Matrimonio

Buonasera,
sono una ragazza di 32 anni. Vi scrivo per avere un vostro parere: io ed il mio ragazzo vorremmo sposarci (non stiamo convivendo)..ci amiamo...è il ragazzo con cui voglio pensarmi per il resto della mia vita. L'idea del matrimonio da un lato mi esalta, dall'altro mi mette tristezza ed ansia. Mi spiego meglio: io vivo con i miei genitori e i miei due fratelli. Abbiamo un rapporto meraviglioso..scherziamo...facciamo vacanze insieme...ci confidiamo...il rapporto tra il mio ragazzo e la mia famiglia è stupendo..non potrei chiedere altro...ma IO TEMO DI AVERE PAURA DI LASCIARE LA MIA FAMIGLIA! Questo frena la mia voglia di condividere la mia vita con il mio ragazzo...ho 32 anni..non 16...quindi penso che queste mie paure siano stupide.
Preciso che sono una persona che nin ha paura della solitudine: da lunedì al venerdì vivo da sola in un'altra città per lavoro...ho un pò di magone tutte le domeniche sere prima di partire...ma dopo 10 minuti che sono nel mio appartamento tutto passa...anzi...mi piace godermi la mia solitudine..ci sto bene!!
Penso però che ogni dipartita da casa sia poco sofferta perchè il venerdì ci ritorno! Ma il matrimonio mi "strapperebbe" dalla mia famiglia...ho come l'impressione di avere nostalgia non solo della mia famiglia...ma anche della mia casa...della mia cagnolina!! Eppure il mio fidanzato mi rassicura dicendomi "prendiamo una casa vicina ai tuoi" oppure "guarda che dai tuoi puoi tornare quando vuoi..sposarci non significa che non vedi piú la tua famiglia...una volta a settimana possiamo andare a dormire da loro"...che cosa posso chiedere di piú!!!
Eppure ho questa malinconia che nin so spiegare...è come se pensassi che per sempre nin vivrò piú la mia casa come ho fatto per 32 anni della mia vita....ho paura che se mi trovassi nella casa mia e del mio futuro marito da sola scoppierei a piangere perchè sentirei solitudine e voglia di tornare dai miei...al pari se penso di avere un figlio sento che la distanza tra me e i miei diaventa ancora piú ampia. Ho paura che se mi sposo queste paure e malinconie non se ne andranno mai..
È tutto normale o è sintomo che devo rinunciare alla vita coniugale e all'avere dei bambini?

Grazie di cuore

Aurora
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Buongiorno Aurora,
pur avendo 32 anni, mi sembra molto figlia e tanto dipendente dai suoi genitori.

Sposarsi, non significa andare al patibolo o agli arresti domiciliari, ma diventare adulti.

Iniziare a badare a se stessi ed alla propria di famiglia.

È anche vero che ci sono coppie che si sposano ma rimangono figli, del tutto dipendenti dalla propria famiglia d’origine, ovviamente ad alto rischio di rottura

Lei dovrebbe imparare a stare da sola.
Poi essere autonoma in coppia.
E poi creare una coppia autonoma dalle origini.

Uno Psicologo può aiutarla nel diventarlo.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

Lei descrive molto lucidamente la profonda ambivalenza nel transitare da figlia a moglie.

Quello che per molte rappresenta un sogno da realizzare appena possibile,
per altri rappresenta un salto nel buio, il lasciare la "casa di sempre"
per una casa nuova e senza storia.

Tali paure non dipendono dalla parte razionale,
è ovvio,
ma dalla parte infantile che non vuole crescere da quel punto di vista, pur essendo professionalmente adulta.

Sposarsi e fare figli,
in questa ottica non rappresentano fatti reali ma simbolici:
diventare COME i propri genitori,
essere alla pari e non più protetti.
Per questo "prendere una casa vicina" non serve a nulla, a fronte della malinconia di "non essere più figlia",
dell'essere diventata moglie
affidando le Sue sorti ad un estraneo (tale risulta il marito a confronto della solidità storica della propria famiglia d'origine).

Ho cercato di spiegare l' "assurdo ragionamento" che la "mente inconsapevole" fa in situazioni come questa.

L'orientamento è di aiutarla (la parte in difficoltà) a salire il gradino.

L'alternativa è rimanere a vita con il cordone ombelicale attaccato,
cosa assai pericolosa come sanno tutti i neonati...


Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
Utente
Utente
Grazie dottori..quindi secondo voi queste paure non si risolvono una volta intrappresa la vita coniugale?
Ne ho parlato con mia mamma..lei ha sofferto dello stesso problema...mi dice che ha impiegato 2 anni per uscirne...le ho chiesto se si fosse mai chiesta "perchè mai ho deciso di sposarmi?" e lei mo ha risposto che sposarsi è stata la scelta migliore che potesse fare e oggi lo riferebbe ad occhi chiusi....
[#4]
Utente
Utente
E come si impara a stare da sola?
[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

"..queste paure non si risolvono una volta intrappresa la vita coniugale?.."

Non è detto, non va in automatico.
Se vuole evitare di impiegarci mesi e anni come Sua madre,
soffrendo inutilmente ("inutilmente" dato che ci sono le cure..),
si faccia aiutare da un/a nostro/a Collega di persona:
ne vale la pena..

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti