Malattia mentale
Salve dottori,
è ormai da molto tempo che soffro di un malessere interiore deteriorante. Non so se sia dovuto al mio passato, ma ho necessità di trovare risposte.
Piango quasi tutti i giorni per le cose più disparate, da quelle belle a quelle brutte. Mi irrito molto facilmente, per le piccole ed insignificanti cose, fatico a calmarmi e provo una forte ansia per qualsiasi azione che io faccia.
Riesco a trovare un difetto in ogni mia azione, arrivando a rovinare intere giornate. Se succede qualcosa di brutto sono capace di non muovermi dal letto per ore.
Fatico a concentrarmi; la mia mente vaga e non concludo mai nulla. Sono molto, molto sensibile, spesso piango in maniera incontrollata.
Quando entro in forti stati d'ansia, oltre al pianto, provo un dolore al petto che si manifesta sin dal risveglio, al punto che mi ritrovo sveglia anche alle 5/6 di mattina e vivo in un perenne senso di stanchezza.
Sono in sovrappeso.
Inoltre, non riesco a provare un amore duraturo: se all'inizio, almeno da parte mia, il sentimento è fortissimo ed incondizionato, nel giro di poco tempo va a scemare.
Non riesco a riprendere in mano le redini della mia vita.
A volte penso non sia necessario, che è solo uno spreco di tempo visitare uno specialista, ma ormai credo sia la sola soluzione se voglio andare avanti. Però, essendo una cosa parecchio onerosa, vorrei chiedere a voi un parere in più.
Può essermi utile visitare uno psicologo o specialista della salute mentale che sia? (psichiatra, psicoterapeuta, etc)
Ci tengo ad aggiungere che ho visitato altri psicologi/psicoterapeuti, tre per la precisione (sin da giovane), e nessuno di loro è stato in grado di dare un nome a ciò che provo e provavo (non per complessità, ma perché, a detta loro, non avevo nulla o ho interrotto la terapia troppo presto).
Grazie mille in anticipo.
è ormai da molto tempo che soffro di un malessere interiore deteriorante. Non so se sia dovuto al mio passato, ma ho necessità di trovare risposte.
Piango quasi tutti i giorni per le cose più disparate, da quelle belle a quelle brutte. Mi irrito molto facilmente, per le piccole ed insignificanti cose, fatico a calmarmi e provo una forte ansia per qualsiasi azione che io faccia.
Riesco a trovare un difetto in ogni mia azione, arrivando a rovinare intere giornate. Se succede qualcosa di brutto sono capace di non muovermi dal letto per ore.
Fatico a concentrarmi; la mia mente vaga e non concludo mai nulla. Sono molto, molto sensibile, spesso piango in maniera incontrollata.
Quando entro in forti stati d'ansia, oltre al pianto, provo un dolore al petto che si manifesta sin dal risveglio, al punto che mi ritrovo sveglia anche alle 5/6 di mattina e vivo in un perenne senso di stanchezza.
Sono in sovrappeso.
Inoltre, non riesco a provare un amore duraturo: se all'inizio, almeno da parte mia, il sentimento è fortissimo ed incondizionato, nel giro di poco tempo va a scemare.
Non riesco a riprendere in mano le redini della mia vita.
A volte penso non sia necessario, che è solo uno spreco di tempo visitare uno specialista, ma ormai credo sia la sola soluzione se voglio andare avanti. Però, essendo una cosa parecchio onerosa, vorrei chiedere a voi un parere in più.
Può essermi utile visitare uno psicologo o specialista della salute mentale che sia? (psichiatra, psicoterapeuta, etc)
Ci tengo ad aggiungere che ho visitato altri psicologi/psicoterapeuti, tre per la precisione (sin da giovane), e nessuno di loro è stato in grado di dare un nome a ciò che provo e provavo (non per complessità, ma perché, a detta loro, non avevo nulla o ho interrotto la terapia troppo presto).
Grazie mille in anticipo.
[#1]
gentile utente non ci sono dubbi sulla utilità di un percorso psicoterapica, meglio se associato a una cura farmacologica prescritta da uno psichiatra. Entrambe le cose rappresentano l'unico percorso in grado di aiutarla seriamente.
(...)e nessuno di loro è stato in grado di dare un nome a ciò che provo (..)
NON ha importanze l'etichetta al suo problema, ciò che conta è trovare le strategie migliori per riprendere in mano la sua vita
(..) ho interrotto la terapia troppo presto).(..)
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html
saluti
(...)e nessuno di loro è stato in grado di dare un nome a ciò che provo (..)
NON ha importanze l'etichetta al suo problema, ciò che conta è trovare le strategie migliori per riprendere in mano la sua vita
(..) ho interrotto la terapia troppo presto).(..)
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 750 visite dal 06/03/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.