Abusi nell’adolescenza
Salve, all’età di 14/15 anni sono stato vittima di abusi da parte del mio nonno paterno, persona provo da sempre un bene infinito in quanto porto il suo stesso nome e abitiamo da sempre nella palazzina familiare. Ho sempre avuto problemi intestinali (tantissime visite, le cui diagnosi hanno portato a:colon irritabile, intestino pigro, intolleranza al lattosio e verso altri alimenti) e ho vissuto periodi in cui avevo bisogno del bagno molto frequentemente per paura di defecare nei pantaloni, ma non ho mai collegato il tutto agli abusi, anzi ho sempre cercato di dimenticarli convincendomi del fatto che non mi avrebbero recato problemi. Oggi ho 22 anni e da un po di tempo ho paura di farmi la pipì addosso e quando esco devo avere sempre un bagno nei paraggi, da 4 mesi ho una ragazza (la mia prima ragazza, prima avevo avuto solo rapporti occasionali) e sicome questa paura limita la mia vita e la vita di coppia, parlando con la mia ragazza sono arrivato a pensare sempre più spesso agli abusi e a pensare che queste mie paure siano dovute ad essi. Per la prima volta ho svelato tutto quanto a lei, con molta fatica, e già mi sono sentito un po’ meglio, come se mi fossi quasi liberato di un peso. Ora però sento il bisogno di doverne parlare ai miei genitori, ma ho paura di farli soffrire e delle conseguenze che avremo in casa. Viviamo un periodo un po’ pesante, da un anno e mezzo entrambi i miei nonni paterni (nonno 92 anni e nonna 80) sono in preda alla demenza senile e quindi hanno bisogno di molte attenzioni, mio padre così come le mie zie e mia madre sono sempre impegnati nel prendersi cura di loro e sono molto stressati tra il lavoro e i nonni, perciò ho paura di far soffrire i miei genitori e di creare il caos in famiglia! Cosa mi consigliate?
[#1]
gentile ragazzo non c'è alcuna prova che i suoi sintomi siano legati a quegli abusi.
Le consiglio di affrontare la cosa con un professionista e di parlarne , innanzitutto, con lui.
saluti
Le consiglio di affrontare la cosa con un professionista e di parlarne , innanzitutto, con lui.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile utente,
è difficile riuscire a districarsi tra ricordi
adolescenziali e collegamenti soggettivi.
In quale modo, dopo anni, ora ha "collegato il tutto agli abusi"?
Da dove nasce il bisogno di parlarne con i genitori, oltre che con la Sua ragazza?
Quale la necessità nel desiderare di farlo?
Prima di farlo rifletta alle conseguenze che il "coming out" comporterà sulle relazioni con i Suoi cari
e tra i Suoi e il vecchio nonno demente.
Farlo con un professionista significa invece aver davanti uno Psicologo che SA come gestire tali contenuti e verso dove indirizzarli.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
è difficile riuscire a districarsi tra ricordi
adolescenziali e collegamenti soggettivi.
In quale modo, dopo anni, ora ha "collegato il tutto agli abusi"?
Da dove nasce il bisogno di parlarne con i genitori, oltre che con la Sua ragazza?
Quale la necessità nel desiderare di farlo?
Prima di farlo rifletta alle conseguenze che il "coming out" comporterà sulle relazioni con i Suoi cari
e tra i Suoi e il vecchio nonno demente.
Farlo con un professionista significa invece aver davanti uno Psicologo che SA come gestire tali contenuti e verso dove indirizzarli.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 29/03/2018.
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