Problemi sessualità compromesso rapporto di coppia

Buonasera, sono un ragazzo di 25 anni, circa due anni fa ho avuto un problema legato alla mia sessualità, che da un anno sto affrontando con uno psicoterapeuta.
Ho sempre avuto problemi a relazionarmi con le ragazze, fino ai 22 anni, quando conosco la mia ex fidanzata, storia di due anni. Prima volta, un disastro, non raggiungo l’erezione, mi sento un pesce fuor d’acqua, da quel momento per due anni scappo dall’ intimità, non ho desiderio, ma non per lei, per le donne in generale (uscivo con gli amici e non facevo mai commenti sulle altre ragazze) solo masturbazione reciproca ogni tanto. Lei me lo ha fatto presente più volte, mi ha chiesto di risolvere insieme la cosa, che con la sola masturbazione,non saremmo andati lontano, io fingevo fosse tutto normale, è arrivata a chiedermi se per me fosse la prima volta, perché a lei sembrava proprio strano come mi approcciavo ero perfetto in tutto, le davo attenzioni, c'ero sempre per lei, eppure da quel punto di vista le sembrava tutto così assurdo, ed io sono stato in grado di dire alla mia fidanzata per due anni che avevo avuto altre esperienze,che assurdità. Alla fine il tutto mi esplode con attacchi di panico, tengo nascosto anche questo, ma prendo una decisione, inizio un percorso con uno psicoterapeuta, ma la mia ex dopo una decina di giorni mi lascia, la mancanza di intimità ha modificato i suoi sentimenti, ancora non le parlo dei miei problemi, dopo un mese circa le confido tutto, compreso il fatto che ho iniziato una terapia. Ho voluto fare una panoramica generale per arrivare alla questione, prima di decidere di iniziare una terapia ho spulciato il web per darmi la spinta decisiva, tutti i professionisti per un problema simile al mio, consigliano comunque prima la visita medica, visita che il mio terapeuta non ha ritenuto opportuna, la mia è solo ansia da prestazione, andando più in profondità quello sul quale sto lavorando è il complesso di Edipo. Premesso che se ho scelto lui, mi fido della sua professionalità, un secondo parere lo ritengo interessante, è normale non fare la visita medica? Ho sollevato la questione anche a lui, che mi ha spiegato che visto i pregressi, la mia storia, l’età, è solo un problema psicologico. Ho avuto solo due esperienze in questo anno, la prima ho avuto il rapporto con una ragazza disinibita, anche se ho perso l’erezione un paio di volte, ho avuto il rapporto ma non ero coinvolto. La seconda con la mia ex, dopo circa sei mesi dalla rottura, assolutamente a mio agio, uno dei momenti più belli mai passati, ero piuttosto disinibito sia perché lei conosceva tutto e non mi sentivo a disagio, sia perché avevamo bevuto dell’ alcool (non molto) che comunque disinibisce. Da sei mesi non ho più un rapporto (anche se sono uscito con due donne in questi mesi) , dentro di me sento che le mie pulsioni sono cambiate,ma se sono qui, significa che dentro di me, non sono sicuro che la risposta avuta sulla visita medica, mi abbia soddisfatto.
Grazie mille a tutti voi
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

una visita uro-andrologica dovrebbe diventare di routine per i maschi
come da tempo lo è la visita ginecologica per le ragazze.

Tanto più quando si manifestano disturbi nella sfera sessuale,
che possono coinvolgere altre aree bio-mediche.

Per quanto riguarda il Suo terapeuta
(psicologo iscritto all'Albo e anche Psicoterapeuta, vero?)
non so che percorso stia seguendo con Lei.
Glielo chieda.

Nel mentre segue il complesso di Edipo,
state seguendo anche quanto accade nell' "oggi"?
La vita scorre..

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Confermo l'iscrizione all'albo degli psicologi e relativo SI alla voce Psicoterapeuta, lei comunque mi ha dato un grande spunto, esattamente come annualmente vado dal dentista, o dal dermatologo, andrò dall' andrologo, per prevenzione se non altro. Per quanto riguarda la terapia, sento che mi ha fatto star meglio, come può immaginare, il complesso non mi ha ovviamente creato solo un problema nella sessualità, ma tanti altri che ho risolto, prima ero veramente immobilizzato, legato al nido familiare, con un senso di inadeguatezza spaventoso. Ora sono proiettato verso il mondo, porto avanti molte attività ed interessi, ho avuto il coraggio di fare l'esame per iscrivermi al mio albo professionale, seguo molti progetti, cosa che prima mai sarei riuscito a fare. Proverò da qui ad un anno ad andare anche a vivere da solo, mi sto economicamente attrezzando. Diciamo che sono entrato in terapia che ero un giovane ragazzo introverso e con problemi sessuali. Ora mi sento un giovane professionista, che si sta creando uno spazio nel mondo, estroverso, forse ancora con problemi sessuali, non so, ma che sicuramente ho individuato e deciso di affrontare. L'unico punto che mi aveva lasciato perplesso era appunto la risposta alla visita medica, a questo punto non capisco proprio perchè mi abbia detto che non c'era alcun bisogno. Nella terapia vedo che ci concentriamo principalmente sull' oggi, e lasciamo anche spazio al seguire appunto il complesso di Edipo, da dove proviene. Credo sinceramente che non aver risolto la questione sessuale di pari passo a tutte le altre, sia dovuto anche al fatto di non aver lasciato andare completamente la mia ex fidanzata, che comunque mi ha cercato costantemente per un anno, dichiarandomi chiaramente che senza di me non riesce ad andare avanti, che se frequenta altre persone cerca me in loro, perchè da me si è sentita amata e sostenuta sempre, il nostro a detta sua era un rapporto perfetto, il fatto che ho preso in mano così la mia vita le ha anche fatto capire che può contare su di me, perchè mi metto in discussione e combatto, questa la sua opinione. Ma che di contro, non riesce a tornare con me, perchè si sente bloccata, se la invito a casa entra in ansia, non si sente sciolta è troppo vivo il ricordo della nostra sessualità, che le ha comunque creato frustrazione come donna, ed ha creato in lei ora ansia da prestazione nei miei confronti. Ecco credo sentendomi ancora legato a lei (sto lavorando anche su questo) , da dentro, non ho mai avuto la serenità e la forza di affrontare pienamente questo ultimo problema che mi caratterizza, così come ho fatto con gli altri problemi.
Grazie ancora, per il tempo messo a disposizione e per la celerità nelle risposte.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

un buon percorso Psy è certamente un investimento per il ben-essere futuro.
Lei risulta essere molto introspettivo, il che è di grande aiuto.

Le auguro di cuore buoni giorni!
E' un piacere esserLe stati di aiuto.
Se ritiene, ci tenga al corrente.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
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