La mia tendenza a l'isolamento

Salve, provo a scrivere ormai da decine di minuti .Sono una ragazza diciannovenne, ho una famiglia che per quanto non mi capisca mi ama e mi soddisfa sempre, ho delle passioni molto importanti alla quale dedico quasi tutto il mio tempo, ma ho una scarsa vita sociale. Non ho probelmi sociali, nessuna ansia, parlo con tranquillità e scioltezza, come tutti ci sono momenti in cui mi sento fuori posto ma non lo percepisco come un problema. Il fatto è che non provo quasi nessun interesse nel socializzare, fin da piccola ho fatto sfoggio di una grande fantasia e di una tendenza a isolarmi. Ho il timore che tutti questi atteggiamenti possano nuicermi gravemente e sopraffarmi. Un esempio lampante, sono andata in vacanza con i miei 2 anni fa, le stanze erano piccole e i miei spazzi non erano sufficienti, non potevo parlare da sola e questo mi stressava. Eccolo il nodo del problema, io quotidianamente parlo da sola, intere discussioni su gli argomenti che più mi interessano,su ciò che studio, e sulle mi esperienze. Ho parlato di fantasia, nella mia mente ho costruito un universo di personaggi e tutti i giorni entro in loro (in particolare nel mio alter ego), immagino le storie che li riguardano, mi addormento pensando a una data scena, interpretata da questo personaggio. Nelle mie discussioni immagino di esporre i miei punti di vista proprio a loro,mi lascio facilmente influenzare un film, da un videogico e catapulto i miei personaggio in altri mondi, ormai conosco il loro aspetto e immagino anche la voce. Ora vi chiedo se questo mio modo di essere unito al parlare costantemente da sola possa compremmetermi in futuro, spero di ricevere risposta perché sono angosciata
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
“Ora vi chiedo se questo mio modo di essere unito al parlare costantemente da sola possa compremmetermi in futuro, spero di ricevere risposta perché sono angosciata”

Buonasera,
Credo che le stia già compromettendo il presente.

Il mondo interno ben nutrito è, senza dubbio, un valore aggiunto, così come la tendenza - non patologica - all’isolamento, potrebbe essere vista come un tratto caratteriale, ma il parlare da sola e per di più con le modalità che narra, credo vada analizzato in altra sede.

Non online, ma de visu con un professionista.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2018 al 2023
Ex utente
Grazie per la risposta, pensavo che questo sarebbe stato il consiglio datomi. Io mi vergogno troppo di questo problema, dovrei prima parlarne con i miei genitori e solo l'idea mi imbarazza. Cercherò comunque di parlargli di questo problema.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Non c’e Motivo di vergognarsi, non ha fatto nulla di male.

Se non vuole parlare con i suoi, vada da sola in consultazione.

Pio trovare gli psicologo anche presso le strutture pubbliche, potranno davvero farle una mano.

Auguri per tutto