Solitudine e paura

Gentili dottori vi scrivo per avere un consulto su un aspetto che mi sta a cuore

Sto attraversando una fase della mia vita molto negativa dovuta ad uno stato di solitudine che mi attanaglia.
Dopo 4 anni circa di fidanzamento ed 1 di convivenza nel quale avevo fatto di tutto per costruire una relazione stabile e duratura (ristrutturato casa di proprietà, comprato mobili scelti dalla mia lei, il tutto finalizzato ad un matrimonio) a seguito di un violento litigio mi sono ritrovato solo dall'oggi al domani. Ho sempre avuto un carattere piuttosto irascibile (dovuto, credo, al fatto che non mi sentivo capito dalla mia lei negli anni) ma la ciliegina sulla torta è stata in occasione del regalo dell'anello di fidanzamento che in sostanza mi è stato rifiutato. Questo accadimento ha che fatto scattare in me una forte rabbia che è degenerata in litigate sempre più frequenti e violente che sono culminate nel suo allontanamento da casa.
Dopo poco tempo, l'ho vista in giro con un altro e mi è sorto il dubbio che avesse un interesse per questa persona già mentre stava con me.
Adesso mi ritrovo a questa età ad essere solo, a veder che gente della mia età è sposata con prole ed io che avevo avuto sempre il desiderio di sposarmi e fare una famiglia non ci sono riuscito, nonostante abbia una stabilità lavorativa e abbia in passato avuto altre storie finite anche esse male.

I miei genitori sono anziani e quindi sono letteralmente terrorizzato dal rimanere solo ed orfano, in preda ad una solitudine sempre più grande e insopportabile. Sto provando ad iscrivermi a corsi (cucina, fotografia,ecc.) per conoscere gente nuova ma non è facile, anche perchè vivendo al sud le ragazze della mia età sono poche,molte le conosco e non è scattato nulla, ovvero hanno figli o problematiche varie. Inoltre, quelle più piccole (27-30 anni) non credo vogliano intraprendere una relazione con me per la differenza di età (ciò unito al fatto che non ho opportunità di conoscerle). Alcune amiche/amici non mi sono nemmeno di supporto, perchè non mi presentano nessuna (pur avendone la possibilità)

Mi sento giudicato (del tipo: ma questo perchè a quasi 40 anni è ancora single? E' un tipo strano! e cose del genere).

Non sono nemmeno un uomo che si butta si avventure (mi è capitato una sola volta) perchè con il preservativo non sento nulla e quindi solo dopo che sto con una ragazza qualche mese (quando l'ho conosciuta bene) riesco a lasciarmi andare sessualmente.

Mia madre dice che non devo avere paura che lei un giorno possa non esserci più, che devo "bastare a me stesso" e che devo coltivare gli interessi e le mie passioni e che la donna giusta arriverà, senza cercarla ossessivamente.

Sarà così, ma i giorni per me non sono facili e mi sento schiacciato dal pensiero che non troverò mai nessuno e che rimarrò solo
Un grazie a chi vorrà rispondermi
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Psicologo attivo dal 2018 al 2020
Psicologo
Salve utente ho letto il suo post. Mi sembra che emerga in maniera piuttosto evidente il suo disagio nel vivere questa particolare fase della sua vita. Alcuni autori sosterebbero che lei si trova in una fase specifica e critica del suo ciclo di vita, sta riflettendo su ciò che vede nei suoi pari e riflette su ciò che lei è alla soglia dei 40 anni.

Credo che in un momento così delicato sia opportuno rivolgersi ad un professionista che le possa offrire un supporto psicologico,

Saluti,

M.N.B.
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Attivo dal 2014 al 2023
Ex utente
La ringrazio per la risposta, mi attiverò subito.
Tuttavia Le chiedo se potesse darmi qualche suggerimento, oppure un parere (seppure nei limiti della distanza) sulla mia situazione