I miei genitori non si amano più

Buongiorno dottori, scrivo per chiedere un consiglio su una situazione che non mi riguarda ma che mi addolora molto.
Quando ero bambina la mia famiglia sembrava perfetta:i miei genitori mi davano ogni attenzione e ogni vizio e non litigavano mai. Poi, con il passare del tempo, mi sono resa conto che non sembrano un coppia: vanno d’accordo, ma non c’è mai un abbraccio o un bacio tra loro e non hanno più rapporti sessuali da anni.

Circa un anno fa mio nonno materno è mancato e mia madre è caduta in una sorta di depressione. Ha litigato o staccato i contatti con tutti, e quindi non lavorando è sempre a casa. Ha scoperto recentemente facebook, che è diventato il suo scoglio, a tal punto da non pensare ad altro e da trascurare ogni altro aspetto della sua vita. Vista la sua condizione la situazione con mio padre è diventata meno sopportabile, tanto che sta cominciando a fargli frecciatine ogni giorno su quanto sia stanca. Pochi giorni fa abbiamo parlato e mi ha descritto il loro rapporto, mostrandomi uno scenario molto peggiore di quello che pensavo. I miei genitori da circa vent’anni non hanno nessuna intimità, sono come fratelli. Mio padre anche a causa di un lutto si è allontanato sempre di più, tanto che il dialogo su questo argomento è diventato impossibile. Mia madre ha pensato a una separazione, ma non l’ha mai fatto per vari motivi: innanzitutto per me, in secondo luogo perché vuole ancora bene a mio padre e poi perché, soffrendo di panico e di depressione sin dall’adolescenza, non ha mai avuto il coraggio di affrontare una separazione, dover cercare un lavoro e perdere la sicurezza che mio padre le infonde. E ormai, arrivata a sessant’anni, le sembra troppo tardi per affrontare la situazione e cercare un lavoro per rendersi indipendente, e un divorzio con la nostra situazione economica non sarebbe possibile. Ho pensato anche alla possibilità di iniziare una terapia di coppia, ma sarebbe troppo costosa e nessuno dei due, soprattutto mio padre, sarebbe disposto a intraprenderla.

Quindi mia madre sembra rassegnata a continuare questa strada di isolamento e di fuga dalla realtà, mentre mio padre sembra intenzionato a non affrontare la situazione e a soffocare i suoi problemi nel lavoro. Inoltre, come se non bastasse, abbiamo avuto troppe spese in questo periodo, quindi i miei genitori non si concedono mai una distrazione e questo mi fa sentire molto in colpa, visto che fanno e hanno sempre fatto sacrifici per permettermi di continuare gli studi. E nello stesso tempo quasi li odio, perché non capisco come possano essere stati così passivi per tutti questi anni. Vedo la felicità dei miei genitori spegnersi sempre di più ma non riesco ad essere d’aiuto, anzi, peggioro la situazione lasciandomi coinvolgere in continui litigi privi di senso. Mi sento impotente, e dal discorso con mia madre non faccio altro che piangere.
Vi ringrazio anticipatamente, nella speranza che qualcuno possa darmi un consiglio su come comportarmi e affrontare la situazione.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

è un brutto momento quando si giunge a contatto con la profonda infelicità o insoddisfazione dei propri genitori.
Da bambini li avevamo visto come la nostra luce,
e in seguito, sì, con qualche crepa,
ma non fino a questo punto,

E poi il sentimento di "impotenza": il non poter fare nulla per loro.

In questa situazione è duro scrivere la frase:
"non si può aiutare chi non vuole essere aiutato",
ma è vera.

Nel corso degli anni, decenni,
per comodità,
per il quieto vivere,
per mancanza di coraggio..

e cercandosi alibi quali
i figli,
il panico e la depressione (non curati?)
si vivacchia in uno status quo collusivo "a due" che,
con l'avanzare dell'età,
offre sempre meno vie d'uscita.

Purtroppo Lei non può fare nulla per loro,
se non EVITARE di fare da MEDIATRICE
nei loro "..continui litigi privi di senso..".
Verrebbe coinvolta a Suo danno
e senza riuscire ad aiutare realmente.

Mi dispiace molto per Lei, ma deve pensare al proprio futuro ed impegnarsi per esso.
Si prenda cura di sè;
se si sente troppo infelice si faccia aiutare da una nostra Collega, di persona:
o presso il Consultorio,
o allo sportello psicologico dell'università.

Se ritiene tra qualche settimana ci ragguagli suo SUO stato.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,


è un brutto momento quando si giunge a contatto con la profonda infelicità o insoddisfazione dei propri genitori.
Da bambini li avevamo visto come la nostra luce,
e poii , sì, con qualche crepa,
ma non fino a questo ounto,

E poi il sentimento di "impotenza": il non poter fare nulla per loro.

In questa situazione è duro scrivere la frase:
"non si può aiutare chi non vuole essere aiutato",
ma è vera.

Per comodità,
per il quieto vivere,
per mancanza di coraggio..

e cercandosi alibi quali
i figli,
il panico e la depressione (non curati?)
si vivacchia in uno status quo che,
con l'avanzare dell'età,
offre sempre meno vie d'uscita.

Purtroppo Lei non può fare nulla per loro,
se non EVITARE di fare da MEDIATRICE nei loro "..continui litigi privi di senso..".
Verrebbe coinvolta a Suo danno
e senza riuscire ad aiutare realmente.

Mi dispiace molto per Lei, ma deve pensare al Suo futuro ed impegnarsi per esso.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
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