Lutto

Gentile dottore,
le scrivo per capire il mio fidanzato. Ha 38 anni e ha perso da 20 giorni suo padre a seguito di una malattia durata 1 anno. Stiamo insieme da due anni, il nostro è un rapporto a distanza per via dei nostri lavori, ma ci siamo sempre visti per 10 giorni al mese. Durante la malattia del padre gli sono stata molto vicino, lui si è molto confidato e appoggiato a me, nonostante il suo carattere introverso. Da quando il padre si è aggravato e nei suoi ultimi giorni di vita è iniziato il suo distacco nei miei confronti. Ho capito il momento e ovviamente ho rispettato il suo allontanamento, continuando a essergli vicina con discrezione (da lontano perchè a distanza). il padre è morto 20 giorni fa, e questo distacco nei miei confronti continua. Se io lo cerco è tranquillo e sereno con me, ma se non lo cerco, da lui non parte mai l'iniziativa, potrebbe non chiamarmi anche mai più, a mio avviso, se non fossi io a farmi sentire. Da dieci giorni ha intrapreso varie attività e si è iscritto a un corso di tennis per rimettersi in forma, però con me rimane questa distanza. Non ci vediamo da due mesi, nei quali c'è stata la morte del padre e, quando gli ho detto che volevo andare da lui per qualche giorno, dapprima mi ha detto di si, ma poi si vedeva che non era convinto, e mi ha detto che sarebbe stato meglio che le ferie me le fossi prese più in là così con il bel tempo sarebbe stato più bello, e poi perchè io adesso ho delle scadenze importanti e per lui dovevo pensare a queste al momento.
Insomma...mi tiene a distanza, e io non chiedo chiarimenti sul nostro rapporto perchè mi sembra inopportuno, sapendo cosa lui ha passato. Però io anche sto male in questa situazione. E non capisco se questo cambiamento improvviso è dipeso dal lutto e le cose possono tornare a posto, e cosa gli sta passando per la testa. Non so se devo chiedere a lui cosa vuole fare con il nostro rapporto o non è il momento adatto e devo solo aspettare.
Può aiutarmi a capire? Ben sapendo che neanche lei ha i poteri magici per leggere nella mente delle persone.
La ringrazio infinitamente
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

nessuno di noi ha la sfera di cristallo, quindi a mio avviso vale la pena parlare direttamente con lui.
Certo, gli parli con molta delicatezza, senza puntare il dito, ma cercando ugualmente Lei di poter capire e di avere le risposte che cerca qui.
Di lui sappiamo che è introverso, che comunque la storia è a distanza e che ora lui sta elaborando un lutto e soffre.

Secondo Lei c'è altro che può aver allontanato quest'uomo da Lei?

Cordialmente,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta.
Non so se c'è altro che può averlo allontanato, a mio avviso no, ma in questo mese in cui mi sono interrogata su tutto, ho letto che a volte un lutto importante può far rimettere in discussione tutti i rapporti e decidere quali vale la pena portare avanti. Magari ha deciso che per il nostro rapporto non valeva la pena. Oppure è solo il momento.
Questo volevo sapere, se psicologicamente è normale allontanare le persone vicine in questi casi.
Io, fortunatamente, non so cosa si prova in questi casi, ma credo che vorrei sentire tanta vicinanza e tanto affetto dalla persona che ho accanto.
Come dice lei, devo chiedere a lui. Nonostante mi sembri egoistico da parte mia, a 20 giorni dalla morte del padre, chiedergli del nostro rapporto.
Grazie per l'aiuto
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Utente
Utente
Ho provato a chiedergli, molto delicatamente,come mi ha suggerito, ma appena ho aperto il discorso non mi ha fatto quasi aprire bocca e mi ha detto che ci saremmo sentiti un'altra volta.
Non vorrei avesse pensato che gli do ulteriori problema, invece di stargli accanto e che adesso sul serio non vorrà sentirmi più