L'università mi ha rovinato
Un cordiale saluto a tutti,
Non riuscivo a trovare un titolo e una sezione adatta in cui inserire il post.. Premetto che i problemi, secondo me, sono iniziati da quando faccio l'università. Sono un ragazzo di 21 anni e frequento il secondo anno di design, sono anche omosessuale e non ho mai avuto un qualsiasi tipo di esperienza e per di più sono molto timido. Comincio dal principio.
Appena finito il liceo sento che il campo in cui voglio specializzarmi era il design, così inizio a cercare università valide a indirizzo graphic design: avrei tanto voluto andare allo IED ma costava troppo e non dà una laurea. Ho fatto così il test di ammissione al poli e sono entrato al secondo tentativo. Purtroppo l'ambiente non è dei migliori: l'insegnamento è troppo scientifico e a me le materie scientifiche non sono mai piaciute, da piccolo disegnavo molto e anche abbastanza bene e pensavo di avere un'indole creativa. Mi sbagliavo.. Più il tempo passa, più penso che l'ispirazione si allontani da me. Ma in questo anno e mezzo di università non se n'è andata solo quella, sono cambiato: non mi meraviglia più niente di quello che mi accade, non credo in me stesso e non faccio nulla per migliorare la mia situazione. Fino alla quinta credevo di essere discretamente intelligente e capace: andavo bene e secondo i professori avevo ottime doti artistiche. Una volta iniziata l'uni mi sono sentito come schiacciato: i miei amici hanno trovato la loro strada, alcuni studiano e lavorano, i miei colleghi di uno sono molto talentuosi e alcuni, già dal primo anno, hanno iniziato a lavorare con i professori che ho avuto anche io come aiutanti, hanno esperienze all'estero e si divertono tra di loro, io invece non ho socializzato molto. Invidio i fuori sede, si divertono e sanno badare a loro stessi, io invece sono sbadato e in quest'ultimo periodo la cosa sta degenerando.
Insomma questa facoltà non mi piace ma è quella che più mi sento consona, non so più che strada intraprendere nella vita perché mi interesso a molte cose ma non ne porto a termine una sola. Mi vedrei anche bene come personal trainer ma ho intrapreso un percorso di studi totalmente diverso. Questo e altri motivi mi hanno spinto nella situazione in cui sono ora. In fondo so che è successo solo a causa mia ma non lo voglio accettare perché ho sempre dato la colpa agli altri. Per di più vorrei trovarmi un lavoretto part time ma non riesco a trovarne uno: ho provato con le ripetizioni ma non trovo nessuno, ho inviato curricula a supermercati ma nessuno mi risponde, non ho nemmeno un'auto mia per fare delle consegne a domicilio. Credo tuttavia che trovandomi qualcosa da fare, seppur togliendomi tempo da dedicare all'università, potrebbe aiutarmi a superare questa situazione orribile oltre che a darmi più autostima e farmi evitare di chiedere soldi ai miei. Credo anche, però, che potrei tirarmi indietro per la paura di iniziare un lavoro.
Attendo vostre risposte
Non riuscivo a trovare un titolo e una sezione adatta in cui inserire il post.. Premetto che i problemi, secondo me, sono iniziati da quando faccio l'università. Sono un ragazzo di 21 anni e frequento il secondo anno di design, sono anche omosessuale e non ho mai avuto un qualsiasi tipo di esperienza e per di più sono molto timido. Comincio dal principio.
Appena finito il liceo sento che il campo in cui voglio specializzarmi era il design, così inizio a cercare università valide a indirizzo graphic design: avrei tanto voluto andare allo IED ma costava troppo e non dà una laurea. Ho fatto così il test di ammissione al poli e sono entrato al secondo tentativo. Purtroppo l'ambiente non è dei migliori: l'insegnamento è troppo scientifico e a me le materie scientifiche non sono mai piaciute, da piccolo disegnavo molto e anche abbastanza bene e pensavo di avere un'indole creativa. Mi sbagliavo.. Più il tempo passa, più penso che l'ispirazione si allontani da me. Ma in questo anno e mezzo di università non se n'è andata solo quella, sono cambiato: non mi meraviglia più niente di quello che mi accade, non credo in me stesso e non faccio nulla per migliorare la mia situazione. Fino alla quinta credevo di essere discretamente intelligente e capace: andavo bene e secondo i professori avevo ottime doti artistiche. Una volta iniziata l'uni mi sono sentito come schiacciato: i miei amici hanno trovato la loro strada, alcuni studiano e lavorano, i miei colleghi di uno sono molto talentuosi e alcuni, già dal primo anno, hanno iniziato a lavorare con i professori che ho avuto anche io come aiutanti, hanno esperienze all'estero e si divertono tra di loro, io invece non ho socializzato molto. Invidio i fuori sede, si divertono e sanno badare a loro stessi, io invece sono sbadato e in quest'ultimo periodo la cosa sta degenerando.
Insomma questa facoltà non mi piace ma è quella che più mi sento consona, non so più che strada intraprendere nella vita perché mi interesso a molte cose ma non ne porto a termine una sola. Mi vedrei anche bene come personal trainer ma ho intrapreso un percorso di studi totalmente diverso. Questo e altri motivi mi hanno spinto nella situazione in cui sono ora. In fondo so che è successo solo a causa mia ma non lo voglio accettare perché ho sempre dato la colpa agli altri. Per di più vorrei trovarmi un lavoretto part time ma non riesco a trovarne uno: ho provato con le ripetizioni ma non trovo nessuno, ho inviato curricula a supermercati ma nessuno mi risponde, non ho nemmeno un'auto mia per fare delle consegne a domicilio. Credo tuttavia che trovandomi qualcosa da fare, seppur togliendomi tempo da dedicare all'università, potrebbe aiutarmi a superare questa situazione orribile oltre che a darmi più autostima e farmi evitare di chiedere soldi ai miei. Credo anche, però, che potrei tirarmi indietro per la paura di iniziare un lavoro.
Attendo vostre risposte
[#1]
Psicologo
Gentile Utente
da quello che ho letto mi sembra di capire che per lei una delle cause del suo disagio riguardi l'ambito universitario in cui si sente disorientato ("questa facoltà non mi piace ma è quella che più mi sento consona").
Tale problematica, unita al bisogno di indipendenza economica, può essere affrontata rivolgendosi ad uno specialista in counseling che la aiuterà a chiarirsi le idee in merito al percorso universitario.
Tuttavia, essendoci correlati dei vissuti di frustrazione, tristezza e diminuzione dell'autostima, le consiglierei di valutare anche un percorso di sostegno psicologico affinchè lei possa essere facilitato nel conoscere più approfonditamente le sue risorse per superare tale periodo.
da quello che ho letto mi sembra di capire che per lei una delle cause del suo disagio riguardi l'ambito universitario in cui si sente disorientato ("questa facoltà non mi piace ma è quella che più mi sento consona").
Tale problematica, unita al bisogno di indipendenza economica, può essere affrontata rivolgendosi ad uno specialista in counseling che la aiuterà a chiarirsi le idee in merito al percorso universitario.
Tuttavia, essendoci correlati dei vissuti di frustrazione, tristezza e diminuzione dell'autostima, le consiglierei di valutare anche un percorso di sostegno psicologico affinchè lei possa essere facilitato nel conoscere più approfonditamente le sue risorse per superare tale periodo.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 27/03/2018.
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