Sensi di colpa
Buonasera,
Sto con una ragazza di 35 anni, separata legalmente da un anno e con una figlia di sei. Ha chiuso il matrimonio precedente circa due anni fa dopo avermi conosciuto, ma già da altri due anni aveva scoperto un tradimento del marito che aveva praticamente dato al rapporto il colpo di grazia definitivo. Premetto che parliamo di una storia dove spesso sono state usate anche le mani e ricco di offese verbali pesanti. Lei mi ha sempre detto di aver sopportato tutto per la figlia, e cercato in tutti i modi di sistemare le cose anche dopo il tradimento. Ah è importante sapere che tutt'ora il marito sta con la donna del tradimento. Io e lei stiamo insieme da due anni, conosco sua figlia (come amico della mamma) e tutta la sua famiglia, ma alcune volte vedendola nervosa mi spiega che ci sono momenti in cui si sente nervosa, spaventata di quello che potrebbe essere il giudizio della figlia. Mi spiego meglio, lei ha paura che un domani la bimba possa odiarla per non averle dato una famiglia normale, per non aver tentato ancora una volta di sistemare le cose. Dice che si sente così e questo non la fa essere libera in tutte le sue scelte. Vorrebbe fare tante cose con me ma ha paura. Dice di essere innamorata di me, stiamo benissimo quando stiamo insieme ma ci sono momenti dove la vedo giù per i motivi di cui vi ho parlato. Volevo un vostro parere, chiedervi se avere tutti questi sensi di colpa, paure sia normale. In che modo io posso aiutarla oppure se c'è bisogno di un percorso psicologico, o se ha bisogno solo di tempo per superare tutto.
Grazie milla
Sto con una ragazza di 35 anni, separata legalmente da un anno e con una figlia di sei. Ha chiuso il matrimonio precedente circa due anni fa dopo avermi conosciuto, ma già da altri due anni aveva scoperto un tradimento del marito che aveva praticamente dato al rapporto il colpo di grazia definitivo. Premetto che parliamo di una storia dove spesso sono state usate anche le mani e ricco di offese verbali pesanti. Lei mi ha sempre detto di aver sopportato tutto per la figlia, e cercato in tutti i modi di sistemare le cose anche dopo il tradimento. Ah è importante sapere che tutt'ora il marito sta con la donna del tradimento. Io e lei stiamo insieme da due anni, conosco sua figlia (come amico della mamma) e tutta la sua famiglia, ma alcune volte vedendola nervosa mi spiega che ci sono momenti in cui si sente nervosa, spaventata di quello che potrebbe essere il giudizio della figlia. Mi spiego meglio, lei ha paura che un domani la bimba possa odiarla per non averle dato una famiglia normale, per non aver tentato ancora una volta di sistemare le cose. Dice che si sente così e questo non la fa essere libera in tutte le sue scelte. Vorrebbe fare tante cose con me ma ha paura. Dice di essere innamorata di me, stiamo benissimo quando stiamo insieme ma ci sono momenti dove la vedo giù per i motivi di cui vi ho parlato. Volevo un vostro parere, chiedervi se avere tutti questi sensi di colpa, paure sia normale. In che modo io posso aiutarla oppure se c'è bisogno di un percorso psicologico, o se ha bisogno solo di tempo per superare tutto.
Grazie milla
[#1]
Psicologo
Gentile Utente
la situazione che descrive sembra essere legata ad una ambivalenza che la sua compagna vive tra il voler essere una buona madre ed il voler vivere la vita prendendosi le proprie libertà.
Potrebbe essere utile proporle un percorso di psicoterapia che la aiuterebbe a prendere una maggiore consapevolezza e ad avere una gestione funzionale di certi aspetti di sè che, se vissuti in maniera più flessibile, le consentiranno di vivere liberamente la sua vita sentimentale senza la paura che questa possa ricadere negativamente nel rapporto genitore-figlio.
la situazione che descrive sembra essere legata ad una ambivalenza che la sua compagna vive tra il voler essere una buona madre ed il voler vivere la vita prendendosi le proprie libertà.
Potrebbe essere utile proporle un percorso di psicoterapia che la aiuterebbe a prendere una maggiore consapevolezza e ad avere una gestione funzionale di certi aspetti di sè che, se vissuti in maniera più flessibile, le consentiranno di vivere liberamente la sua vita sentimentale senza la paura che questa possa ricadere negativamente nel rapporto genitore-figlio.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 833 visite dal 27/03/2018.
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