Mancanza di desiderio e senso di colpa

Gentili Dottori,
vi scrivo per quella che per me ormai è diventata un'ossessione che mi tormenta ogni giorno.

Ho frequentato una ragazza per un paio di mesi e diverse volte ci siamo visti a casa sua. Baci appassionati, petting e... basta. Solo una volta un rapporto penetrativo che però non è finito neppure con l'orgasmo perché ho perso l'erezione.

Mi piaceva molto e sapevo che lei mi voleva e me lo diceva pure, ma il desiderio vero non c'è mai stato. Solo ansia. Stavamo meravigliosamente bene in quei momenti e lei mi esortava a lasciarmi andare, ma io non riuscivo.

In genere io arrivo a vivere la sessualità dopo essermi fidato fino in fondo di chi ho davanti. Non mi basta che si spogli nuda davanti a me, ma devo sentirmi accolto e dopo 3 o 4 incontri tutto migliora e va per il meglio.
Questa volta non è successo. Ogni volta cercavo di dimostrarle fisicamente quello che lei non mi dimostrava emotivamente. Lei diceva di sentirsi libera (sapevo per certo che vedeva o almeno sentiva altre due persone) e io mi bloccavo. Sapevo che mi voleva, ma la mia mente non si godeva mai il momento, pensava ad altro e allo stesso modo si concentrava sul fare bella figura e appagare lei che altrimenti sarebbe scappata definitivamente con altri.
Alla fine è successo così davvero. Lei ha smesso di vedermi e ora, probabilmente, vede uno di quei tizi con il quale mi ha detto dall'inizio "sì, ma c'è solo chimica", praticamente distruggendomi.
Ammetto che dall'inizio io non mi sono fidato di lei, i primi due incontri non sono stati sfavillanti, ma ero abbastanza sicuro che pian piano avrei recuperato. Lei invece ha cominciato a togliermi certezze e io a inseguirla cercando di darle quelle fisiche, che invece, puntualmente non arrivavano.
L'andrologo, già consultato, esclude cause organiche. Ormai però sento di non avere più desiderio.

Mi sento terribilmente in colpa e rimugino sull'accaduto. Lei mi manca, ero comunque molto coinvolto, la rivorrei. Mi manca non sentirla e non vederla. Vorrei poterla riavvicinare, vivere le cose normalmente solo io e lei e farle vedere sarebbe bello fare l'amore per davvero, senza ansie, confronti e competizioni, ma solo fra due persone emotivamente vicine.

Sto male, il pensiero di lei che è andata via per mie mancanze mi distrugge. Mi manca lei e in più ho l'ossessione di non essere in grado di soddisfare una donna (anche piacente) che vuole stare con me.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

è già qualche tempo che si tormenta per le problematiche sessuali,
anche conseguenti ai farmaci che assume, forse.

"..L'andrologo, già consultato, esclude cause organiche.
Ormai però sento di non avere più desiderio.."

Perchè non seguire il consiglio che anche l'andrologo Le ha dato un mese fa,
e che noi confermiamo?
Quello di rivolgersi di persona ad una Psicologo anche psicoterapeuta,
perfezionato in sessuologia.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentilissima Dr.ssa Brunialti,
intanto la ringrazio per la risposta.

I farmaci che assumevo, si trattava di antidepressivi triciclici, non li assumo più.
Quei farmaci hanno appiattito la mia libido fino a farla sparire quasi del tutto. Questo non è stato un problema fino a che non ho reincontrato una donna con la quale sperimentare nuovamente la sessualità.

Ho dovuto fare i conti con la mia mancanza di desiderio probabilmente alimentata dall'ansia, invischiandomi in circolo vizioso: io avevo ansia, volevo dimostrarle di essere all'altezza, lei mi confrontava indirettamente con altri e non mi dava certezze così la mia ansia aumentava e il rapporto finiva male.

Sto vedendo una terapeuta, la quale mi dice che probabilmente tutto è dipeso dal senso di competizione che (inconsciamente) la ragazza ha instillato in me, devastando la mia autostima.

Il problema è che non riesco a non pensare al mio senso di colpa. Una colpa per qualcosa che non sono riuscito a fare ma che (forse) ha portato comunque lei ad allontanarsi da me.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
"..Sto vedendo una terapeuta, la quale mi dice che probabilmente tutto è dipeso dal senso di competizione che (inconsciamente) la ragazza ha instillato in me, devastando la mia autostima..."

Se questa è una interpretazione,
occorre pensare ad una terapia specifica per i disturbi sessuali. Ma questo è il punto di vista della psico-sessuologa.
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Utente
Utente
Dottoressa Brunialti,
la ringrazio ancora.
La terapeuta è specializzata nella gestione dell’ansia, non credo anche in sessuologia purtroppo. Il sessuologo coincide con l’andrologo che al momento mi dice di far passare un po’ di tempo e vedere come va con la terapista.

Non crede però che il mio senso di colpa, che è diventato quasi una ossessione meriti di essere trattato?
Al momento il pensiero di non aver fatto sesso completa con quella ragazza è la cosa che mi ossessiona di più.

Voglio aggiungere, solo per precisare cosa intendo io per bisogno di fiducia, che una sera siamo quasi arrivati in fondo ed ero convinto che il giorno dopo sarei stato tranquillo per fare l’amore normalmente. La sentivo mia e mi aveva fatto capire anche lei che era così, tra coccolo, frasi sussurrate e petting nudi. Il giorno dopo le mando un messaggio pieno di gioia e, direi, abbastanza romantico. Lei mi risponde che era stata benissimo, ma aveva i suoi pallini da togliersi (che erano altri uomini evidentemente...), facendomi nuovamente sprofondare nello sconforto e nella sfida da vincere, che invece non ho vinto mai...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Certo, tutto merita di essere approfondito in psicoterapia.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
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Utente
Utente
Non esiste la possibilità di rendere questo senso di colpa così opprimente, meno destabilizzante??
La cura (se così si può chiamare) sarebbe reincontrare quella ragazza e provare di nuovo a farla stare bene.
Questo pensiero Mi rende grigie le giornate e, so che se voglio affrontare il problema anche dal punto di vista sessuale, non posso e non voglio affidarmi nuovamente ai farmaci.