Il problema principale rimane la mia quasi assente capacità
Salve,
sono uno studente fuorisede e prima di procedere per eventuali accertamenti vorrei sentire l'opinione di un medico a tale riguardo.
Da quando ne ho memoria ho problemi a ricordare le cose,ultimamente però mi rendo conto di quanto sia diventato invalidante,quindi ho iniziato a documentarmi un po' e leggendo le sintomatiche della sopracitata problematica ho ritrovato in me tutti i classici sintomi della stessa,anche ad esempio cose a cui non avevo mai fatto caso coscientemente come il movimento continuo delle gambe e delle mani quando seduto,la quasi completa carenza di attenzione mentre svolgo azioni non particolarmente stimolanti (conversazioni,lettura,altri contesti sociali,fino anche alle azioni della routine quotidiana),sporadici episodi di ansia; penso in continuazione molte cose contemporaneamente e i pensieri si accavallano senza che io possa coscientemente controllarlo,paradossalmente tutto accompagnato da una sorta di "pigrizia mentale" che mi fa evitare i possibili sforzi mentali o mnemonici. Credo che il mio problema di memoria non dipenda tanto dalla "perdita" di informazioni acquisite,ma da un inconsapevole "filtraggio" eccessivo di informazioni. Quando sono concentrato in un compito mentale passo da un pensiero all'altro in modo incontrollato per poi accorgermene solo dopo alcuni minuti.
Per quanto riguarda la mia infanzia non ho mai avuto problemi a scuola,ma l'iperattività caratteristica e il resto delle sintomatiche c'erano anche ai tempi ripensandoci.
Vorrei sapere se valga la pena approfondire la faccenda con uno specialista (e se si quale) oppure è tutto nella norma ; il problema principale rimane la mia quasi assente capacità di ricordare, il quadro del disturbo da deficit di attenzione è quello che si avvicina di più alle mie sintomatiche,ma ovviamente rimane un'autodiagnosi.
Ringrazio in anticipo. Cordiali Saluti.
sono uno studente fuorisede e prima di procedere per eventuali accertamenti vorrei sentire l'opinione di un medico a tale riguardo.
Da quando ne ho memoria ho problemi a ricordare le cose,ultimamente però mi rendo conto di quanto sia diventato invalidante,quindi ho iniziato a documentarmi un po' e leggendo le sintomatiche della sopracitata problematica ho ritrovato in me tutti i classici sintomi della stessa,anche ad esempio cose a cui non avevo mai fatto caso coscientemente come il movimento continuo delle gambe e delle mani quando seduto,la quasi completa carenza di attenzione mentre svolgo azioni non particolarmente stimolanti (conversazioni,lettura,altri contesti sociali,fino anche alle azioni della routine quotidiana),sporadici episodi di ansia; penso in continuazione molte cose contemporaneamente e i pensieri si accavallano senza che io possa coscientemente controllarlo,paradossalmente tutto accompagnato da una sorta di "pigrizia mentale" che mi fa evitare i possibili sforzi mentali o mnemonici. Credo che il mio problema di memoria non dipenda tanto dalla "perdita" di informazioni acquisite,ma da un inconsapevole "filtraggio" eccessivo di informazioni. Quando sono concentrato in un compito mentale passo da un pensiero all'altro in modo incontrollato per poi accorgermene solo dopo alcuni minuti.
Per quanto riguarda la mia infanzia non ho mai avuto problemi a scuola,ma l'iperattività caratteristica e il resto delle sintomatiche c'erano anche ai tempi ripensandoci.
Vorrei sapere se valga la pena approfondire la faccenda con uno specialista (e se si quale) oppure è tutto nella norma ; il problema principale rimane la mia quasi assente capacità di ricordare, il quadro del disturbo da deficit di attenzione è quello che si avvicina di più alle mie sintomatiche,ma ovviamente rimane un'autodiagnosi.
Ringrazio in anticipo. Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile ragazzo,
prima di fare autodiagnosi, ritengo importante rivolgersi direttamente ad un professionista per una valutazione accurata.
Intanto qui ti rispondono gli psicologi del sito e non i medici, ma credo che si potrebbe ipotizzare di più un problema d'ansia e non un disturbo da deficit di attenzione, in quanto è vero che la nostra mente registra tutto, ma poi è come un setaccio: passano gli aspetti più utili, salienti in quel momento.
Ad esempio, in questo momento non è importante per me pensare alle condizioni della temperatura, ma piuttosto a quelle di illuminazione perchè sto scrivendo.
Ma se la temperatura improvvisamente aumentasse o diminuisse e ne avrei disagio, allora la mia attenzione sarebbe focalizzata su questo aspetto e meno sulla nostra conversazione.
Ma questo è del tutto ovvio. La persona ansiosa, invece, se ne preoccupa.
Cordiali saluti,
prima di fare autodiagnosi, ritengo importante rivolgersi direttamente ad un professionista per una valutazione accurata.
Intanto qui ti rispondono gli psicologi del sito e non i medici, ma credo che si potrebbe ipotizzare di più un problema d'ansia e non un disturbo da deficit di attenzione, in quanto è vero che la nostra mente registra tutto, ma poi è come un setaccio: passano gli aspetti più utili, salienti in quel momento.
Ad esempio, in questo momento non è importante per me pensare alle condizioni della temperatura, ma piuttosto a quelle di illuminazione perchè sto scrivendo.
Ma se la temperatura improvvisamente aumentasse o diminuisse e ne avrei disagio, allora la mia attenzione sarebbe focalizzata su questo aspetto e meno sulla nostra conversazione.
Ma questo è del tutto ovvio. La persona ansiosa, invece, se ne preoccupa.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 946 visite dal 23/03/2018.
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