Mi odio

Salve, sono una ragazza di 20 anni.
Ho pensato di scrivere quì, perchè non riesco a parlare di questo problema, e quando ci ho provato non sono mai stata presa sul serio.
Io non riesco più a guardarmi allo specchio. Mi faccio talmente schifo, che la cosa ormai ha condizionato completamente la mia vita. In 5 anni ho preso 10 Kg..peso 61 kg e sono alta 1,59. Questo problema attanaglia la mia esistenza, ogni giorno dal primo minuto quando mi alzo alla sera, penso a quanto odio il mio corpo. Ero una persona a cui piaceva molto uscire, ma adesso non riesco più a uscire in modo spensierato. Quando esco il mio sguardo è fisso verso le altre donne, mi sento orribile, mi sento osservata. E' un anno che dovrei comprare dei nuovi pantaloni, ma quando provo a misurarmi qualcosa esco dal negozio con le lacrime agli occhi. Il mio armadio è pieno di vestiti che non posso più mettere. Non mi sento più femminile, provo disgusto anche a toccarmi. L'unico momento in cui mi sento bene è quando mangio, ma più mangio e più sale il senso di colpa perchè so che è colpa del cibo se mi sento così male, ma è un circolo vizioso, non riesco a uscirne, anche se lo capisco. Mia mamma ha il fisico di una modella, e continuamente mi fa presente che se davvero ci stessi male, basterebbe fare un po di movimento e mangiare poco, e se penso razionalmente so che ha ragione, ma non ci riesco. A volte provo a infilarmi una tuta e ad uscire di casa, ma mi vergogno, mi sento osservata e giudicata come se avessi fatto qualcosa di orribile. A volte ho provato a smettere di mangiare, e ho provato voglia di farmi del male. La cosa sta iniziando a interferire con la mia vita sessuale, perchè ogni giorno che passa provo sempre piu vergogna a spogliarmi davanti al mio fidanzato. Ogni volta che ho provato a esternare questo mio disagio, non sono mai stata presa sul serio.. Non so nemmeno se sono riuscita a esprimermi bene, perchè anche solo scriverlo mi provoca un dolore insopportabile. Non riesco più a sopportare questa situazione, non mi riconosco,non so come uscirne, e non so come farmi prendere sul serio.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile ragazza,

"I disturbi collegati all'assunzione del cibo rappresentano un importante segnale di disagio, sia quando compaiono in modo occasionale
- mal di stomaco, nausea, vomito al mattino -,
sia tanto più quando i disturbi sono costanti o frequenti oppure più severi, quali disarmonie nell'assunzione del cibo come anoressia o bulimia e binge eating.
Se collocati nella fase adolescenziale, i disturbi alimentari rivestono connotazioni specifiche legate soprattutto all'esperienza e all'immagine corporea, all'identità, alle relazioni."

Questo scrivo in www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-sconfiggere-dca.html
e mi sembra che ben si attagli alla Sua situazione nella quale il disturbo alimentare si estende via via occupando sempre nuove aree della vita, fino a giungere alla vergogna di sè, a danneggiare la vita sessuale.

La buona volontà spesso non basta, proprio perchè tale disturbo rappresenta la punta dell'iceberg,
ma c'è tutta la parte nascosta (dell'iceberg) da prendere in considerazione.

Se vorrà veramente farsi aiutare,
troverà nel linkato la descrizione analitica della "modalità integrata" che dalle linee guida del ministero e internazionali risulta essere la più efficace,
e l'elenco dei Centri specialistici (dell'Azienda Sanitaria e dunque pubblici, solo ticket) di tutta Italia.

La incoraggio vivamente a farlo.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa, per la prima volta mi sento presa sul serio. Ho cercato una struttura nella mia città e provvederò subito a mettermi in contatto. Però in qualche modo dovrò informare i miei genitori, e la cosa mi suscita molta ansia. Mi riesce difficile parlare con loro di questa situazione, e so già che non mi prenderanno sul serio e che non capiranno assolutamente. Secondo lei è sbagliato iniziare questa cosa senza informarli? A dire la verità, vorrei tenerlo segreto anche al mio ragazzo, per lo stesso motivo. Con lui ho provato molte volte ad aprirmi, ma ogni volta mi ripete che non dovrei farmi tutti questi problemi, che qualche kilo in più non sono un problema e via dicendo. Come dire, non penso che lo facciano con cattiveria, però ogni volta che provo ad esternare il mio disagio mi fanno sentire come se fossi una pazza che si fa problemi per niente, quando invece io sento di avere veramente un problema.

La ringrazio di nuovo per la sua risposta
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Lei è maggiorenne e rispetto al quesito che pone

"..Secondo lei è sbagliato iniziare questa cosa senza informarli?
A dire la verità, vorrei tenerlo segreto anche al mio ragazzo, per lo stesso motivo..."

la mia risposta è:
lo consideri come un momento Suo,
di cui Lei sola è a conoscenza e ne è responsabile.
Se in un secondo momento vorrà comunicarlo loro, lo potrà sempre fare.

Se ritiene,
ci tenga informati.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare

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