Agitazione con ansia
G.le Dottore,
è da 2 mesi che soffro di attacchi d'ansia con acuta agitazione. L'ansia viene gradualmente per poi trasformarsi in agitazione vera e propria con stordimento, difficoltà a ragionare, respiro corto e battito accelerato. Sono in cura da uno psicologo ma dopo diverse sedute sto notando che l'ansia non è diminuita ma si presenta con nuove sfaccettature come risvegli improvvisi notturni con battito accelerato che all'inizio non avevo. Ormai prendo continuamente 6-7 gocce di xanax quasi ogni giorno ed ho paura che la continua assunzione delle gocce possa influire sul cervello in maniera negativa. Il fatto è che senza gocce non riesco a rilassarmi, nemmeno con la terapia di respirazione profonda. Ho molto disagio sulla mia condizione, ogni giorno mi sento sempre più confuso ed ho paura che l'ansia non vada via più...cosa potrei fare? Grazie anticipatamente.
è da 2 mesi che soffro di attacchi d'ansia con acuta agitazione. L'ansia viene gradualmente per poi trasformarsi in agitazione vera e propria con stordimento, difficoltà a ragionare, respiro corto e battito accelerato. Sono in cura da uno psicologo ma dopo diverse sedute sto notando che l'ansia non è diminuita ma si presenta con nuove sfaccettature come risvegli improvvisi notturni con battito accelerato che all'inizio non avevo. Ormai prendo continuamente 6-7 gocce di xanax quasi ogni giorno ed ho paura che la continua assunzione delle gocce possa influire sul cervello in maniera negativa. Il fatto è che senza gocce non riesco a rilassarmi, nemmeno con la terapia di respirazione profonda. Ho molto disagio sulla mia condizione, ogni giorno mi sento sempre più confuso ed ho paura che l'ansia non vada via più...cosa potrei fare? Grazie anticipatamente.
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Psicologo
Gentile Utente
noi psicologi non possiamo assolutamente dare pareri inerenti l'utilizzo di farmaci, per cui qualsiasi tematica inerente la loro assunzione va discussa con un medico.
Per quanto riguarda invece la richiesta che fa sul finire del suo consulto, l'unico consiglio che posso darle a distanza riguarda il portare dallo specialista che la segue questo disagio che lei non sente diminuire.
Le ricordo infine che la sintomatologia ansiosa, in assenza di qualsiasi defect organico, è voce di un disagio il cui significato può conoscerlo con l'aiuto del suo psicologo.
noi psicologi non possiamo assolutamente dare pareri inerenti l'utilizzo di farmaci, per cui qualsiasi tematica inerente la loro assunzione va discussa con un medico.
Per quanto riguarda invece la richiesta che fa sul finire del suo consulto, l'unico consiglio che posso darle a distanza riguarda il portare dallo specialista che la segue questo disagio che lei non sente diminuire.
Le ricordo infine che la sintomatologia ansiosa, in assenza di qualsiasi defect organico, è voce di un disagio il cui significato può conoscerlo con l'aiuto del suo psicologo.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 896 visite dal 01/04/2018.
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