finire causa litigi mi pento e torno sui miei passi cercando un modo per riprendere il rapporto iniziale".

Quello che le voglio dire riguarda proprio i conflitti di coppia che, entro certi limiti, sono assolutamente fisiologici ed implicano una crescita del rapporto se vi è accettazione da parte di entrambe. Cercare di mettere le "toppe" dopo un litigio per tornare come si era prima può implicare un basso autosvelamento e una bassa autenticità da parte di chi agisce sulla base di questa paura. Ai miei occhi tanto è minore la genuinità in una coppia, quanto è meno probabile che la relazione sarà fiorente.
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, percio lei pensa che io mi debba comportare al massimo della mia genuinità e farmi accettare per la persona che sono anche se rischio di mettere in crisi il mio rapporto?
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
"farmi accettare per la persona che sono anche se rischio di mettere in crisi il mio rapporto"

Le estrapolo questa frase perchè è a mio parere molto significativa di come lei funziona.

Quello che le voglio attenzionare è la sua forte paura di essere rifiutato e abbandonato, probabilmente perchè questo avrebbe delle conseguenze troppo dolorose per come lei si percepisce.

Tale paura ritrova spesso le radici in eventi passati che le hanno fatto capire che non bisogna mai correre il rischio che un'altra persona possa non accettarla per quello che è, questo a volte comporta un accomodamento a ciò che l'altro vuole facendo perdere di vista se stessi.

Tuttavia, come le ho detto nella precedente risposta, contenersi e/o falsificarsi eccessivamente in un rapporto di coppia cosi come nella vita in generale ha effetti deleteri su se stessi e sulla qualità delle relazioni che si intraprendono.

Quello su cui le consiglio di lavorare è il motivo per cui sente il bisogno di farsi accettare per prevenire la fantasia di essere abbandonato.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Io penso, in accordo con il mio Colega, che nelle relazioni la spontaneità e la genuinità siano importantissime e sono convinta che gli altri possano essere attratti dal nostro modo autentico di porci. Certo, non possiamo piacere a tutti come a noi non piacciono tutti indistintamente. Pertanto, se siamo accettati per quello che siamo, ne siamo contenti e se questo non accade, pazienza! I sentimenti non seguono la logica della prestazione e del giudizio valida in altri campi. Se un rapporto è messo in crisi su queste basi, forse è da rivalutare se si tratti di un rapporto che vale davvero la pena di portare avanti, non crede?

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale