Problemi a relazionarmi con le persone
Buongiorno, dopo l'ennesima relazione fallita ho deciso di guardare in faccia la realtà e provare a capire cosa scatta nella mia testa.non sono mai stata sin da piccola una persona molto espansiva.ricordo che la mattina da piccola tutti i bambini stavano insieme alla fermata del pulmino e invece io mi mettevo in disparte perché avevo sempre mal di pancia ( ho scoperto da adolescente che era il latte che mia mamma mi faceva bere a forza perché faceva bene).mio padre mi ha sempre pressoché ignorata e tutt'oggi si ricorda il mio nome solo per rimproverarmi o per ordinarmi di fare qualche cosa.per tutto il resto mi ignora.se siamo a tavola chiede a tutti se vogliono da bere o altro a me di portare ibicchieri che mancano.ho iniziato sin da piccola a rifugiarmi nei sogni e a immaginare che la mia vita fosse diversa.ho proseguito da adulta e non ho praticamente combinato niente nella mia vita.è finita anche l'ennesima storia d'amore perché ogni volta li massacro con la mia insicurezza di non essere amata,con le mie scenate.ripeto sempre gli stessi schemi in tutte le relazioni.poi alla fine di ogni relazione mi rendo conto che non ho niente in mano.lavoro d'estate e in inverno sto ferma immobile come una lepre in mezzo alla strada accecata dai fari.guardo la TV e pensò a cose spiacevoli e me ne inventò anche nella mia testa.pensò magari che muore qualche persona cara e piango e questa cosa mi provoca sollievo.pensò anche alla mia morte e non vedo nessuno al mio funerale perché non ho amici e non so mai con chi uscire la sera. I rapporti con le persone sono per me faticosissimi.anche quando stavo un po di giorni con il mio ex ragazzo facevo una fatica enorme a non assentarmi nel mio mondo immaginario. Io non ho ben capito cosa devo fare e dove devo andare.il letto mi sembra l'unico posto in cui stare.
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Gentile ragazza, penso che per uscire da questa situazione di chiusura e tristezza qualcosa deve fare anche Lei.. Piangere, tormentarsi non serve, deve assolutamente cambiare gli occhiali, psicologici , con cui guarda il mondo.. subire, tacere, piangere, pensare alla morte.. questa non è la soluzione.. Dovrebbe cercare di lavorare e potersene andare da questa gabbia, fosse pure per fare la governante.. quanto alle storie d'amore, fare scenate , piangere , chiedere rassicurazioni .. non funziona , carissima, un uomo anche un pò innamorato si stufa.. cerchi di darsi aiuto e di cambiare il modo di guardare al mondo, si rivolga al Consultorio della sua città e chieda aiuto, rileggere il passato , l'aiuterà a superarlo , a volerlo abbandonare , a cercare un riscatto, un raggio di sole e d'amore anche per sè .. Non voglio criticare suo padre, continui a rispettarlo , ma cerchi di superare la soggezione e quasi la paura e la delusione che prova .. 40 anni sono un'età che le deve permettere e spingere a voler cambiare la sua vita.. Ci vuole coraggio, capisco, e la voglia di sorprenderli tutti..
Auguri per tutto, ci riscriva, l'aspettiamo..
Auguri per tutto, ci riscriva, l'aspettiamo..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 22/03/2018.
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