Disturbo ossessivo compulsivo
Salve gentili medici,
sono un ragazzo di 20 anni, stanco di essere arrivato ad un punto della vita dove non si hanno conoscenze di sè.
Vi espongo il percorso che mi ha fatto arrivare a questo capolinea. Durante la mia infanzia, davo per scontato che la sessualità fosse unicamente tra maschio e femmina, senza il minimo dubbio che questo possa essere diverso. Dall'asilo mi era già capitato di prendere una "cotta" per una ragazzina della mia età, mi piaceva passarci del tempo insieme e giocarci. Già a quel tempo avevo delle irregolarità che mi rendevano in un certo senso "diverso": amavo i giocattoli e i cartoni che piacevano generalmente alle bambine, mi piaceva mettere una maglietta in testa e far finta di impersonare personaggi femminili (Quasi sempre a scopo imitativo delle donne di cui prendevo visione) e disegnavo continuamente ragazze. Ero semplicemente un bambino, ma la vedevo già come una cosa sbagliata, di cui potevo essere deriso se si fosse venuto a sapere. Dal punto di vista dell'autostima, mi sentivo già rifiutato dall'età di 3 anni. Il mio primo 2 di picche è stato proprio in quell'età, dove una bambina a cui avevo chiesto di essere la mia fidanzata mi aveva rifiutato per stare con un altro bambino. All'elementari la cosa non era per niente cambiata, tutti provavano già a creare "le coppie" e io venivo rifiutato da tutte. Arrivando alle medie era andato tutto a peggiorare, era cominciato uno dei periodi più brutti della mia vita. Avevo preso coscienza della sessualità e della filmografia pornografica (non ero a conoscenza della masturbazione, dell'eiaculazione ed ero convinto che una donna potesse rimanere in gravidanza attraverso un bacio), attraverso il quale provavo ribrezzo ma che continuavo a guardare senza capirne la motivazione. Ad ogni filmato avevo l'erezione e mi era capitato di averla da ancora più piccolo prendendo visione di donne nude attraverso vari film ecc. Infatti, a quel tempo, se mi avessero chiesto cosa mi facesse scattare l'erezione rispondevo "guardando donne nude". Poi tutto cambiò, nei video cercavo l'uomo di bell'aspetto e non la donna. Ad un certo punto sono finito nella categoria omosessuale, visto che in quel caso avrei avuto il doppio delle possibilità di trovare uomini attraenti ammesso che, nella categoria etero, non avessi trovato quello che stavo cercando. Le scuole medie continuano a tormentarmi, vengo preso sotto mira da ragazzi e ragazze venendo bullizzato psicologicamente. Fu li che mi sentii dire per la prima volta gay da delle mie compagne di classe. Mi sentii ferito e scoppiai a piangere. Cominciai ad avere dubbi sulla mia sessualità e su cosa mi piacesse o meno. Eliminai completamente la pornografia etero e mi focalizzai solamente su quella omo, cominciai con la masturbazione e tutto ciò che ne derivava. Alle volte mi sentivo soddisfatto, alle volte in situazioni di completo disagio e senso di colpa. Il tutto continua e non ho abbastanza caratteri per poter continuare. Scusate per il poema.
sono un ragazzo di 20 anni, stanco di essere arrivato ad un punto della vita dove non si hanno conoscenze di sè.
Vi espongo il percorso che mi ha fatto arrivare a questo capolinea. Durante la mia infanzia, davo per scontato che la sessualità fosse unicamente tra maschio e femmina, senza il minimo dubbio che questo possa essere diverso. Dall'asilo mi era già capitato di prendere una "cotta" per una ragazzina della mia età, mi piaceva passarci del tempo insieme e giocarci. Già a quel tempo avevo delle irregolarità che mi rendevano in un certo senso "diverso": amavo i giocattoli e i cartoni che piacevano generalmente alle bambine, mi piaceva mettere una maglietta in testa e far finta di impersonare personaggi femminili (Quasi sempre a scopo imitativo delle donne di cui prendevo visione) e disegnavo continuamente ragazze. Ero semplicemente un bambino, ma la vedevo già come una cosa sbagliata, di cui potevo essere deriso se si fosse venuto a sapere. Dal punto di vista dell'autostima, mi sentivo già rifiutato dall'età di 3 anni. Il mio primo 2 di picche è stato proprio in quell'età, dove una bambina a cui avevo chiesto di essere la mia fidanzata mi aveva rifiutato per stare con un altro bambino. All'elementari la cosa non era per niente cambiata, tutti provavano già a creare "le coppie" e io venivo rifiutato da tutte. Arrivando alle medie era andato tutto a peggiorare, era cominciato uno dei periodi più brutti della mia vita. Avevo preso coscienza della sessualità e della filmografia pornografica (non ero a conoscenza della masturbazione, dell'eiaculazione ed ero convinto che una donna potesse rimanere in gravidanza attraverso un bacio), attraverso il quale provavo ribrezzo ma che continuavo a guardare senza capirne la motivazione. Ad ogni filmato avevo l'erezione e mi era capitato di averla da ancora più piccolo prendendo visione di donne nude attraverso vari film ecc. Infatti, a quel tempo, se mi avessero chiesto cosa mi facesse scattare l'erezione rispondevo "guardando donne nude". Poi tutto cambiò, nei video cercavo l'uomo di bell'aspetto e non la donna. Ad un certo punto sono finito nella categoria omosessuale, visto che in quel caso avrei avuto il doppio delle possibilità di trovare uomini attraenti ammesso che, nella categoria etero, non avessi trovato quello che stavo cercando. Le scuole medie continuano a tormentarmi, vengo preso sotto mira da ragazzi e ragazze venendo bullizzato psicologicamente. Fu li che mi sentii dire per la prima volta gay da delle mie compagne di classe. Mi sentii ferito e scoppiai a piangere. Cominciai ad avere dubbi sulla mia sessualità e su cosa mi piacesse o meno. Eliminai completamente la pornografia etero e mi focalizzai solamente su quella omo, cominciai con la masturbazione e tutto ciò che ne derivava. Alle volte mi sentivo soddisfatto, alle volte in situazioni di completo disagio e senso di colpa. Il tutto continua e non ho abbastanza caratteri per poter continuare. Scusate per il poema.
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"sono un ragazzo di 20 anni, stanco di essere arrivato ad un punto della vita dove non si hanno conoscenze di sè."
Gentile Ragazzo,
il titolo che ha dato al suo post deriva da una diagnosi comunicata da qualche specialista, o si tratta di una sua supposizione?
Attualmente cosa fa? Continua a studiare? Lavora?
Ha una cerchia (anche ristretta) di amicizie con cui confrontarsi ed avere occasioni di svago e divertimento?
I rapporti in famiglia come sono? Ha fratelli o sorelle?
Che progetti ha per la sua vita adulta? Cosa le piacerebbe fare?
Cordialità.
Gentile Ragazzo,
il titolo che ha dato al suo post deriva da una diagnosi comunicata da qualche specialista, o si tratta di una sua supposizione?
Attualmente cosa fa? Continua a studiare? Lavora?
Ha una cerchia (anche ristretta) di amicizie con cui confrontarsi ed avere occasioni di svago e divertimento?
I rapporti in famiglia come sono? Ha fratelli o sorelle?
Che progetti ha per la sua vita adulta? Cosa le piacerebbe fare?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Ho iniziato a prendere delle sedute presso una psicologa specializzata in psicoterapia cognitivo comportamentale. Sono una persona che si informa molto, quindi già ancora prima di arrivare da lei avevo già delle supposizioni riguardo il disturbo ossessivo. Ho fatto pochissime sedute, per problemi economici purtroppo devo limitarle il più possibile.
Attualmente frequento l'università, ho sia una cerchia ristretta di amici più fidata e una bellissima fidanzata che mi sostiene sempre. Entrambe le parti sono a conoscenza del problema che mi sta perseguitando, cercano di sostenermi ma non si sbilanciano visto che non sanno di effettivo come comportarsi.
I rapporti in famiglia sono stabili, ho dei genitori che mi amano e che mi sostengono, quindi anche nel caso in cui mi scoprissi diverso sessualmente, non comporterebbe chissà quale cambiamento. Ma in ogni caso, non so per quale motivo, non riesco ad accettare l'idea di poter essere omosessuale. Ero arrivato ad un punto della mia vita, dove mi ero arreso all'idea. Poi ho conosciuto questa ragazza con cui ho avuto problemi all'inizio, ma messa da parte l'ansia ho avuto responsi inaspettati. E ciò mi ha confuso più che mai, non ho coscienza di me stesso e di cosa voglia, e questa cosa mi sta lentamente uccidendo.
Attualmente frequento l'università, ho sia una cerchia ristretta di amici più fidata e una bellissima fidanzata che mi sostiene sempre. Entrambe le parti sono a conoscenza del problema che mi sta perseguitando, cercano di sostenermi ma non si sbilanciano visto che non sanno di effettivo come comportarsi.
I rapporti in famiglia sono stabili, ho dei genitori che mi amano e che mi sostengono, quindi anche nel caso in cui mi scoprissi diverso sessualmente, non comporterebbe chissà quale cambiamento. Ma in ogni caso, non so per quale motivo, non riesco ad accettare l'idea di poter essere omosessuale. Ero arrivato ad un punto della mia vita, dove mi ero arreso all'idea. Poi ho conosciuto questa ragazza con cui ho avuto problemi all'inizio, ma messa da parte l'ansia ho avuto responsi inaspettati. E ciò mi ha confuso più che mai, non ho coscienza di me stesso e di cosa voglia, e questa cosa mi sta lentamente uccidendo.
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Ottimo il fatto che abbia già la possibilità di incontrare di persona una psicoterapeuta: prosegua e non si arrenda, pur con la cadenza delle sedute che riuscite a mantenere.
Il "lavoro" va dunque fatto con la Collega, cercando di evitare la ricerca di rassicurazioni altrove, che paradossalmente potrebbero invece interferire con la terapia in atto..
Immagino avrà già letto l'articolo del dott.Santonocito, che comunque le segnalo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Suggerisco, inoltre, le seguenti letture:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/565-depotenziare-le-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/2104-ossessioni-come-uscire-sulla-cattiva-strada.html
Saluti.
Il "lavoro" va dunque fatto con la Collega, cercando di evitare la ricerca di rassicurazioni altrove, che paradossalmente potrebbero invece interferire con la terapia in atto..
Immagino avrà già letto l'articolo del dott.Santonocito, che comunque le segnalo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Suggerisco, inoltre, le seguenti letture:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/565-depotenziare-le-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/2104-ossessioni-come-uscire-sulla-cattiva-strada.html
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 05/03/2018.
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