Un periodo perché circa due anni fá l'ansia è aumentata
Buonasera
Vi scrivo per una problematica che mi affligge.
Premetto che soffro di ansia praticamente da sempre, un disturbo d'ansia con diverse somatizzazioni che però (escluso un periodo) non mi hanno più di tanto peggiorato la vita.
Ho detto che escludo un periodo perché circa due anni fá l'ansia è aumentata a dismisura e mi ha fatto assumere antidepressivi accompagnati da un ottimo ciclo di psicoterapia cognitivo comportamentale.
Attualmente la situazione va bene, ho scalato gli antidepressivi fino a quasi 0 , ho finito la psicoterapia e attualmente la situazione è migliore addirittura del periodo precedente alla crisi.
il motivo per cui faccio questo post però è l'ansia da prestazione, tutto cominciò con il mio secondo rapporto sessuale, avevo fumato uno Spinello e non ho avuto l'erezione.
Poco dopo mi sono fidanzato con un'altra ragazza e anche con lei sono iniziati i problemi, durante i primi rapporti ho riscontrato sempre una forte ansia che non mi faceva avere un'erezione , poco prima del rapporto completo, mentre per le altre pratiche sessuali non ho mai avuto problemi.
A causa di questo mio problema il mio medico di famiglia mi ha prescritto Cialis, con l'intenzione di farmi sbloccare e sinceramente ci ha preso in Pieno.
Ho preso il Cialis per 5 o 6 rapporti e quando l'ho smesso la situazione era pressoché normale.
Questo per 2 anni, mentre verso i 20 anni mi sono lasciato e ho riscontrato il problema con altre due ragazze.
Con una ho avuto il rapporto dopo che l'ansia si era calmata mentre con la seconda ho dovuto riprendere il Cialis.
Qualche tempo dopo mi sono rimesso con la mia unica ragazza vera e propria e per due anni non ho avuto problemi di questo tipo.
Il problema si ripresenta adesso che sono tornato single e vorrei risolvere questo problema.
Purtroppo sono uno studente e attualmente non è il momento di spendere soldi per un'altro ciclo di terapia, quindi chiedo consiglio a voi.
Avevo accennato questo problema al terapeuta ,ma non ci siamo soffermati più di tanto sulla sfera sessuale visto che ero fidanzato e i problemi erano altri.
Da quello che posso capire, ammetto che per me il rapporto con una ragazza nuova è una sfida(cosa molto comune nella società odierna) e sto tutto il tempo a pensare se manterrò l'erezione.
Probabilmente dovrei essere presente nel momento e dovrei lasciare andare i pensieri come quando ho momenti di ansia.
Vi chiedo consiglio, grazie
Vi scrivo per una problematica che mi affligge.
Premetto che soffro di ansia praticamente da sempre, un disturbo d'ansia con diverse somatizzazioni che però (escluso un periodo) non mi hanno più di tanto peggiorato la vita.
Ho detto che escludo un periodo perché circa due anni fá l'ansia è aumentata a dismisura e mi ha fatto assumere antidepressivi accompagnati da un ottimo ciclo di psicoterapia cognitivo comportamentale.
Attualmente la situazione va bene, ho scalato gli antidepressivi fino a quasi 0 , ho finito la psicoterapia e attualmente la situazione è migliore addirittura del periodo precedente alla crisi.
il motivo per cui faccio questo post però è l'ansia da prestazione, tutto cominciò con il mio secondo rapporto sessuale, avevo fumato uno Spinello e non ho avuto l'erezione.
Poco dopo mi sono fidanzato con un'altra ragazza e anche con lei sono iniziati i problemi, durante i primi rapporti ho riscontrato sempre una forte ansia che non mi faceva avere un'erezione , poco prima del rapporto completo, mentre per le altre pratiche sessuali non ho mai avuto problemi.
A causa di questo mio problema il mio medico di famiglia mi ha prescritto Cialis, con l'intenzione di farmi sbloccare e sinceramente ci ha preso in Pieno.
Ho preso il Cialis per 5 o 6 rapporti e quando l'ho smesso la situazione era pressoché normale.
Questo per 2 anni, mentre verso i 20 anni mi sono lasciato e ho riscontrato il problema con altre due ragazze.
Con una ho avuto il rapporto dopo che l'ansia si era calmata mentre con la seconda ho dovuto riprendere il Cialis.
Qualche tempo dopo mi sono rimesso con la mia unica ragazza vera e propria e per due anni non ho avuto problemi di questo tipo.
Il problema si ripresenta adesso che sono tornato single e vorrei risolvere questo problema.
Purtroppo sono uno studente e attualmente non è il momento di spendere soldi per un'altro ciclo di terapia, quindi chiedo consiglio a voi.
Avevo accennato questo problema al terapeuta ,ma non ci siamo soffermati più di tanto sulla sfera sessuale visto che ero fidanzato e i problemi erano altri.
Da quello che posso capire, ammetto che per me il rapporto con una ragazza nuova è una sfida(cosa molto comune nella società odierna) e sto tutto il tempo a pensare se manterrò l'erezione.
Probabilmente dovrei essere presente nel momento e dovrei lasciare andare i pensieri come quando ho momenti di ansia.
Vi chiedo consiglio, grazie
[#1]
“Purtroppo sono uno studente e attualmente non è il momento di spendere soldi per un'altro ciclo di terapia, quindi chiedo consiglio a voi.”
Buona sera,
gli psicologi può trovarli anche in convenzione, pagando esclusivamente un modesto ticket.
I consigli non servono a molto, se non a nutrire ulteriormente la sua ansia.
La sfera della sessualità non è disgiunta dalla sfera psichica, e viceversa.
Sarebbe stato più utile affrontare questa tematica col terapeuta che l’ha seguita.
Valuti in prima battuta di effettuare una consulenza Psico sessuologica, luogo non giudicante nel quale avere una diagnosi clinica adeguata, dalla quale partire per la soluzione. Postuma
Quando parliamo di sessualità, la diagnosi dovrà essere andrò- sessuologica, includere cioè la valutazione andrologica.
Nella struttura pubblica troverà entrambi i professionisti.
Se desidera approfondire l’argomento nel mio sito personale, blog, è canale YouTube troverà veramente tanto materiale su ansia da prestazione, diagnosi e cura
Buona sera,
gli psicologi può trovarli anche in convenzione, pagando esclusivamente un modesto ticket.
I consigli non servono a molto, se non a nutrire ulteriormente la sua ansia.
La sfera della sessualità non è disgiunta dalla sfera psichica, e viceversa.
Sarebbe stato più utile affrontare questa tematica col terapeuta che l’ha seguita.
Valuti in prima battuta di effettuare una consulenza Psico sessuologica, luogo non giudicante nel quale avere una diagnosi clinica adeguata, dalla quale partire per la soluzione. Postuma
Quando parliamo di sessualità, la diagnosi dovrà essere andrò- sessuologica, includere cioè la valutazione andrologica.
Nella struttura pubblica troverà entrambi i professionisti.
Se desidera approfondire l’argomento nel mio sito personale, blog, è canale YouTube troverà veramente tanto materiale su ansia da prestazione, diagnosi e cura
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
Frequentemente le problematiche sessuali rappresentano la punta dell'iceberg di altri problemi.
Nel Suo caso l'ansia la fa da padrona,
al punto da scrivere nel consulto:
"..per me il rapporto con una ragazza nuova è una sfida (cosa molto comune nella società odierna) e sto tutto il tempo a pensare se manterrò l'erezione."
Più Lei si fa da "spettatore", più si auto-osserva, più monitora la solidità dell'erezione
e più la sessualità perde di spontaneità.
Però, considerato che non esiste un pulsante per "spegnere il cervello",
diventa importante/essenziale un lavoro psicologico su di sè, sul funzionamento affettivo e mentale.
Può chiedere alcuni appuntamenti presso lo Psicologo del Consultorio, pressochè gratuiti, anche nello "Spazio giovani".
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 30/03/2018.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.