Paura di morire
Buonasera dottore e buona Pasqua. Sono qui perchè ho questo problema ormai da 5 anni. Sono un ragazzo di 31 anni e 5 anni fa è morto un caro amico di infarto. Da quel giorno la mia vita è cambiata in peggio. Non riesco più a stare sereno e tranquillo come fanno tutti i miei amici. Ogni minimo sintomo che ho mi sembra che mi sta venendo un infarto. Ho fatto svariate analisi del sangue che hanno sempre evidenziato normalissimi valori tranne un pochino di colesterolo. Sono sempre stato uno sportivo e continuo ad esserlo anche se a livello "amichevole". Da pochi giorni ho intrapreso il percorso dello Yoga che devo dire mi da aiuto in alcune circostanze. Ma la paura di morire non appena ho qualche fastidio/dolore muscolare è sempre presente. Ho paura anche ad andare da uno Psicologo perchè mi vergogno di me stesso e di come mi sto torturando la mia vita. Forse ho preso questo coraggio perchè sono dietro un banalissimo schermo. Sono due anni che la mia famiglia vive con dei problemi economici e questo fa si che la mia ansia e stress è aumentata di molto, causandomi anche difficili relazioni con persone dell'altro sesso. So di avere un grosso problema ma curarlo, credo sia quasi impossibile. Non so se lei dottore può aiutarmi anche da dietro un monitor, ma ad oggi pagare un bravo psicologo che ti aiuti e ti ascolti non è possibile per me.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente
noto che il presente consulto è l'ultimo di una serie estremamente lunga di preoccupazioni inerenti il proprio stato di salute.
Da dietro un monitor non è possibile effettuare niente di significativo, le voglio però fare notare alcune cose che ha scritto:
"Ho paura anche ad andare da uno Psicologo perchè mi vergogno di me stesso e di come mi sto torturando la mia vita"
"So di avere un grosso problema ma curarlo, credo sia quasi impossibile".
I virgolettati che le ho evidenziato rappresentano ai miei occhi delle barriere che le servono per mantenere la sua "tortura" cosi com'è.
Per quanto riguarda i problemi economici potrebbe valutare di rivolgersi ad uno psicologo nel servizio pubblico sul suo territorio, non conosco la situazione nella sua regione ma cosi dovrebbe ammortizzare le spese.
noto che il presente consulto è l'ultimo di una serie estremamente lunga di preoccupazioni inerenti il proprio stato di salute.
Da dietro un monitor non è possibile effettuare niente di significativo, le voglio però fare notare alcune cose che ha scritto:
"Ho paura anche ad andare da uno Psicologo perchè mi vergogno di me stesso e di come mi sto torturando la mia vita"
"So di avere un grosso problema ma curarlo, credo sia quasi impossibile".
I virgolettati che le ho evidenziato rappresentano ai miei occhi delle barriere che le servono per mantenere la sua "tortura" cosi com'è.
Per quanto riguarda i problemi economici potrebbe valutare di rivolgersi ad uno psicologo nel servizio pubblico sul suo territorio, non conosco la situazione nella sua regione ma cosi dovrebbe ammortizzare le spese.
[#2]
Utente
Buonasera dottore. Lo so Dottore, ma qualla barriera non riesco a disintegrarla, perchè è quello che vorrei fare. So che è anche difficile avere un consulto medico tramite una semplice chat virtuale. Oggi per esempio stando con alcuni amici ho avuto modo di pensare a tutt'altro e non ho avuto alcun tipo di sintomo, dolore o paura. Ma ovviamente devo fare un percorso anche per quanto riguarda il momento che torno a casa e sono " solo " senza amici! Ormai sono 5 anni che combatto contro questa "malattia"
[#3]
Psicologo
"qualla barriera non riesco a disintegrarla, perchè è quello che vorrei fare"
Se distruggere la barriera è davvero ciò che SENTE di fare, il passo successivo è contattare uno Psicologo che la aiuterà a scoprire che nome ha questa barriera e da cosa è composta.
La vita è fatta di scelte e di responsabilità, talvolta una scelta comporta un rischio soggettivo, come in questo caso l'affrontare la vergogna che si prova per se stessi, ma solo assumendosi questo genere di responsabilità si può crescere.
L'alternativa è continuare a vivere questa auto-tortura, decida lei.
Se distruggere la barriera è davvero ciò che SENTE di fare, il passo successivo è contattare uno Psicologo che la aiuterà a scoprire che nome ha questa barriera e da cosa è composta.
La vita è fatta di scelte e di responsabilità, talvolta una scelta comporta un rischio soggettivo, come in questo caso l'affrontare la vergogna che si prova per se stessi, ma solo assumendosi questo genere di responsabilità si può crescere.
L'alternativa è continuare a vivere questa auto-tortura, decida lei.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 01/04/2018.
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