Paura di impazzire
Salve, vorrei un vostro consulto a riguardo.
Come ho già scritto in precedenza soffro da sempre d'ansia e attacchi di panico sin dall'età di 13, dal mio primo attacco di panico.
Dall'ora l'ho sempre saputa gestire, sarà anche dal fatto che non gli ho mai dato importanza avendo 13 anni non mi sono mai soffermato a riguardo.
L'attacco l'ho avuto a seguito di un dolore alla testa che da giorni ormai non passava più, essendo molto ipocondriaco feci ricerche in internet e non lo avessi mai fatto. La notte non facevo altro che pensare a ciò, non dormivo, così sono andato nel panico.
Sono stato soccorso in barella perché dal tremore non riuscivo nemmeno a camminare, non mi riuscivo proprio a calmare anche una volta arrivato in ospedale.
Comunque mi mandarono in un altro ospedale dove sono stato ricoverato per ben 5 giorni, tutti gli esiti erano risultati negativi.
Comunque facendola breve, questi attacchi di panico dopo anni si sono ripresentati sempre più frequentemente, da settembre ne ho avuti ben quattro.
L'ultimo l'ho avuto a Febbraio, e da lì che non mi riprendo più.
Ansia costante, stanchezza estrema, insonnia, sudorazione eccessiva, mal di testa cronici, pensieri suicidi.
Mi sono subito recato dal mio medico curante che mi ha prescritto due farmaci: Paroxetina e Alprozolam.
Non ho interrotto la cura, la seguo tutt'ora e devo dire che mi sento meglio ma ho continui sbalzi di umore, e per di più soffro anche di pensieri ossessivi.
La prima volta erano pensieri suicidi, non ho mai tentato ciò perché ho sempre avuto paura e ciò non faceva altro che crearmi agitazione, ora questi pensieri si sono trasformati in omicidi.
Ho visioni, pensieri intrusivi di far del male ai miei cari, alla mia ragazza.
Ho letto già un articolo a riguardo questo disturbo, ed ho una paura tremenda che io possa reagire a tali pensieri.
Ho sviluppato una tale fobia verso oggetti taglienti e appuntiti per paura che io possa far del male a qualcuno.
A volte mi sembra di impazzire ed ora è questa la mia paura più costante, e cioè quella di impazzire.
Quella di perdere il controllo da un momento all'altro, non so più cosa fare.
La notte questi pensieri mi tormentano non lasciandomi dormire tranquillo, in più ci tengo a dire che delle volte ripeto le stesse parole che sento in TV o quelle dette da mia madre o mio padre.
A volte formulo delle risposte prima di parlare, non so come dire, un vero è proprio disturbo ossessivo.
Quando mi vengono tali pensieri per scacciarli scuoto la testa ripetutamente da sembrare uno scemo, ma più lo scacciò e più sono frequenti.
Ciò non fanno altro che portarmi un angoscia tremenda.
Ci tengo a chiedervi se io possa uscire davvero pazzo o psicopatico, ho davvero paura che ciò possa accadere..
Premetto che ho già preso l'impegnativa con lo psicologo, ben 8 sedute e la mia prima seduta è stata programmata per il 28 di questo mese.
Attendo vostre risposte, grazie mille!
Come ho già scritto in precedenza soffro da sempre d'ansia e attacchi di panico sin dall'età di 13, dal mio primo attacco di panico.
Dall'ora l'ho sempre saputa gestire, sarà anche dal fatto che non gli ho mai dato importanza avendo 13 anni non mi sono mai soffermato a riguardo.
L'attacco l'ho avuto a seguito di un dolore alla testa che da giorni ormai non passava più, essendo molto ipocondriaco feci ricerche in internet e non lo avessi mai fatto. La notte non facevo altro che pensare a ciò, non dormivo, così sono andato nel panico.
Sono stato soccorso in barella perché dal tremore non riuscivo nemmeno a camminare, non mi riuscivo proprio a calmare anche una volta arrivato in ospedale.
Comunque mi mandarono in un altro ospedale dove sono stato ricoverato per ben 5 giorni, tutti gli esiti erano risultati negativi.
Comunque facendola breve, questi attacchi di panico dopo anni si sono ripresentati sempre più frequentemente, da settembre ne ho avuti ben quattro.
L'ultimo l'ho avuto a Febbraio, e da lì che non mi riprendo più.
Ansia costante, stanchezza estrema, insonnia, sudorazione eccessiva, mal di testa cronici, pensieri suicidi.
Mi sono subito recato dal mio medico curante che mi ha prescritto due farmaci: Paroxetina e Alprozolam.
Non ho interrotto la cura, la seguo tutt'ora e devo dire che mi sento meglio ma ho continui sbalzi di umore, e per di più soffro anche di pensieri ossessivi.
La prima volta erano pensieri suicidi, non ho mai tentato ciò perché ho sempre avuto paura e ciò non faceva altro che crearmi agitazione, ora questi pensieri si sono trasformati in omicidi.
Ho visioni, pensieri intrusivi di far del male ai miei cari, alla mia ragazza.
Ho letto già un articolo a riguardo questo disturbo, ed ho una paura tremenda che io possa reagire a tali pensieri.
Ho sviluppato una tale fobia verso oggetti taglienti e appuntiti per paura che io possa far del male a qualcuno.
A volte mi sembra di impazzire ed ora è questa la mia paura più costante, e cioè quella di impazzire.
Quella di perdere il controllo da un momento all'altro, non so più cosa fare.
La notte questi pensieri mi tormentano non lasciandomi dormire tranquillo, in più ci tengo a dire che delle volte ripeto le stesse parole che sento in TV o quelle dette da mia madre o mio padre.
A volte formulo delle risposte prima di parlare, non so come dire, un vero è proprio disturbo ossessivo.
Quando mi vengono tali pensieri per scacciarli scuoto la testa ripetutamente da sembrare uno scemo, ma più lo scacciò e più sono frequenti.
Ciò non fanno altro che portarmi un angoscia tremenda.
Ci tengo a chiedervi se io possa uscire davvero pazzo o psicopatico, ho davvero paura che ciò possa accadere..
Premetto che ho già preso l'impegnativa con lo psicologo, ben 8 sedute e la mia prima seduta è stata programmata per il 28 di questo mese.
Attendo vostre risposte, grazie mille!
[#1]
Gentile Utente,
CON I LIMITI DELLA VALUTAZIONE A DISTANZA
la sintomatologia che descrive sembra sempre correlata all'ansia: i sintomi che descrivono lo stato ansioso, infatti, non sono solo quelli fisici (es tremori, tachicardia, ecc...) ma anche di tipo cognitivo (pensieri ossessivi) che possono turbare a tal punto la persona che ne soffre fino a generare il timore di impazzire o di perdere il controllo (es fare del male a qualcuno, timore di passare all'atto anche facendo del male a se stessi, ecc...).
Direi che manca poco per il colloquio con lo psicologo: può senz'altro farcela ad aspettare ancora questi prossimi giorni, perchè l'ansia è certamente fastidiosa e talvolta invalidante, ma non compromette la Sua vita, nel senso che non si concretizzeranno questi pensieri.
Cordialmente,
CON I LIMITI DELLA VALUTAZIONE A DISTANZA
la sintomatologia che descrive sembra sempre correlata all'ansia: i sintomi che descrivono lo stato ansioso, infatti, non sono solo quelli fisici (es tremori, tachicardia, ecc...) ma anche di tipo cognitivo (pensieri ossessivi) che possono turbare a tal punto la persona che ne soffre fino a generare il timore di impazzire o di perdere il controllo (es fare del male a qualcuno, timore di passare all'atto anche facendo del male a se stessi, ecc...).
Direi che manca poco per il colloquio con lo psicologo: può senz'altro farcela ad aspettare ancora questi prossimi giorni, perchè l'ansia è certamente fastidiosa e talvolta invalidante, ma non compromette la Sua vita, nel senso che non si concretizzeranno questi pensieri.
Cordialmente,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Gentile Dottore, le scrivo sempre per lo stesso disturbo che più va avanti più mi fa star male.
Inoltre mi sento sempre apatico e facilmente irritabile, e vorrei porvi una domanda: perché questi pensieri ossessivi di tipo aggressivo puntano verso i miei cari o verso la mia ragazza?
Le dico che per questo mio disturbo non chiedo alla mia ragazza di vederci da tre settimane proprio perché ho paura che io possa avere una sorta di raptus, uno scatto di rabbia che possa farle del male.
Attendo risposte, grazie mille dottore!
Inoltre mi sento sempre apatico e facilmente irritabile, e vorrei porvi una domanda: perché questi pensieri ossessivi di tipo aggressivo puntano verso i miei cari o verso la mia ragazza?
Le dico che per questo mio disturbo non chiedo alla mia ragazza di vederci da tre settimane proprio perché ho paura che io possa avere una sorta di raptus, uno scatto di rabbia che possa farle del male.
Attendo risposte, grazie mille dottore!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 14/03/2018.
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Approfondimento su Ansia
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