Fratellino

Gentilissimi dottori,
sono la mamma di due bambini, uno di 4 anni, l'altro di 4 mesi e mezzo. Vi scrivo per avere un'opinione riguardo il comportamento di mio figlio maggiore. Da quando è nato il fratellino si è sempre dimostrato felice ed affettuoso con lui. Lo riempe di baci e lo mostra orgoglioso ai suoi compagni. Noi cerchiamo di renderlo partecipe alle cure del nuovo arrivato e lo elogiamo quando ci aiuta e si comporta da ometto. Abbiamo notato, tuttavia, delle normali reazioni di gelosia: a volte vuol venire in braccio, se parlo al telefono o mi chiede delle cose o fa cose che non deve fare, se all'ora di cena allatto il piccolo lui vuole essere imboccato. Tutto questo volto ad attirare la nostra attenzione. Nelle ultime due settimane, stando a casa dall'asilo, ha avuto forse modo di vedere quante attenzioni abbiamo nei confronti del piccolo ed è diventato più irrequieto. Le coccole al fratellino sono diventate esagerate, lo abbraccia, lo bacia e lo accarezza in modo irruento fino a farlo piangere; se lo rimproveriamo, qualsiasi motivo sia, mostra rabbia con un atteggiamento "da pari"; è lentissimo a mangiare tanto da metterci più di un'ora per un piatto di pasta; ha paura del buio e di andare da solo in bagno anche se ci sono le luci accese. Ha anche strani atteggiamenti con un bambolotto che conservo dalla mia infanzia: lo prende in braccio, lo coccola, lo fa giocare come io faccio con il piccolo. Addirittura l'altra sera mi ha detto che aveva fame e che gli avrebbe dato il latte dal seno... so che quando i bambini giocano a fare i grandi è per scaricare lo stress di una situazione per loro emotivamente pesante. Cosa possiamo fare per aiutarlo? Siamo stati due giorni in montagna ed ha voluto dormire nel lettino da viaggio del piccolo in camera con noi, accettando il fatto che il fratellino così sarebbe stato costretto a dormire con noi, per non dormire da solo nell'altra camera. A casa dorme nella sua camera nel suo letto mentre il piccolo dorme nel lettino di fianco al mio letto. Gli abbiamo spiegato che il fratellino si sveglia nella notte più volte per mangiare, che non lo mettiamo in camera con lui altrimenti lo sveglierebbe e che presto dormiranno insieme... lui non si è mai lamentato... Oggi pomeriggio ha dormito max mezz'ora, si è svegliato e, vista la porta della sua camera accostata (di solito la lascio aperta), si è messo a piangere sommesso e quando gli ho chiesto spiegazioni mi ha risposto: "Mi sentivo solo!!". Siccome il piccolo si sveglia ancora almeno tre volte per notte ed a me costa tanta fatica dovermi alzare così spesso (dormo non più di 5 ore per notte, non di seguito, e non riesco a riposarmi di giorno) pensavamo di spostare il grande in camera con noi nel lettino da campeggio che abbiamo usato in montagna per poi riportare entrambi in cameretta insieme quando le mie notti saranno un pò più tranquille. Sarebbe un errore? Sarebbe un messaggio per lui negativo volto alla regressione? C'è anche da dire che in quest'ultimo mese siamo stati preoccupati per il piccolo che ha avuto prima un arresto e poi un calo di peso che stiamo tuttora valutando.
Scusatemi molto per la lunga lettera ma volevo dare un quadro più preciso della situazione.
Ringraziandovi anticipatamente per il tempo che vorrete dedicarci, vi porgo i miei distinti saluti.
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Signore,
è abbastanza frequente che i fratelli maggiori mostrino questo tipo di atteggiamenti nei confronti dell'utlimo arrivato.
E' proprio come dice lei, lui è contento di avere un fratello e ne è orgoglioso, gli vuole bene e non vorrebbe fargli del male.
Allo stesso tempo si rende conto che il piccolo ha bisogno di tante cure, che ovviamente richiedono una maggiore vicinanza con la mamma ed ha paura che questo possa esprometterlo dal ruolo che ricopriva solo qualche mese fa.
E' per questo che può capitare che i più grandi decidano di comportarsi alla pari dei neonati per assicurarsi la stessa quota di attenzioni.

Da ciò che racconta sembra che tutto sia nella norma, se doveste notare un peggioramento sopratutto a carico della "gravità" degli atti compituti allora vi suggerisco di consultare uno psicologo dell'età evolutiva ma credo che ora non ci siano gli estremi.

L'unica cosa che potete fare voi genitori è mostrargli che anche lui è importante come e "più" del fratellino, che non avete deciso di accantonarlo.

Per ciò che riguarda il dormire non credo che il farlo dormire in camera con voi possa essere considerato come un'induzione alla regressione, al limite gli risparmiate la convivenza con l'ansia che deriva dal fatto di essere l'unico nella vostra casa che dorme da solo!


Cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentilissima dottoressa,
la ringrazio moltissimo per la sua risposta. Io e mio marito abbiamo deciso di coinvolgerlo nella scelta della stanza in cui dormire, perciò sabato gli proporremo di dormire da noi con il lettino da viaggio e, se acconsentirà, prepareremo tutto insieme ribadendogli che si tratta di una situazione momentanea perchè comprendiamo le sue difficoltà.
Le chiedo un'altra cosa: ma come si fa a farsi dare retta? Perchè se il papà gli vieta di fare una cosa non la fa mentre se gliela vieto io la fa lo stesso? Ho l'impressione che quando decide di mettersi in conflitto con me sia molto più deciso che con il padre. Lui è molto legato a me perchè lavoro part-time ed ho modo di occuparmi di lui più di mio marito o dei nonni quindi mi sembra che il conflitto sia aspro in modo direttamente proporzionale al legame che prova con le persone. Non so se mi sono spiegata... E' vero?
Augurandole buona giornata le porgo i miei distinti saluti.
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile signora,
purtroppo non posso rispondere alle sue, seppur legittime, domande per il fatto che presuppongono una conoscenza diretta del caso e del bambino.
Se ha bisogno di indicazioni in questo senso le suggerisco di rivolgersi ad un collega della sua zona che saprà sicuramente darle delle indicazioni più attendibili.

Cordialmente
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Signora,
aggiungo a quanto suggeritole dalla Collega che il dormire poco influisce molto sul suo umore e sulla percezione delle cose preoccupanti.

E' abbastanza frequente tra le neo-mamme (stanche e provate dalla gestione del nascituro) provare sentimenti d'ansia molto negativi: a questo ci aggiungiamo che tutti le avranno detto quando era incinta del secondo frasi del tipo "vedrai che il maggiore sarà geloso!" ecc.

Come sottolinea la Dottoressa Sussarellu certi atteggiamenti nei fratelli maggiori sono normali in queste situazioni. Io credo che quando Lei riuscirà a recuperare un po' di sonno e di serenità tutto le apparirà sotto un'altra luce, vedrà

Stia serena