Dopo 7 anni, penso ancora al mio ex
Gentili signori psicologi,
torno a rivolgermi a voi nella speranza di trovare un consiglio e un aiuto.Ho quasi 32 anni e, nonostante io e il mio ex (Matteo) ci siamo lasciati da 7 anni, continuo a pensare sempre a lui. Mi vergogno perfino a scriverlo e mi sento terribilmente in colpa nei confronti del mio attuale ragazzo, Pietro, con cui ormai sto da 6 anni: purtroppo non riesco a controllare i miei pensieri e mi ritrovo, volente o nolente, a pensare a lui molto più di quanto io non voglia.E' come se ci fossimo lasciati solo da qualche mese: lo sogno di notte, spio la sua pagina Facebook, cerco di fare percorsi a piedi pur di incrociare per un attimo il suo sguardo (che mi fa ancora sobbalzare il cuore nel petto) e, ciò che è più grave, nonostante io sappia perfettamente che ormai sta da anni con un'altra, come me del resto.Ho tentato di analizzarmi per cercare di capire le ragioni profonde di questo mio malsano comportamento: ho pensato che, forse, ci siamo lasciati troppo bruscamente (in seguito a una lite furibonda in cui sono arrivata a schiaffeggiarlo) dopo 4 anni d'amore e ben 15 anni che ci conoscevamo; ho ipotizzato che in realtà io non sia felice con il mio attuale ragazzo (ciò in parte è vero, ma non ho mai pensato né di tradirlo né di lasciarlo); ho detto a me stessa che forse sono una deprecabile narcisista che vorrebbe avere le attenzioni di più uomini allo stesso tempo e, infine, mi sono anche raccontata che, fuori da ogni dubbio, non mi sono mai sentita tanto felice come quando io e lui stavamo insieme: sarà che mi riempiva di attenzioni, sarà che ero giovane e avevo tutta la vita davanti, andavo ancora all'università, stavo meglio di salute...ma mi ritrovo, ormai tutti i giorni della mia vita, a pensare a lui. Ho perfino fatto una chiamata anonima sul suo numero di cellulare (per verificare che non lo avesse cambiato) e poi gli ho mandato un messaggio su Whatsapp chiedendogli di vederci perché vorrei tanto spiegargli che tra di noi è finita perché, in quel periodo, ero profondamente depressa a causa di una grave patologia (LES) di cui soffrivo già, ma che, all'epoca, non sapevo neppure di avere!Com'era prevedibile, lui, con mia grande delusione, non mi ha neppure risposto e, credo, avrà avuto in cuor suo la conferma della propria idea secondo la quale sarei completamente fuori di testa: ci lasciammo perché io, nonostante lavorasse solo lui e io avessi trovato lavoro da poco dopo la laurea, volevo andare a convivere, mentre lui non lo desiderava affatto.Il mio stato depressivo si aggravò moltissimo, ma ovviamente tutti diedero la colpa alla nostra separazione e non al fatto che avevo il lupus, il quale, da allora, mi ha fatto venire ben 2 pleuriti con travaso della pleura bilaterale e, l'ultima volta, mi ha fatta finire in coma per più di 48 ore in seguito a febbre alta con convulsioni (avevo l'influenza). Non riesco a darmi pace, sono fermamente convinta che non sarò mai più felice quanto lo sono stata con lui.
Grazie infinite!
torno a rivolgermi a voi nella speranza di trovare un consiglio e un aiuto.Ho quasi 32 anni e, nonostante io e il mio ex (Matteo) ci siamo lasciati da 7 anni, continuo a pensare sempre a lui. Mi vergogno perfino a scriverlo e mi sento terribilmente in colpa nei confronti del mio attuale ragazzo, Pietro, con cui ormai sto da 6 anni: purtroppo non riesco a controllare i miei pensieri e mi ritrovo, volente o nolente, a pensare a lui molto più di quanto io non voglia.E' come se ci fossimo lasciati solo da qualche mese: lo sogno di notte, spio la sua pagina Facebook, cerco di fare percorsi a piedi pur di incrociare per un attimo il suo sguardo (che mi fa ancora sobbalzare il cuore nel petto) e, ciò che è più grave, nonostante io sappia perfettamente che ormai sta da anni con un'altra, come me del resto.Ho tentato di analizzarmi per cercare di capire le ragioni profonde di questo mio malsano comportamento: ho pensato che, forse, ci siamo lasciati troppo bruscamente (in seguito a una lite furibonda in cui sono arrivata a schiaffeggiarlo) dopo 4 anni d'amore e ben 15 anni che ci conoscevamo; ho ipotizzato che in realtà io non sia felice con il mio attuale ragazzo (ciò in parte è vero, ma non ho mai pensato né di tradirlo né di lasciarlo); ho detto a me stessa che forse sono una deprecabile narcisista che vorrebbe avere le attenzioni di più uomini allo stesso tempo e, infine, mi sono anche raccontata che, fuori da ogni dubbio, non mi sono mai sentita tanto felice come quando io e lui stavamo insieme: sarà che mi riempiva di attenzioni, sarà che ero giovane e avevo tutta la vita davanti, andavo ancora all'università, stavo meglio di salute...ma mi ritrovo, ormai tutti i giorni della mia vita, a pensare a lui. Ho perfino fatto una chiamata anonima sul suo numero di cellulare (per verificare che non lo avesse cambiato) e poi gli ho mandato un messaggio su Whatsapp chiedendogli di vederci perché vorrei tanto spiegargli che tra di noi è finita perché, in quel periodo, ero profondamente depressa a causa di una grave patologia (LES) di cui soffrivo già, ma che, all'epoca, non sapevo neppure di avere!Com'era prevedibile, lui, con mia grande delusione, non mi ha neppure risposto e, credo, avrà avuto in cuor suo la conferma della propria idea secondo la quale sarei completamente fuori di testa: ci lasciammo perché io, nonostante lavorasse solo lui e io avessi trovato lavoro da poco dopo la laurea, volevo andare a convivere, mentre lui non lo desiderava affatto.Il mio stato depressivo si aggravò moltissimo, ma ovviamente tutti diedero la colpa alla nostra separazione e non al fatto che avevo il lupus, il quale, da allora, mi ha fatto venire ben 2 pleuriti con travaso della pleura bilaterale e, l'ultima volta, mi ha fatta finire in coma per più di 48 ore in seguito a febbre alta con convulsioni (avevo l'influenza). Non riesco a darmi pace, sono fermamente convinta che non sarò mai più felice quanto lo sono stata con lui.
Grazie infinite!
[#1]
Gentile ragazza, ho letto la sua precedente richiesta, potrebbe darsi che in questo momento in cui non tutto va bene nella sua vita , ci ha diffusamente parlato del suo rapporto con Pietro che è molto esigente ed autoritario nei suoi confronti, per cui si trova a lavorare senza essere pagata, e teme di dover lasciare l'insegnamento ed il suo piccolo, ma prezioso stipendio.. Lei vagheggi e ricordi l 'amore di prima , la giovinezza, i sogni , i progetti intatti , per ricordare ed anche per poter pensare che un amore bello , lo ha avuto , che ancora le scalda il cuore e la consola, anche se sembra che sia ormai una storia chiusa.. Se lo tenga come una stella in tasca quel ricordo, per illuminare la strada ed avere coraggio.. e rifletta se non sia opportuno terminare la magistrale e poter così fare del tutto il lavoro che ama.. troppo vecchia a 32 anni.. scherziamo. .?? Le faccio molti auguri per la sua vita e le auguro uno sguardo lucido e realista sul suo futuro e sulle sue aspettative..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Ex utente
Grazie infinite dottoressa Fregonese per avermi risposto.E' dal 2010, anno in cui ho finito la laurea triennale, che penso di iscrivermi alla magistrale: non l'ho mai fatto perché lavoro e temo di non riuscire a terminare gli studi in tempi dignitosi.Oltre alle questioni puramente logistiche, c'è la mia salute, che diventa purtroppo sempre più cagionevole (quest'inverno ho avuto 3 volte l'influenza, tra cui quella in cui, come raccontavo prima, sono addirittura andata in coma), credo basti dire che ho il 60 per cento di invalidità civile.Last but not least, c'è Pietro: tutte le volte in cui ne ho parlato con lui mi ha accusata di averlo preso in giro andando a lavorare insieme a lui in negozio perché gli ho fatto credere che avrei lavorato con lui a vita e mi ricatta dicendomi"mi tradisci per un tuo stupido sogno, mi hai preso in giro per anni e io mi fidavo di te."Sembra non voler capire che io non ce la faccio fisicamente ad alzarmi tutte le mattine alle 6 e a fare sforzi fisici (come richiederebbe il suo lavoro), se poi accenno al fatto che potrei provare a iscrivermi al collocamento mirato mi risponde che ho le idee confuse, che non ne vale la pena, che mi manderebbero a lavorare in un call centre dove guadagnerei poco o niente... e io non so che cosa fare, tranne aggrapparmi al bellissimo ricordo del mio dolcissimo ex ragazzo.Accetto volentieri consigli in merito e ringrazio anticipatamente di cuore tutti voi di Medicitalia, Eleonora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 58.7k visite dal 03/03/2018.
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