Emotività e insicurezza

Salve sono un ragazzo di 20 anni di Roma, sono cresciuto in un ambiente familiare alquanto instabile che, associato alla mia alta sensibilità, ha portato a una grande insicurezza e sfiducia nei miei confronti e di quelle persone che mi circondando. Purtroppo questo ha tuttora un effetto sulle relazioni e sui rapporti che provo a intrattenere; infatti da una parte ho un carattere molto chiuso in me stesso e non provo interesse nelle persone che mi circondano nella maggior parte dei casi, nonostante lo vorrei, probabilmente per insicurezza e paura di soffrire; dall’altra periodicamente intrattengo rapporti con ragazze sulle quali carico tutta la mia emotività e la mia aspettativa di felicità, finendo per sabotare il rapporto oltre che soffrire moltossimo. Nonostante sappia tutte le ragioni dei problemi, motivo per il quale continuo ad avere dubbi su un ipotetico consulto in quanto da sempre ritenuto come finalizzato a capire la motivazione dei problemi , non riesco a fare effettivamente qualcosa per maturare caratterialmente e ovviare a essi. Chiedo quindi se un consulto mi possa aiutare secondo la vostra opinione, vi chiedo cortesemente di motivare le vostre risposte, non come quelle dei post precedenti i quali, se ritenete possa esservi di aiuto, potete guardare. Vi ringrazio anticipatamente
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente
da ciò che ha scritto noto che lei sembra provare dei disagi su più fronti nella sua vita.

In riferimento alla sua famiglia dice quanto segue:
" sono cresciuto in un ambiente familiare alquanto instabile che, associato alla mia alta sensibilità, ha portato a una grande insicurezza e sfiducia nei miei confronti e di quelle persone che mi circondando".

Mi corregga se sbaglio, ma sembrerebbe dunque che nel suo ambito familiare lei abbia vissuto i legami più stretti non come base sicura, ma piuttosto con un senso di costante incertezza degli stessi.
Lei sembra correlare il rapporto tra la sua storia familiare passata ed il suo vissuto odierno riguardo l'investimento affettivo che impegna nelle relazioni sentimentali e questo la fa sentire come colui che, per la troppa ricerca di felicità, finisce per distruggere ciò che di buono ha tentato di costruire.

Termino la mia risposta attenzionandole una frase da lei scritta circa i dubbi sul chiedere un consulto o meno: "Nonostante sappia tutte le ragioni dei problemi, motivo per il quale continuo ad avere dubbi su un ipotetico consulto in quanto da sempre ritenuto come finalizzato a capire la motivazione dei problemi , non riesco a fare effettivamente qualcosa per maturare caratterialmente e ovviare a essi. ".

A proposito di quanto virgolettato mi permetto di dirle che la maturazione della propria personalità è esattamente ciò a cui mira un buon percorso psicoterapeutico che le consentirebbe di esplorare i suoi vissuti personali correlati alle cause dei suoi problemi (vi è molta differenza tra il capire la causa di un problema e riuscire a prendersi la libertà di esplorarsi interiormente).
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Utente
Utente
Salve, grazie della risposta, innanzitutto volevo dirle che ha dedotto bene i vari punti del mio testo. Le sue deduzioni sono corrette. Semplicemente penso, potrei sbagliarmi, di poterci riuscire a affrontare sinceramente queste parti di me, con onestà e sapendo la sofferenza che ne potrebbe comportare, sforzandomi però veramente. Le due cose sono sì diverse ma una volta capita la prima, che ritengo la più difficile, si possa applicare la seconda. Mi corregga se può sembrarle sbagliato come ragionamento. La ringrazio
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Utente
Utente
Pensa che ciò che dica nel mio testo, e che lei ben deduce, sia possibile e coerente?
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Dr.ssa Chiara Illiano Psicologo 31
Gentile utente, mi ha colpito molto la sua frase in merito al perchè dei suoi disagi.
secondo il mio approccio, quello strategico, non è conoscere il "perchè" (le cause) che cambia la situazione ma il "come" funziona un determinato problema e quindi come poterne uscire.
Come lei ha affermato c'è forse qualcosa che non le permette di agire in modo diverso e sarebbe probabilmente questa la chiave di un eventuale intervento. Non posso quindi che consigliarle di contattare un professionista esperto in grado di valutare la situazione e aiutarla ad intervenire nei due ambiti da lei indicati (carattere chiuso e carico emotivo eccessivo) trovando le strategie idonee.
resto a sua disposizione,

Dr.ssa Chiara Illiano
Psicoterapeuta breve ad approccio strategico
www.chiarailliano.com

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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente
quello che lei mi dice mi fa pensare che lei è ben propenso ad una maggiore conoscenza di sè, malgrado sappia che questo può comportare sofferenza.

Tuttavia quello che lei ha portato in questa pagina riguarda una serie di dinamiche interiori che oscillano tra il vorrei ed il non posso, come nel virgolettato che segue:

"ho un carattere molto chiuso in me stesso e non provo interesse nelle persone che mi circondano nella maggior parte dei casi, nonostante lo vorrei, probabilmente per insicurezza e paura di soffrire".

Voler essere in un certo modo e non riuscirci implica che lei dentro se stesso sente da un lato una forza diretta verso un nuovo modo di essere ma dall'altro sente che c'è qualcosa che funge da barriera, e tale dinamica di esplorazione interna le può essere facilitata da uno psicoterapeuta.

Ciò non implica in nessun modo che lei non possa riuscire ad autorivelarsi senza l'ausilio di un professionista, potrebbe quindi valutare l'idea di impegnarsi con se stesso nel guardarsi dentro, ed a seconda della soddisfazione o meno di ciò che sarà riuscito a fare, valutare se necessita di un aiuto esterno.
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Dr.ssa Cristina Bernucci Psicologo, Psicoterapeuta 4
Gent.le utente,

sono d'accordo con chi precedentemente le ha consigliato di rivolgersi ad un professionista.
Questa mia convinzione è motivata dal fatto che nella sua vita è importante apportare un cambiamento che le possa far affrontare e superare problematiche rimaste irrisolte e che le impediscono di vivere la sua vita pienamente.

Leggo in lei un forte disagio ma anche consapevolezza di dover affrontare alcuni ostacoli. Mi sembra un ottimo punto di partenza. La saluto cordialmente.

Cristina Bernucci

Dr.ssa Cristina Bernucci
Psicologa e Psicoterapeuta
3286850112 + info@bernuccipsyche.it
www.bernuccipsyche.it