Borderline: come comportarsi
Buongiorno,
chiedo qui perché non so cosa fare... non so nemmeno da dove iniziare
C'è un mio amico di vecchia data, una persona che anni fa avevo idealizzato, che per me era un punto di riferimento, un mix di fratello maggiore e forse figura paterna... Insomma un mese fa ci ha provato con me, pensavo fosse un bacetto delicato romantico, e invece dopo 10 gg mi ha aggredito sessualmente senza preamboli, son stata costretta a fare...e a subire...perché non avevo la forza di respingerlo, e mi sentivo così inerme e avevo paura mi facesse qualcos'altro.
La verità è che a lui avrebbero diagnosticato un disturbo borderline di personalità misto ad un bipolarismo. Mio marito è psichiatra e, incurante di tutto, da bravo amico "transitivo" (è un mio amico non suo), lo ha indirizzato a inizio anno da un terapeuta + specialista, anche perché la moglie di lui si è rivolta a noi disperata.
Ora, non posso parlarne con mio marito, non posso parlarne con sua moglie, non posso parlarne con lui perché si arrabbia e mi sbatte il telefono. Ma io, nonostante siano passati 10 gg, non riesco a farmela passare...mi son detta che un abuso sessuale te lo fai anche "andare bene" perché è un amico (anzi, era) e sai che è disturbato... ma in realtà sto sprofondando nella malinconia, non riesco a concentrami, mi sveglio di notte, ogni tanto piango
cosa posso fare per allontanarlo senza farlo arrabbiare?
ho scritto molto male tutto perché non mi sento bene
grazie
chiedo qui perché non so cosa fare... non so nemmeno da dove iniziare
C'è un mio amico di vecchia data, una persona che anni fa avevo idealizzato, che per me era un punto di riferimento, un mix di fratello maggiore e forse figura paterna... Insomma un mese fa ci ha provato con me, pensavo fosse un bacetto delicato romantico, e invece dopo 10 gg mi ha aggredito sessualmente senza preamboli, son stata costretta a fare...e a subire...perché non avevo la forza di respingerlo, e mi sentivo così inerme e avevo paura mi facesse qualcos'altro.
La verità è che a lui avrebbero diagnosticato un disturbo borderline di personalità misto ad un bipolarismo. Mio marito è psichiatra e, incurante di tutto, da bravo amico "transitivo" (è un mio amico non suo), lo ha indirizzato a inizio anno da un terapeuta + specialista, anche perché la moglie di lui si è rivolta a noi disperata.
Ora, non posso parlarne con mio marito, non posso parlarne con sua moglie, non posso parlarne con lui perché si arrabbia e mi sbatte il telefono. Ma io, nonostante siano passati 10 gg, non riesco a farmela passare...mi son detta che un abuso sessuale te lo fai anche "andare bene" perché è un amico (anzi, era) e sai che è disturbato... ma in realtà sto sprofondando nella malinconia, non riesco a concentrami, mi sveglio di notte, ogni tanto piango
cosa posso fare per allontanarlo senza farlo arrabbiare?
ho scritto molto male tutto perché non mi sento bene
grazie
[#1]
Un abuso sessuale è tale e resta tale e non dovrebbe giustificarlo in alcun modo.
Potrebbe anche essere che questa persona non sia in compenso e pertanto ha atteggiamenti sconvenienti, ma questo è un segnale di malessere non di una giustifica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Potrebbe anche essere che questa persona non sia in compenso e pertanto ha atteggiamenti sconvenienti, ma questo è un segnale di malessere non di una giustifica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio, dottore. Pare che sia nella fase Up (le ripeto che mio marito fa la vostra professione, ma per ora ha paura delle conseguenze se rivelo a tutti la verità). So dalla moglie - perché ci informa - che 10 gg fa non aveva iniziato una terapia farmacologica adeguata.
So che la mia domanda è assurda, ma se poi "compensati", queste persone si scusano? tornano come prima?
Per me è stato uno shock perché rappresentava l'insospettabile, avevo un'alt(r)a immagine di lui: in un colpo solo ha rovinato un'amicizia decennale quasi paterna. Io sono molto più giovane, poi
So che la mia domanda è assurda, ma se poi "compensati", queste persone si scusano? tornano come prima?
Per me è stato uno shock perché rappresentava l'insospettabile, avevo un'alt(r)a immagine di lui: in un colpo solo ha rovinato un'amicizia decennale quasi paterna. Io sono molto più giovane, poi
[#3]
Gentile utente,
Si tratta di un soggetto quindi già in terapia, per cui questo aspetto non è da risolvere.
La cosa che non mi spiego è la seguente: lei riferisce di aver subito un abuso sessuale, e si pone il problema di "come allontanarlo senza farlo arrabbiare ?".
Di solito per ottenere questi risultati si usano strumenti legali.
Inoltre, esattamente perché non può riferirlo alla persona che le è vicino ?
Si tratta di un soggetto quindi già in terapia, per cui questo aspetto non è da risolvere.
La cosa che non mi spiego è la seguente: lei riferisce di aver subito un abuso sessuale, e si pone il problema di "come allontanarlo senza farlo arrabbiare ?".
Di solito per ottenere questi risultati si usano strumenti legali.
Inoltre, esattamente perché non può riferirlo alla persona che le è vicino ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Stiamo parlando di una persona da cui riferisce di aver subito un abuso sessuale, o un approccio forzato che poi si è esaurito senza altre conseguenze, questo ora non è ben chiaro nei dettagli.
Mi pare ci sia un'ambivalenza che non può trovare uno sbocco. Ovvero: deve proteggere se stessa o non vuole far niente di sgradito all'autore della violenza ?
In ogni caso, la trasferisco all'attenzione degli psicologi, di cui mi pare pertinenza.
Mi pare ci sia un'ambivalenza che non può trovare uno sbocco. Ovvero: deve proteggere se stessa o non vuole far niente di sgradito all'autore della violenza ?
In ogni caso, la trasferisco all'attenzione degli psicologi, di cui mi pare pertinenza.
[#6]
Gentile utente,
condivido quanto espresso dagli psichiatri.
Lei vuole proteggere tutti:
marito,
amico border,
ecc.,
tutti fuori che se stessa.
Lo ritiene giusto?
Se Lei lo vedesse in una Sua amica, cosa penserebbe?
Può interrogarsi inoltre sui motivi "profondi" che La spingono a proteggere un abusante: vergogna? Imbarazzo? Altro?
Così facendo, oltre tutto, si pone ancora in pericolo.
E lascia in pericolo altre persone-donne: Lei non sarà l'unica a subire le di lui avances.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#7]
Utente
Mi avete fatto riflettere e ne ho parlato con mio marito. Sì, era la vergogna a frenarmi. Contrariamente a quello che temevo, non si è arrabbiato con me (forse perché è del mestiere).
Adesso però mi vergogno di me stessa nell'ammettere che mi sento ahimè dipendente da questa persona, perché era un amico che io IDEALIZZAVO! Una parte di me non vuole credere né accettare che i nostri rapporti sono irrimediabilmente compromessi, che ho perso quello che consideravo un amico caro decennale.
Vi chiedo solo come fare a uscirne? Uscire da questa dipendenza...dalla tentazione di non desiderare una scusa, una spiegazione, un chiarimento. So che i borderline non sono capaci di questo. Un suggerimento dal quale far partire una mia riflessione
grazie
Adesso però mi vergogno di me stessa nell'ammettere che mi sento ahimè dipendente da questa persona, perché era un amico che io IDEALIZZAVO! Una parte di me non vuole credere né accettare che i nostri rapporti sono irrimediabilmente compromessi, che ho perso quello che consideravo un amico caro decennale.
Vi chiedo solo come fare a uscirne? Uscire da questa dipendenza...dalla tentazione di non desiderare una scusa, una spiegazione, un chiarimento. So che i borderline non sono capaci di questo. Un suggerimento dal quale far partire una mia riflessione
grazie
[#8]
"..Un suggerimento dal quale far partire una mia riflessione .." sulla dipendenza dall'amico.
Comprendo che riconoscersi dipendente da un amico border sia ..
umiliante?
che altro?
Può interrogarsi innanzi tutto sul perchè della necessità di idealizzare.
Il resto potrebbe essere affrontato attraverso un sicero e trasparente dialogo di coppia
o
se improponibile,
con un nostro Collega Psicologo psicoterapeuta.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#9]
Utente
Sono già stata in analisi con ottimi risultati a sentire il mio terapeuta (un grande, tra l'altro) :-)
È ovvio che non tutto tutto è stato superato. I motivi per cui io idealizzo anzi idealizzavo li so perfettamente. Il fatto è che questo signore io l'ho conosciuto quando ero più giovane, quindi in un periodo precedente all'analisi, anzi no stavo per cominciarla...quindi ero ancora "indietro".
E se da un lato lui è rimasto alla "me" di allora, quindi bimba e manipolabile, dall'altro lato la mia visione di lui è rimasta al lui di allora, una persona cara e vicina.
Spero che a poco a poco non sentirò più il bisogno di ricevere una telefonata di scuse o di chiarimenti. O anche di vorrei smettere di pensare che tornerà come prima
(ripeto: parliamo di diagnosi effettuate da bravi professionisti e già questo per me è un colpo che mi ha "demolito" il personaggio, non avrei mai immaginato!)
È ovvio che non tutto tutto è stato superato. I motivi per cui io idealizzo anzi idealizzavo li so perfettamente. Il fatto è che questo signore io l'ho conosciuto quando ero più giovane, quindi in un periodo precedente all'analisi, anzi no stavo per cominciarla...quindi ero ancora "indietro".
E se da un lato lui è rimasto alla "me" di allora, quindi bimba e manipolabile, dall'altro lato la mia visione di lui è rimasta al lui di allora, una persona cara e vicina.
Spero che a poco a poco non sentirò più il bisogno di ricevere una telefonata di scuse o di chiarimenti. O anche di vorrei smettere di pensare che tornerà come prima
(ripeto: parliamo di diagnosi effettuate da bravi professionisti e già questo per me è un colpo che mi ha "demolito" il personaggio, non avrei mai immaginato!)
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.4k visite dal 05/03/2018.
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