Paura di non provare sentimenti e di poter far del male ai propri cari.

Gentili dottori,
vi scrivo questa mail perché vorrei ottenere altri pareri. Sono un uomo di 34 anni, vivo nel sud Italia con i miei genitori. Tutto è cominciato guardando un film verso la fine di febbraio di quest'anno (arancia meccanica) che mi ha profondamente suggestionato. Forse saranno state le scene di nudo, forse quelle di violenza, fatto sta che per alcune scene ho provato una certa eccitazione. Ma questo è solo il punto di partenza. Da quel momento ho cominciato a farmi delle domande: e se facessero del male ai miei cari come reagirei? E se facessi io del male ai miei cari? Sono un essere così orribile?Dove sono finiti i sentimenti che provo per loro? Da quel momento in poi ho cominciato ad avere pensieri non voluti sull'uso di coltelli, forbici o altro per far del male ai miei cari o ad altre persone. Premetto che non ho intenzione di far del male ad altri, però il fatto stesso di pensarli e di non provare nulla nell'ipotesi remota che ciò accadesse mi fa star male. Due settimane dopo la visione del film ho chiesto l'aiuto di uno psicologo, lui dice che si tratta di 'pensieri intrusivi' e sta insistendo su questa strada. Gli ho anche accennato che da anni (da quando ne avevo 20) vedo molto spesso dei porno e da qualche anno anche dei porno violenti (stupri,non omicidi) anche se con una minor frequenza. Lui ha detto che nel sesso c'è anche una componente violenta e che non è grave il fatto di averli visti. Sono un tipo abbastanza timido negli approcci, ho avuto alcune storie ma nessun rapporto sessuale e comunque non ho mai alzato le mani. Vorrei sapere cosa ne pensate: in passato ogni volta che ho avuto pensieri del genere su altre persone o sui miei familiari non li ho nemmeno considerati. Vi prego di aiutarmi. Vorrei recuperare la mia integrità. Vorrei tornare a provare i sentimenti di affetto e gratitudine per i miei. Ho anche deciso da qualche giorno di abbandonare definitivamente il porno, anche se lo psicologo non me lo ha consigliato.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Lei è già seguito da un nostro Collega "di persona".
Chiedere un secondo parere può risultare intrusivo nei confronti del percorso "reale",
oppure può dimostrare sfiducia verso il terapeuta (è anche psicoterapeuta il Suo Psicologo, giusto?).

Se lui "sta insistendo " sui pensieri intrusivi, significa che ha fatto una diagnosi specifica;
quale?

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Sì ho consultato uno psicologo delle mie parti non iscritto su questo sito. Lui è anche uno psicoterapeuta. Il dottore mi ha detto che si tratta di DOC. Forse il mio terapeuta non ha capito però che la cosa che al momento mi fa star male non è il fatto di pensare alla violenza rivolta verso altre persone, ma il fatto che pensando di fare questa violenza, forse, non proverei dispiacere. Mi sto sentendo emotivamente vuoto. L'unico piacere fugace lo provo quando guardo dei porno. Eppure fino a poco tempo fa non era così: c'era sempre stato un senso di gratitudine, di affetto per i miei genitori. Adesso mi sembra sepolto.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Se lo specialista ha fatto diagnosi di DOC,
è questo che deve curare.

Abbia fiducia, ma anche determinazione nel "lavorarci".
Il Suo Psy Le dirà come.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti