Ansia e relazione sentimentale
Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni con una storia particolare alle spalle: a 13 anni ho perso mia madre per una malattia e da lì ho sempre avuto l'impressione di "dovermi crescere da sola", sensazione di cui mi sono resa conto solo negli ultimi anni, poiché mio padre è sempre stato concentrato molto su mio fratello più piccolo e poco attento ai miei bisogni sia di adolescente che di donna. Sono 5 anni che ho intrapreso una psicoterapia di tipo dinamico breve, grazie alla quale sono cresciuta molto.. ora sono al terzo anno di università, molto soddisfatta della mia scelta e sempre più convinta della mia strada. Il mio problema sono sempre state le relazioni sentimentali, ne ho avuti tanti e, specialmente i primi anni del lutto, ero alla disperata ricerca di un ragazzo, al punto che la maggior parte delle volte mi facevo piacere per forza qualcuno senza ascoltare le mie emozioni vere.. ho conquistato esperienze con ragazzi non adatti a me, che spesso mi facevano sentire sulla corda, che avevo sempre ansia di conquistare e che mi abbandonassero e per me l'amore è sempre stato questo.. recentemente sono cambiata e nell'ultimo anno ho spesso rifiutato o mollato io ragazzi che capivo non mi facevano stare bene. Sono sempre state frequentazioni di massimo 3 mesi, e per tutta l'estate sono stata single e felice. Ad ottobre ho incontrato un ragazzo dove facevo tirocinio che subito mi ha colpita.. conoscendoci inizialmente lui ha dimostrato una parte di lui un po' "esagerata", insomma.. lo avevo scartato perché non corrispondeva ai miei "ideali" (avevo la fissazione per il tipo "alternativo", dannato, che se ne intendesse di musica ecc ecc).. il tirocinio ed il suo forte interesse ci hanno portato a continuare a frequentarci ed ho scoperto che con lui mi sentivo bene e libera di essere completamente me stessa, come non ero mai stata con nessuno, sebbene fosse un tipo semplice e genuino.. ho iniziato a sentire una fortissima attrazione fisica per lui, finché abbiamo iniziato una relazione, bellissima, al cui inizio è sbocciata la passione, la voglia di stare assieme e tante tante cose da condividere. Ho sempre avuto dubbi però, perché nella mia testa Jon corrispondeva al mio "ideale", con crisi d'ansia, che rimanevano anche quando stavo con lui, e poi con le coccole ed il sesso spariva fino a risentirmi innamorata pazza. Ora io ho appena affrontato una sessione d'esami molto stressante, è finita ma sento ancora un'ansia perenne, anche quando sono con lui, nonostante abbia orgasmi ed arrivi a piangere dal ridere con lui. Non so cosa fare, non capisco se l'ansia è un sintomo che la relazione mi sta facendo male (ipotesi per.me assurda) o dipende da altro (tipo il mio passato o il fatto che prendo la pillola da settembre). Non ho mai vissuto un amore così ed è quello che ho sempre voluto, non riuscire a godermelo mi distrugge.
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Cara ragazza, in gamba e coraggiosa, restare senza mamma è una ferita che si rimargina, ma ti lascia per un verso un disperato coraggio e per un altro un grande bisogno di sicurezza, di punti di riferimento, di certezze.. ecco infatti la ricerca di un amore comunque..e il bisogno di farselo piacere, perchè non si sceglie il colore della zattera che ti impedisce di annegare.. ora da un pò questo nuovo amore, che sembra un amore vero con coccole e passione.. sembra quello giusto.. Le consiglio di avere pazienza con sè stessa , l'ansia , la paura di perderlo, di sbagliare, c'è ancora.. c'è stato lo stress degli esami.. ma mi sembra che questo amore sia importante ed anche rassicurante per Lei.. si dia un pò di tempo, via via diventerà un amore più equilibrato.. Importante è che vi parliate, del vostro amore, ma anche dei vostri sogni e dei vostri progetti.. Ci riscriva , è stata parca nel raccontarsi, ma immagino quanta solitudine e quante fatiche si è autoimposta.. in situazioni come la sua si diventa la mamma di sè stessa..con coraggio e anche con rabbia..
Noi restiamo in ascolto..
Noi restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Utente
La ringrazio molto di questo commento, mi ha fatta sentire capita.. il problema è che questa ansia è molto diversa da come si è sempre manifestata con gli altri ragazzi (paura dell'abbandono, ricerca spasmodica di conferme, farsi andare bene situazioni che non mi andavano), perché questo ragazzo mi ama davvero e mi da tantissime conferme, ed in me è scattata l'ossessione che non sia quello giusto, o che alcuni "sintomi" in realtà normali, tipo non eccitarmi sempre quando lo bacio, siano piccoli segnali che le cose non stiano andando bene o che il mio corpo lo rifiuta, solo perché non mi sento ossessionata dall'abbandono ma sui miei sentimenti (ad esempio sento di amarlo per quello che è, non sento nessuna idealizzazione, cosa che invece è sempre successa, una idealizzazione che puntualmente si smentiva)
Grazie ancora di cuore
Grazie ancora di cuore
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Carissima, forse ora sei più sicura e meno affamata di conferme.. non hai bisogno di idealizzarlo questo uomo, si cresce , si matura si passa dall'innamoramento all'amore adulto.. Tappe maturative.. normali.. non si può vivere tutta la vita di .. farfalle nello stomaco.. rilassati e lasciati vivere, te lo dico con empatia e affettuosamente..Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 27/02/2018.
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