Aggressività
Buonasera, sono una ragazza di 19 anni..da molto tempo un problema mi affligge e mi porta a rovinare ogni rapporto che costruisco con i miei partner. Sono stata lasciata più volte a causa della mia aggressività verbale, con cui molto spesso esprimo il mio malessere per comunicarlo al mio partner. Inizialmente l'aggressività era anche fisica, ma dopo essere stata lasciata e aver sofferto tantissimo, ho smesso di fare almeno quello. Tuttavia continuo ancora ad usare parole aggressive e che feriscono, le stesse che mia madre ha sempre usato con me e che mi provocano grande dolore,ma adesso è come se fossi abituata a sentirle e a dirle..ed è come se non riuscissi a rendermi conto di quanto possano far male. Adesso il mio partner non ne vuole più sapere niente di me, anche se io vorrei davvero dimostrargli di poter cambiare,ma lui non crede più in me. Anche la sua famiglia, che mi ha sempre accolto bene come una figlia, adesso non vuole più che io stia con lui e questo mi ha fatto scivolare in un abisso di sensi di colpa, malessere...senso di inferiorità che ho da sempre avuto,ma che adesso si fa sempre più forte. Mi vergogno di me stessa e mi sento un mostro per ciò che faccio. Tutti credono che io sia una ragazza d'oro, ma il peso di questi sbagli mi fa sentire come se indossassi una maschera e la vera me in realtà è solo un mostro. Mi sento sempre più sbagliata, un peso per me stessa.
Grazie per l'ascolto.
Grazie per l'ascolto.
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"continuo ancora ad usare parole aggressive e che feriscono, le stesse che mia madre ha sempre usato con me e che mi provocano grande dolore"
"Mi vergogno di me stessa e mi sento un mostro per ciò che faccio."
Gentile Ragazza,
si prenda cura di questo dolore: "vomitarlo" sugli altri non lo diminuisce, anzi lo moltiplica.
Riparta dalla sofferenza, dalla rabbia, dalla vergogna e dai sensi di colpa utilizzandoli come carburante per il cambiamento.
Se davvero non le piace l'immagine di sé che vede riflessa negli occhi degli altri per via di questi suoi comportamenti, si rimbocchi le maniche e si attrezzi ad attraversarlo questo dolore: solo così sarà possibile superarlo e lasciarselo alle spalle.
Si faccia aiutare da uno psicologo psicoterapeuta in questo percorso, così da poter diventare la donna che vuole diventare. Non ci sono alibi: dipende solo da Lei.
Saluti cordiali.
"Mi vergogno di me stessa e mi sento un mostro per ciò che faccio."
Gentile Ragazza,
si prenda cura di questo dolore: "vomitarlo" sugli altri non lo diminuisce, anzi lo moltiplica.
Riparta dalla sofferenza, dalla rabbia, dalla vergogna e dai sensi di colpa utilizzandoli come carburante per il cambiamento.
Se davvero non le piace l'immagine di sé che vede riflessa negli occhi degli altri per via di questi suoi comportamenti, si rimbocchi le maniche e si attrezzi ad attraversarlo questo dolore: solo così sarà possibile superarlo e lasciarselo alle spalle.
Si faccia aiutare da uno psicologo psicoterapeuta in questo percorso, così da poter diventare la donna che vuole diventare. Non ci sono alibi: dipende solo da Lei.
Saluti cordiali.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 27/02/2018.
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