Castelli di menzogne.
Salve, tutto ha inizio all’eta di 15/16 anni, le prime menzogne e tu da genitore pensi, niente è in fase adolescenziale le prime piccole bugie. Gli anni passavano e le cose erano sempre uguali, forse si accentuavano e noi non ci rendevamo conto della situazione. Adesso siamo all’eta di 29 anni e la situazione ci sta sfuggendo di mano i castelli fatti di bugie sono all’ordine del giorno, anche di fronte all’evidenza lui mente,come se vivesse in un mondo fatto di fantasie e menzogne, perché lui ci crede veramente a quello che sta raccontando. In alcune situazioni gli spieghi che sai la verità è come se nulla fosse ti fa un giro di parole che chi lo sente rimane allibito e alla fine cade sempre nella menzogna. Caratterialmente è una persona non eirascibile, molto pacata gentile con tanta pazienza è sempre disponibile ad aiutare il prossimo,aiutatemi a capire se questa menzogna si può chiamare patologia noi abbiamo esaurito tutte le nostre risorse mentali per cercarne una soluzione se ci può essere una speranza di miglioramento o se dobbiamo rassegnarci al suo essere bugiardo cronico.
Grazie dell’attenzione
Grazie dell’attenzione
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Gentile Utente,
Lei sta parlando di Suo figlio adolescente?
Posso chiederLe a che cosa si riferiscono queste menzogne e che cosa riguardano e soprattutto come si sente Lei davanti a questa situazione? Che cosa fa?
E' sola o Suo marito Le è di supporto?
Lei sta parlando di Suo figlio adolescente?
Posso chiederLe a che cosa si riferiscono queste menzogne e che cosa riguardano e soprattutto come si sente Lei davanti a questa situazione? Che cosa fa?
E' sola o Suo marito Le è di supporto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Utente
Cara Dott.ssa Angela Pileci
Scrivo per conto dei miei genitori il soggetto di cui parlo e mio fratello maggiore, ad oggi lui ha 29 anni , le menzogne si basano sulla sua vita lavorativa , di coppia e sociale. Le faccio un esempio ( giusto qualche giorno fa mia madre si trovava in auto, durante il tragitto incontra mio fratello che va in direzione opposta prende il telefono e chiama, lei chiede dove lui stesse andando e subito dopo le chiede dov’era in quel preciso momento e lui gli risponde non dicendo la verità di dove si trovasse perché il luogo che lui menziona si trova ad una distanza di 12km circa da dove si erano incontrati, lei le dice che non è vero che si trovava in quel luogo perché si erano appena incontrati e lui insistentemente diceva che non era come dicesse lei , non ci capacitiamo ,perché negare una cosa così semplice.Lei mi chiede come ci sentiamo noi davanti a questa situazione, io le rispondo dicendo che ci sentiamo impotenti davanti a tutto questo. Da poco a perso il lavoro e noi ne siamo venuti a conoscenza tramite terze persone e la cosa più assurda è che la mattina esce di casa dicendo alla sua compagna che va a lavorare. Mio padre in questo momento non ci è di supporto perché allo scuro di tutto ciò accaduto nelle ultime due settimane. Ha subito da poco un intervento e per il momento si deve concentrare sulla riabilitazione e di conseguenza non abbiamo ritenuto opportuno metterlo al corrente.
NB: a distanza di circa 2 anni l’uno dall’alto è stato vittima di due incidenti non indifferenti a mio avviso sono traumi che lo hanno portato a peggiorare questo suo essere così.
Scrivo per conto dei miei genitori il soggetto di cui parlo e mio fratello maggiore, ad oggi lui ha 29 anni , le menzogne si basano sulla sua vita lavorativa , di coppia e sociale. Le faccio un esempio ( giusto qualche giorno fa mia madre si trovava in auto, durante il tragitto incontra mio fratello che va in direzione opposta prende il telefono e chiama, lei chiede dove lui stesse andando e subito dopo le chiede dov’era in quel preciso momento e lui gli risponde non dicendo la verità di dove si trovasse perché il luogo che lui menziona si trova ad una distanza di 12km circa da dove si erano incontrati, lei le dice che non è vero che si trovava in quel luogo perché si erano appena incontrati e lui insistentemente diceva che non era come dicesse lei , non ci capacitiamo ,perché negare una cosa così semplice.Lei mi chiede come ci sentiamo noi davanti a questa situazione, io le rispondo dicendo che ci sentiamo impotenti davanti a tutto questo. Da poco a perso il lavoro e noi ne siamo venuti a conoscenza tramite terze persone e la cosa più assurda è che la mattina esce di casa dicendo alla sua compagna che va a lavorare. Mio padre in questo momento non ci è di supporto perché allo scuro di tutto ciò accaduto nelle ultime due settimane. Ha subito da poco un intervento e per il momento si deve concentrare sulla riabilitazione e di conseguenza non abbiamo ritenuto opportuno metterlo al corrente.
NB: a distanza di circa 2 anni l’uno dall’alto è stato vittima di due incidenti non indifferenti a mio avviso sono traumi che lo hanno portato a peggiorare questo suo essere così.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 957 visite dal 28/02/2018.
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