La doppia vita di mio padre
Salve sono nuova e disperata, ho scoperto da secoli ormai che mio padre tradisce mia madre, ma se prima pensavo fossero scappatelle ora ho la certezza che la storia con quest 'altra donna vada avanti da anni ,con la scusa del lavoro fuori sede non è più presente in casa , ho un pessimo rapporto con lui perché anche difronte a prove schiaccianti nega e nega , mia madre non sa nulla , lui con lei fa la vittima e io mi sento sempre più soffocata dal segreto che custodisco , lo rimprovero per non esserci mai stato e per aver preferito le strade facili alla famiglia , e io avendo taciuto in passato per paura che mia madre crollasse ora mi sento in colpa e non so se sia giunto il momento di dire tutto o sentire ancora per mille volte la gola stringere , sono stanca arrabbiata e profondamente delusa mi aiuti la prego cosa devo fare?????
[#1]
Gentile utente,
la vita di Suo padre è sua propria.
Se le dinamiche personali o di coppia hanno prodotto una storia parallela
non sta a Lei giudicare,
nè sbirciare dal buco della serratura (metafora).
Il suo essere figlia non gliene dà il diritto
(come sarebbe del resto al viceversa).
Se Sua madre sa e tace,
se preferisce non sapere,
o altro,
non è una cosa di Sua competenza.
Considerato che Lei è venuta a conoscenza (in quale modo?) di un segreto
ora ne porta il peso.
Ma è adulta e ne è in grado.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Psicologo
Buongiorno,
Quella che lei descrive è una situazione compicata e capisco il carico di sofferenza che lei prova. Suo padre non si sta di certo comportando bene e comprendo sia la sua rabbia che il suo desiderio di difendere in qualche modo la sua mamma.
In questo triangolo che descrive peró io vedo che quella magggiormente a rischio è lei. Dice che ormai sono secoli che suo padre tradisce sua madre... mi creda qualsiasi donna, a fronte di numerevoli e banali scuse se ne accorgerebbe, così come se ne è accorta lei. Sua madre invece no, lui fa la vittima e lei gli crede. Vede questo è il loro “gioco” di coppia. Probabilmente se lei parlasse a sua madre le cose non cambierebbero comunque. Sarebbe sorpresa di sapere quante donne rimangono con i loro uomini pur sapendo dei loro “vizi”, questo perchè per molte rappresenta una sorta di tutela nell’evitare di entrare davvero in intimità con qualcuno. Ovviamente questa è un’ipotesi, io non conosco lei e ancora meno i suoi genitori.
Le cosiglio peró vivamente di togliersi questo ruolo di “paladina della giustizia” perchè la farà stare davvero male e la incastrerà nelle sue fasi di svincolo dalla sua famiglia d’origine. Abbia fiducia del fatto che i suoi genitori siano abbastanza grandi da “smazzarsi” le loro faccende e che non sia sua responsabilità farlo.
Lei sta facendo la moglie arrabbiata invece che la figlia...
Certo non è una situazione semplice...Ci pensi su... valuti l’idea di rivolgersi ad uno psicologo!
Le faccio tanti cari auguri e rimango a disposizione per chiarimenti
Dr.ssa Vanessa Cazzulani
Quella che lei descrive è una situazione compicata e capisco il carico di sofferenza che lei prova. Suo padre non si sta di certo comportando bene e comprendo sia la sua rabbia che il suo desiderio di difendere in qualche modo la sua mamma.
In questo triangolo che descrive peró io vedo che quella magggiormente a rischio è lei. Dice che ormai sono secoli che suo padre tradisce sua madre... mi creda qualsiasi donna, a fronte di numerevoli e banali scuse se ne accorgerebbe, così come se ne è accorta lei. Sua madre invece no, lui fa la vittima e lei gli crede. Vede questo è il loro “gioco” di coppia. Probabilmente se lei parlasse a sua madre le cose non cambierebbero comunque. Sarebbe sorpresa di sapere quante donne rimangono con i loro uomini pur sapendo dei loro “vizi”, questo perchè per molte rappresenta una sorta di tutela nell’evitare di entrare davvero in intimità con qualcuno. Ovviamente questa è un’ipotesi, io non conosco lei e ancora meno i suoi genitori.
Le cosiglio peró vivamente di togliersi questo ruolo di “paladina della giustizia” perchè la farà stare davvero male e la incastrerà nelle sue fasi di svincolo dalla sua famiglia d’origine. Abbia fiducia del fatto che i suoi genitori siano abbastanza grandi da “smazzarsi” le loro faccende e che non sia sua responsabilità farlo.
Lei sta facendo la moglie arrabbiata invece che la figlia...
Certo non è una situazione semplice...Ci pensi su... valuti l’idea di rivolgersi ad uno psicologo!
Le faccio tanti cari auguri e rimango a disposizione per chiarimenti
Dr.ssa Vanessa Cazzulani
[#3]
Utente
Sa forse è vero, vengo da una madre che nonostante le mille difficoltà ha preferito noi a lui , ma se lui avesse messo le cose in chiaro tanto tempo fa avrebbe almeno fatto il padre! Nonostante tutto io sono diventata grande con la speranza di essere migliore di entrambi la ringrazio credo che cerco aiuto per il mio bene come le mi ha suggerito !!! Ancora grazie mi sento almeno un pochino più leggera
[#4]
Gentile utente,
"...ma se lui avesse..."
ognuno di noi adulti fa l'adulto - e il genitore - meglio che può
o come può.
Non a caso Winnicott (un grande) diceva che il genitore ha da essere "sufficientemente" buono,
senza trasmettere false e ingannevoli idee di un un mondo perfetto.
Sicuramente Lei potrà diventare migliore di entrambi,
però centrandosi su di sè,
non continuando a sentirsi e fare la figlia.
O, in alternativa, la madre ...loro.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
"...ma se lui avesse..."
ognuno di noi adulti fa l'adulto - e il genitore - meglio che può
o come può.
Non a caso Winnicott (un grande) diceva che il genitore ha da essere "sufficientemente" buono,
senza trasmettere false e ingannevoli idee di un un mondo perfetto.
Sicuramente Lei potrà diventare migliore di entrambi,
però centrandosi su di sè,
non continuando a sentirsi e fare la figlia.
O, in alternativa, la madre ...loro.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#5]
Utente
Sa la vedo più complessa di così, vivo di emozioni forse questo è il mio errore , valuto le sensazioni ed emozioni altrui , guardo attraverso il dolore celato e per quanto la mia vita vada avanti sposata e felice , non posso digerire un assenza pesante ,perché prima o poi i pezzi di vite distrutte da mancanza di coraggio starà a noi figlie adulte con vite diverse raccoglierle , o forse dal suo punto di vista dovremmo poi lavarcene le mani come ha fatto un padre che non ha mai disegnato il mondo rosa e fiori che nei cartoni vediamo ?! La ringrazio molte per le risposte dottoressa cordiali saluti p
[#6]
No,
non credo che come figlie dobbiamo "lavarcene le mani",
ma prenderne le distanze sì.
Si è (state) figlie,
ma ORA si è anche compagne e talvolta mamme,
e non ce se la fa a tamponare tutti i fronti.
Dunque la propria "famiglia d'origine" torna alla "coppia d'origine";
la figlia/o dà un aiuto al bisogno.
Ma nella consapevolezza che ORA occorre avere rispetto per la vita "davanti", quella attuale, quella che va "avanti".
Non solo per quella "dietro",
cioè per la propria "storia" che in qualche modo chiede di essere "rammendata".
Non so quanto Lei pensi al riguardo.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#7]
Utente
La ringrazio ancora per la disponibilità , e il sito per aver dato libero sfogo alla mia storia ,che forse ho cucito troppo stretta ai miei abiti , dovrei imparare a crescere e capire che non sono più quella bambina che cercava costantemente L amore di un padre , pensando di non essere mai abbastanza finché non mi sono amata da me! E la smania di proteggere gli occhi è l'amore di mia madre... Dovrei lasciar a mia madre le sue scelte e a mio padre le sue , come dice lei dovrò intervenire solo quando se ne renderà necessario ! Con la tristezza nel cuore per aver visto ! Maledetto il bisogno di capire sempre il perchè delle cose che non capisco ! Cordiali saluti
[#8]
Cara utente,
quando avrà dei dubbi
rilegga quanto scritto sopra.
Nel #7 traspare - notevolissimo - lo sforzo/necessità positivi di "crescere",
intendo dire di "differenziarsi" dalla famiglia d'origine
sia pure con fatica e sofferenza.
"..Maledetto il bisogno di capire sempre il perchè delle cose che non capisco!"
Tutto non si può proprio capire.
Ma non solo della vita dei genitori,
talvolta neanche della propria.
Nel tentativo estremo di capire
magari ci si dimentica di ...VIVERE (l'oggi).
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.6k visite dal 09/03/2018.
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