Timidezza eccessiva

Salve, sono una ragazza di 19 anni che ha sempre avuto grossi problemi nel relazionarsi con le persone ed in generale a condurre una vita normale. La mia non è una timidezza lieve ma al contrario è altamente vincolante. Ho una grande paura di essere giudicata dagli altri e questo non mi permette di comportarmi in maniera naturale. Mi sento una disadattata (quasi un alieno) in ogni tipo di situazione. Quando sono in gruppo vorrei essere invisibile e non posso fare a meno di stare in disparte e in silenzio per tutto il tempo, ma ho delle evidenti difficoltà anche quando devo conversare con una sola persona o sconosciuta o con cui non abbia molta confidenza, non sono in grado nemmeno di guardarla negli occhi, arrossisco e inizio a balbettare, e tutto ciò purtroppo è ben visibile agli occhi degli altri, cosa che contribuisce a far aumentare il disagio. Odio anche quando le persone mi chiedono cosa pensi in merito ad una determinata cosa, non ho il coraggio di esprimere le mie opinioni per paura che possano essere considerate stupide o possano non essere accettate, odio quando mi vengono fatte delle domande personali. Mi crea grossi problemi anche semplicemente parlare al telefono con persone sconosciute (anche in questo caso inizio a balbettare e a parlare in maniera sconnessa). Ho la tendenza purtroppo a evitare le situazioni che mi causano disagio (tranne ovviamente quelle che sono costretta ad affrontare, come esami universitari). Credo che tutto questo dipenda da una forte insicurezza e sfiducia in me stessa e un’autostima piuttosto bassa, per non dire inesistente. A tutto questo c’è da aggiungere un altro fattore non trascurabile: l’ansia. Anche questa mi accompagna da quando ero piccola e mi impedisce di vivere alla giornata. Non riesco a fare a meno di programmare per filo e per segno le mie giornate e penso ripetutamente e ossessivamente al programma che mi sono creata, oltretutto provo ansia per un evento con largo anticipo rispetto ad esso(seppur ciò da cui scaturisce la mia ansia sia una cosa estremamente stupida) e nel caso di un fallimento non faccio che ripensarci in continuazione per molto tempo. Per via di tutti questi problemi penso di non aver mai vissuto pienamente la mia vita, che non è per nulla soddisfacente ma al contrario (nonostante sia molto giovane) piena di rimpianti e vuota. Certe volte penso di non meritare di essere felice, perché guardandomi attorno mi rendo perfettamente conto della mia diversità rispetto agli altri e sono consapevole di non poter mai diventare come loro, però soffro davvero tanto per questa mia condizione, quindi mi piacerebbe ricevere qualche consiglio. Come potrei fare a superare i miei timori e i miei disagi e trovare il coraggio di vivere per davvero? Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr.ssa Chiara Illiano Psicologo 31
Gentile utente, dalla tua lettera si percepisce tutto il dolore che ti porti dietro e la voglia di superare questo blocco e riappropriarti, finalmente, della tua vita come meriti.
Nonostante il tuo problema ti possa sembrare insuperabile non lo è! il mio consiglio è quello di rivolgerti ad un professionista esperto della tua zona in grado di comprendere a pieno ciò che vivi e di aiutarti a trovare strategie adatte a superarlo...non tutti i problemi infatti necessitano di tempi lunghi o di grandi sofferenze per essere risolti, Ti consiglio la terapia breve strategica e resto a tua disposizione per eventuali dubbi e domande.
un caro saluto,
chiara illiano

Dr.ssa Chiara Illiano
Psicoterapeuta breve ad approccio strategico
www.chiarailliano.com

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Dr.ssa Monia Battistutta Psicologo, Psicoterapeuta 1
Cara utente di 19 anni, per dirla come un noto psicanalista, sono le "autovalutazioni" e i pensieri opprimenti la vera malattia del nostro tempo, della cultura cui siamo abituati. Sempre più spesso, ciò che ci caratterizza (magari una psicologia "introversa") viene vissuto come un "difetto" da cacciare o correggere. Star bene si può. Lo vedo nei pazienti che, in quelli che chiamano "difetti" scoprono la strada per realizzare sé stessi. Attraverso ciò che li caratterizza per davvero. Dalla timidezza e l'insicurezza fioriscono capacità inaspettate, solo a patto di non volersi omologare più ad un ideale di sé, che non alla "propria" vera natura. In bocca al lupo!

Dr.ssa Monia Battistutta

Dr.ssa Monia Battistutta

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Utente
Utente
Grazie mille ad entrambe. Mi ha fatto molto piacere ricevere i vostri pareri. Ho sempre sentito la necessità di rivolgermi ad un professionista però non l’ho mai fatto perché credo che proverei molto imbarazzo nel parlare dei miei problemi con qualcuno di persona. Oltretutto adesso mi trovo in un’altra città e per impegni universitari ho le giornate totalmente piene, sarebbe difficile trovare del tempo per iniziare una terapia, anche se ammetto che mi piacerebbe farlo. Per adesso mi sto sforzando a tentare di ridurre queste mie stupide paure, ma inutilmente. A volte mi capita di fare dei piccoli progressi, a cui seguono però dei regressi e questo mi porta nuovamente al punto di partenza scoraggiandomi. Spero che con il tempo le cosa possano risolversi da sole, anche se un po’ ne dubito.
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Dr.ssa Chiara Illiano Psicologo 31
A volte abbiamo idee sulla terapia che non corrispondono alla realtà...bisogna provare (in genere nella vita) per poter poi confermare o disconfermare le proprie credenze. Si ricordi che c'è anche la possibilità di fare terapie via skype oppure di trovare un terapeuta nella zona in cui risiede ora, ma ovviamente la sua motivazione è fondamentale!
Le invio un in bocca al lupo affinchè possa trovare la sua strada e superare questo momento di difficoltà!