Dubbi sulla mia relazione: si tratta di DOC da relazione?

Buonasera,
ho una relazione a distanza da circa 3 anni e mezzo. Ho conosciuto il mio ragazzo in un periodo difficile: avevo da poco chiuso una relazione complicata, durante la quale un evento mi aveva provocato forte ansia e malessere, a tal punto da dover intraprendere una psicoterapia. Il mio ragazzo, persona paziente, comprensiva e tollerante, mi è stato vicino e mi ha aiutato molto, nonostante le difficoltà. Ho effettuato una terapia cogn.-comport., durante la quale sono emersi problemi d'ansia generalizzata, oltre a vari pensieri disfunzionali legati a diverse sfere della vita (percezione di sé e autostima, università ed esami, relazioni amorose, amicizie). Dopo essermi ripresa da quel periodo buio e nonostante alcuni iniziali problemi durante i rapporti sessuali, dovuti ad una sua disfunzione, rivelatasi poi legata ad ansia da prestazione (sono stata la prima persona con cui ha avuto rapporti), il rapporto è andato molto bene, fino a pochi mesi fa, quando ho iniziato ad avere forti dubbi su di lui e la relazione. Ho iniziato a provare insoddisfazione e la ragione di questa frustrazione l'ho ritrovata nella scarsa compatibilità di carattere e di interessi tra me e lui, che però è sempre stata presente. Prima d'ora questo infatti non ha rappresentato mai un grande problema, anche se alcune volte ammetto di averci pensato, mentre ora è alla base di continui miei dubbi e pensieri: "Provo ancora qualcosa per lui?" o "E se non fosse la persona giusta per me?". Mi sono resa conto di sentirmi nervosa quando parlo con lui (principalmente al telefono, data la distanza) ed, anzi, di non avere più voglia di dialogare come in passato; di criticarlo spesso per qualcosa che dice o che fa; di desiderare che sia per certi aspetti diverso da com'è, ... Mi sento confusa e non riesco a capire perché mi senta così. Sono triste per questa situazione. Sto cercando di capire se potrei essere semplicemente stanca della distanza, perché quando sono insieme a lui "fisicamente" sono contenta, anche se non come prima, effettivamente... L'altro giorno mi sono imbattuta nella lettura di quello che viene definito "doc da relazione" e ho riscontrato molti tratti in comune con questo disturbo. In effetti, pur non essendomi stato mai diagnosticato il doc, tendo un po' all'ossessione (in passato mi è capitato di essere ossessionata dalle contaminazioni, quindi di avere paura di ammalarmi, per cui non toccavo per es. le maniglie delle porte e lavavo spesso le mani, oppure tendevo all'eccessivo controllo, cioè controllavo più volte di aver fatto certe cose, tipo spegnere il gas o le luci, ... Dopo la psicoterapia questi disturbi si sono ridotti e ora ho non più preoccupazioni esagerate), per cui temo di aver sviluppato ossessione per la relazione. Tra alcuni giorni ho un colloquio di counseling con una psicologa della mia università (la psicoterapia non posso più permettermela) e le parlerò di questo, ma gradirei avere anche vostri pareri. Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

non esiste un disturbo definito "doc da relazione".
Semplicemente esiste il DOC che potrebbe riguardare contenuti di volta in volta differenti.

Ora, a distanza non possiamo fare diagnosi, ma prima di intraprendere qualunque trattamento è indispensabile fare un colloquio di valutazione con uno psicologo (si accerti che questa professionista cui si è rivolta sia una psicologa e NON una counselor!!!) per poter inquadrare la problematica.

Nel frattempo, Le suggerisco anche questa lettura:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7536-perche-le-compulsioni-ritornano.html

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica