Amicizia impossibile con l’ex
Buonasera dottori/dottoresse,
una settimana fa il mio ragazzo mi ha lasciata via sms dopo un anno e mezzo insieme. Lui è stato il mio primo amore, il primo a cui ho detto ti amo, con cui ho fatto l’amore, che potessi definire fidanzato e non “frequentazione” di settimane. Avevo conosciuto i suoi genitori, zii, cugini, nonni. Io ero la sua relazione più duratura, l’unica in cui aveva presentato la ragazza alla famiglia. Alla base del nostro rapporto, che aveva molte falle a partire dai caratteri opposti, io romantica,estroversa e lui introverso, problematico, c’era però una bellissima amicizia, tanto che mi ha sempre detto che la cosa più bella della nostra relazione fosse che io fossi la sua migliore amica, che mai con una ragazza era riuscito a ridere così tanto, ad aprirsi e divertirsi. I problemi alla base poi erano tanti, lui così stressato per gli esami che aveva già messo in dubbio i suoi sentimenti per me a gennaio il giorno del mio compleanno e mesiversario e stava per lasciarmi. Il sesso, che per tempistiche/mancanza di un luogo (genitori in casa) non lo facevamo da mesi. Il fatto che non uscissimo mai perché non gli andava e non voleva spendere troppi soldi. Il fatto che ci sentissimo prevalentemente via telefono la sera e che ci vedessimo solo In facoltà (stesso corso) e che non sapesse mai di cosa parlare, che ragazze gli facevano il filo e lui continuava a sentirle senza farci nulla ma che non tollerava la mia gelosia o il mio sentire la sua mancanza; che mi avesse allontanato da tutti i miei amici. La fine di questa relazione l’ho accettata e sono anche d’accordo, tranne sui modi, visto che mi ha lasciato dicendo che non mi amava da un po’ e che non me l’aveva detto perché sennò sarei impazzita, e che il dirmi ti amo la prima volta dopo un mese era stato un errore. Non intendo tornare con lui, non dopo il dolore che mi ha fatto provare e la sua indecisione non mi portano a volerlo accanto come ragazzo, ma come amico si. Mi manca l’amicizia con lui, non provo più neanche attrazione verso di lui, e di sicuro non amore, mi manca però avere quel migliore amico con cui scherzare, confidarmi e con cui ridere. Sono pronta a rifarmi una vita, trovare l’amore in un altro ragazzo più affine a me, ma vorrei che comunque rimanesse il mio migliore amico, soprattutto visto che non mi ama da tempo, ma che mi vuole molto bene. Lo vedo ogni giorno perché fa parte della mia comitiva a lezione,e non provo rimpianti per la relazione,solo per l’amicizia. Gli ho chiesto di rimanere amici, di ritrovare quel bel rapporto che avevamo, ma lui dice che si comporterà come gli verrà, perché a lui non viene ora di vedermi in un altro ruolo, e che per un po’ è meglio se non ci frequentiamo, anche se comunque viene lì a farmi dispetti o a ridere, o se vede che non sto bene chiede . Lunedì é il suo compleanno e facciamo una cena a cui andrò, e vorrei davvero mettere a posto tutto, visto che oggi abbiamo litigato per questo. Lo vedrò anche domani. Come posso fare?
una settimana fa il mio ragazzo mi ha lasciata via sms dopo un anno e mezzo insieme. Lui è stato il mio primo amore, il primo a cui ho detto ti amo, con cui ho fatto l’amore, che potessi definire fidanzato e non “frequentazione” di settimane. Avevo conosciuto i suoi genitori, zii, cugini, nonni. Io ero la sua relazione più duratura, l’unica in cui aveva presentato la ragazza alla famiglia. Alla base del nostro rapporto, che aveva molte falle a partire dai caratteri opposti, io romantica,estroversa e lui introverso, problematico, c’era però una bellissima amicizia, tanto che mi ha sempre detto che la cosa più bella della nostra relazione fosse che io fossi la sua migliore amica, che mai con una ragazza era riuscito a ridere così tanto, ad aprirsi e divertirsi. I problemi alla base poi erano tanti, lui così stressato per gli esami che aveva già messo in dubbio i suoi sentimenti per me a gennaio il giorno del mio compleanno e mesiversario e stava per lasciarmi. Il sesso, che per tempistiche/mancanza di un luogo (genitori in casa) non lo facevamo da mesi. Il fatto che non uscissimo mai perché non gli andava e non voleva spendere troppi soldi. Il fatto che ci sentissimo prevalentemente via telefono la sera e che ci vedessimo solo In facoltà (stesso corso) e che non sapesse mai di cosa parlare, che ragazze gli facevano il filo e lui continuava a sentirle senza farci nulla ma che non tollerava la mia gelosia o il mio sentire la sua mancanza; che mi avesse allontanato da tutti i miei amici. La fine di questa relazione l’ho accettata e sono anche d’accordo, tranne sui modi, visto che mi ha lasciato dicendo che non mi amava da un po’ e che non me l’aveva detto perché sennò sarei impazzita, e che il dirmi ti amo la prima volta dopo un mese era stato un errore. Non intendo tornare con lui, non dopo il dolore che mi ha fatto provare e la sua indecisione non mi portano a volerlo accanto come ragazzo, ma come amico si. Mi manca l’amicizia con lui, non provo più neanche attrazione verso di lui, e di sicuro non amore, mi manca però avere quel migliore amico con cui scherzare, confidarmi e con cui ridere. Sono pronta a rifarmi una vita, trovare l’amore in un altro ragazzo più affine a me, ma vorrei che comunque rimanesse il mio migliore amico, soprattutto visto che non mi ama da tempo, ma che mi vuole molto bene. Lo vedo ogni giorno perché fa parte della mia comitiva a lezione,e non provo rimpianti per la relazione,solo per l’amicizia. Gli ho chiesto di rimanere amici, di ritrovare quel bel rapporto che avevamo, ma lui dice che si comporterà come gli verrà, perché a lui non viene ora di vedermi in un altro ruolo, e che per un po’ è meglio se non ci frequentiamo, anche se comunque viene lì a farmi dispetti o a ridere, o se vede che non sto bene chiede . Lunedì é il suo compleanno e facciamo una cena a cui andrò, e vorrei davvero mettere a posto tutto, visto che oggi abbiamo litigato per questo. Lo vedrò anche domani. Come posso fare?
[#1]
Gentile utente,
Lei ci dice:
"..ma vorrei che comunque rimanesse il mio migliore amico,.."
Lei vuole, ma lui forse no.
Non è facile essere amici fin quando cuore e cervello non "si spengono";
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html
si rimane - ma magari uno solo dei due - in una ambiguità che non aiuta a elaborare la separazione.
E dunque è un legame che non serve a nessuno dei due.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per la risposta. Allo stesso tempo ho un dubbio allora: perché questa ambiguità nel comportamento? Mi ha lasciata lui, dicendo che non mi amava già da mesi e che forse addirittura mai é stato amore, però mi vuole bene e sono la sua migliore amica, confermato da lui oggi. Non mi vuole frequentare (nonostante io abbia superato in fretta la cosa proprio perché accetto la rottura e in fondo la condivido) per rispetto mio e per non farmi stare male, però viene lì a farmi i dispetti e a ridere, a chiedermi come sto, ad aiutarmi a lezione. Non vuole tornare con me (ed é meglio così), non vuole frequentare nessuna e mi chiede consigli su come non attirare donne... sono confusa, io ho capito cosa voglio fare, lui non credo, e onestamente visto che gli voglio un gran bene nonostante non mi abbia trattato bene in questa rottura vorrei aiutare sia me che lui ad andare avanti e non perdere ciò che di più bello abbiamo, anche se non é più compito mio
Grazie in anticipo e scusi la lunghezza, voglio solo che sparisca questo imbarazzo che nessuno dei due dovrebbe avere (io perché superato il lutto e lui perché ha chiarito che non mi ama, ma che affetto c’è)
La ringrazio per la risposta. Allo stesso tempo ho un dubbio allora: perché questa ambiguità nel comportamento? Mi ha lasciata lui, dicendo che non mi amava già da mesi e che forse addirittura mai é stato amore, però mi vuole bene e sono la sua migliore amica, confermato da lui oggi. Non mi vuole frequentare (nonostante io abbia superato in fretta la cosa proprio perché accetto la rottura e in fondo la condivido) per rispetto mio e per non farmi stare male, però viene lì a farmi i dispetti e a ridere, a chiedermi come sto, ad aiutarmi a lezione. Non vuole tornare con me (ed é meglio così), non vuole frequentare nessuna e mi chiede consigli su come non attirare donne... sono confusa, io ho capito cosa voglio fare, lui non credo, e onestamente visto che gli voglio un gran bene nonostante non mi abbia trattato bene in questa rottura vorrei aiutare sia me che lui ad andare avanti e non perdere ciò che di più bello abbiamo, anche se non é più compito mio
Grazie in anticipo e scusi la lunghezza, voglio solo che sparisca questo imbarazzo che nessuno dei due dovrebbe avere (io perché superato il lutto e lui perché ha chiarito che non mi ama, ma che affetto c’è)
[#3]
"...voglio solo che sparisca questo imbarazzo che nessuno dei due dovrebbe avere.."
Il "voglio"
per la psiche non corrisponde al
"ci riesco"...
Si possono certo esprimee dei desideri, ma molti non si realizzano.
La scomparsa dell'imbarazzo seguirà vie e tempi suoi propri,
non ubbidendo al Suo "voglio".
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Il "voglio"
per la psiche non corrisponde al
"ci riesco"...
Si possono certo esprimee dei desideri, ma molti non si realizzano.
La scomparsa dell'imbarazzo seguirà vie e tempi suoi propri,
non ubbidendo al Suo "voglio".
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 28/02/2018.
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