Mal d'amore
Salve, ho bisogno di aiuto.... soffro di mal d'amore... Dal 2006 ad oggi tante cose sono cambiate nella mia vita, prima di tutto ho realizzato il mio sogno; quello di essere uno studente di psicologia, quest'anno ho superato i test d'ingresso, e sono a tutti gli effetti uno studente al primo anno di psicologia ( scienze e tecniche psicologiche persona e comunità). Ma andiamo in ritroso; nel 2007 è ACCADUTO UN BELLISSIMO E MERAVIGLIOSO AVVENIMENTO, mi sono innamorato di un ragazzo ( sì sono gay). L'ho visto per la prima volta nel 2005 e appena lo vidi il cuore mi saltò in gola, le mie gambe tremavano e non riuscivo più a parlare. Lo vidi ad una festa in cui io ero stato invitato, una festa che si tenne fuori dalla mia città e dalla mia regione. Per tutto il tempo l'ho fissato, provavo delle emozioni mai provate prima. Poi la festa finì e arrivederci.... ma..... A distanza di qualche mese, una ragazza si trasferisce per motivi di studio qui, nella mia citta, nel mio quartiere faccio amicizia con lei e diventa la "mia migliore amica". il giorno del suo compleanno le tiene una festa e invita tutti i suoi amici, e indovinate un pò chi vi arriva?? LUI..... sembrava un film..... io non avevo parole, durante la serata scopro che lei ha un bellissimo rapporto con lui, anche lei è la sua migliore amica, .. non credevo ai miei occhi.... per la prima volta ho pensato che il "destino" mi era complice... Ci presentiamo e iniziamo a parlare....
Per evitare circonlocuzioni, nell' estate 2007 mi invita a passare le vacanze con lui, stiamo insieme sette giorni, sette giorni meravigliosi in cui ho avuto la conferma del mio sentimento nei suoi confronti, e anche un'altra importante conferma ANCHE LUI è E GAY.
Nasce una bella amicizia, gli racconto la mia storia, diventa il mio confidente per eccellenza!
I mesi, i giorni passano, e il mio sentimento nei suoi confronti si fa sempre più forte, noto però che a lui gli sono quasi “indifferente”, nel senso che, ho scoperto che ha una situazione familiare alle spalle disastrosa, oltre una storia sentimentale andata a finire male. Questi avvenimenti, lo hanno reso cinico, oltre che depresso cronico, sta sempre giù di morale. Gli scrivo una lettera “d'amicizia”, gli chiedo se per lui sono davvero importante; a quella lettera non mi ha mai risposto, se non attraverso sms, dicendo che non era in condizioni adatte per rispondere. Il nostro rapporto di comunicazione continua attraverso sms ( lui vive lontano da me), mi consola quando sto male ecc.
Io però adesso non so cosa fare, in questa situazione statica e “sterile” non mi và più di starci. Ultimamente ci sto tanto male, soprattutto quando l'ho rivisto alcuni giorni fà, continuo a piangere di notte pensando all'abbraccio che ci siamo dati, continuo a pensarlo, e se soffre ci sto male perchè voglio il suo bene.
Ho pensato di dichiarare i miei sentimenti, ma sono certo di non avere speranza ( ha detto che dell'amore non vuole sapere più nulla), o meglio la speranza c'è ma morirà, penso di scrivergli una lettera, anche perchè mi è difficile vederlo fisicamente, ma ho un enorme PAURA non tanto del suo rifiuto ma della consapevolezza che il nostro rapporto “d'amicizia” cambierà. Io teorizzo che non bisogna mai dare la certezza alle persone del sentimento che provi nei loro confronti, perché queste poi si sentono in diritto di trattarti come vogliono. Ho paura, perché sono troppo orgoglioso per sentirmi dire di NO.... Mi sentirei umiliato, non avrei più il coraggio di vederlo. E questo mi fa sentire davvero uno straccio. Ho paura di cadere nel tunnel della dipendenza affettiva (alcuni sintomi già ci sono). HO PAURA DI PERDERLO, è entrato nella mia vita come per miracolo E NON VOGLIO CHE ESCA...
A lui gli ho parlato di quest'amore, cioè gli ho detto che sono innamorato ma non di chi... Lui ( ovviamente ha capito), sa' che amo lui, e mi ha invitato a esternare questi miei sentimenti, perchè poi potrei pentirmene, mi ha anche detto che se questa persona non corrisponde può restare comunque l'amicizia. Ho letto questi suoi consigli, soprattutto il primo, come desiderio di sentinrsi amato.. cioè vuole che gli dico che lo amo, perché fa piacere a chiunque. Io però sono combattutto, da una parte non voglio dargli questa soddisfazione, dall'altra spero che le cose possono cambiare. Non so che fare, voglio che lei mi dia un consiglio, un aiuto.... devo scrivere questa lettera?? in che modo??... grazie mille..
Per evitare circonlocuzioni, nell' estate 2007 mi invita a passare le vacanze con lui, stiamo insieme sette giorni, sette giorni meravigliosi in cui ho avuto la conferma del mio sentimento nei suoi confronti, e anche un'altra importante conferma ANCHE LUI è E GAY.
Nasce una bella amicizia, gli racconto la mia storia, diventa il mio confidente per eccellenza!
I mesi, i giorni passano, e il mio sentimento nei suoi confronti si fa sempre più forte, noto però che a lui gli sono quasi “indifferente”, nel senso che, ho scoperto che ha una situazione familiare alle spalle disastrosa, oltre una storia sentimentale andata a finire male. Questi avvenimenti, lo hanno reso cinico, oltre che depresso cronico, sta sempre giù di morale. Gli scrivo una lettera “d'amicizia”, gli chiedo se per lui sono davvero importante; a quella lettera non mi ha mai risposto, se non attraverso sms, dicendo che non era in condizioni adatte per rispondere. Il nostro rapporto di comunicazione continua attraverso sms ( lui vive lontano da me), mi consola quando sto male ecc.
Io però adesso non so cosa fare, in questa situazione statica e “sterile” non mi và più di starci. Ultimamente ci sto tanto male, soprattutto quando l'ho rivisto alcuni giorni fà, continuo a piangere di notte pensando all'abbraccio che ci siamo dati, continuo a pensarlo, e se soffre ci sto male perchè voglio il suo bene.
Ho pensato di dichiarare i miei sentimenti, ma sono certo di non avere speranza ( ha detto che dell'amore non vuole sapere più nulla), o meglio la speranza c'è ma morirà, penso di scrivergli una lettera, anche perchè mi è difficile vederlo fisicamente, ma ho un enorme PAURA non tanto del suo rifiuto ma della consapevolezza che il nostro rapporto “d'amicizia” cambierà. Io teorizzo che non bisogna mai dare la certezza alle persone del sentimento che provi nei loro confronti, perché queste poi si sentono in diritto di trattarti come vogliono. Ho paura, perché sono troppo orgoglioso per sentirmi dire di NO.... Mi sentirei umiliato, non avrei più il coraggio di vederlo. E questo mi fa sentire davvero uno straccio. Ho paura di cadere nel tunnel della dipendenza affettiva (alcuni sintomi già ci sono). HO PAURA DI PERDERLO, è entrato nella mia vita come per miracolo E NON VOGLIO CHE ESCA...
A lui gli ho parlato di quest'amore, cioè gli ho detto che sono innamorato ma non di chi... Lui ( ovviamente ha capito), sa' che amo lui, e mi ha invitato a esternare questi miei sentimenti, perchè poi potrei pentirmene, mi ha anche detto che se questa persona non corrisponde può restare comunque l'amicizia. Ho letto questi suoi consigli, soprattutto il primo, come desiderio di sentinrsi amato.. cioè vuole che gli dico che lo amo, perché fa piacere a chiunque. Io però sono combattutto, da una parte non voglio dargli questa soddisfazione, dall'altra spero che le cose possono cambiare. Non so che fare, voglio che lei mi dia un consiglio, un aiuto.... devo scrivere questa lettera?? in che modo??... grazie mille..
[#1]
Gentile ragazzo
comprendo la sua preoccupazione ma credo che nessuno di noi qui possa darle un simile consiglio.
In genere nessuno meglio di chi vive una situazione sa come gestirla, credo che in prima persona lei debba assumersi la responsabilità delle conseguenze che si nasconderanno dirtro ad ogni scelta.
In bocca al lupo
comprendo la sua preoccupazione ma credo che nessuno di noi qui possa darle un simile consiglio.
In genere nessuno meglio di chi vive una situazione sa come gestirla, credo che in prima persona lei debba assumersi la responsabilità delle conseguenze che si nasconderanno dirtro ad ogni scelta.
In bocca al lupo
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta...Sò che in realtà è difficile dare consigli in questo caso. Ma mi sento davvero immerso in un enorme "connubbio"...Proprio oggi leggevo una frase che diceva: Come si fà a non amare, chi ti ama?!... Mi ha colpito molto, ed è ritornata in me la speranza. Sà, come quando i quei momenti di sconforto di aggrappi a tutto quello che in qualche modo ti sembra positivo che ti faccia vedere il bicchiere mezzo pieno.. Sò, che questa mia speranza è solo velleità... Che appena lui leggerà la lettera, mi dirà NO. per me sei solo un caro amico... E io mi ritroverò "solo", alle prese con l'umiliazione, la paura della solitudine e della "depressione"... Continuo ad interrogarmi sul perchè, incontriamo determinate persone lungo il nostro cammino.. qual è il loro ruolo.. farci soffrire??... Non lo so.... Ho iniziato a scrivere "la lettera", ogni sera aggiungo un pezzo, la correggo perchè quello che scrivi la sera prima il giorno dopo non ti piace...la ringrazio ancora per l'ascolto e il tempo.. un abbraccio... "La fata ignorante"...
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 05/01/2009.
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