Psicologia
sono una psicofila, mi sono cioè scoperta amante del campo pur non avendo cognizioni in merito.Ho fatto una lunga analisi per problemi di bulimia,relazionali e di gestione della vita in generale. Ora va molto meglio.Mi sembra che il mio pensiero si sia rafforzato e che possa guidarmi meglio nella realtà concreta ed anche in quella simbolica.C'è ancora strada da fare!Amo leggere libri nel tentativo di "riordinare"ancora questa mia realtà psichica.La mia domanda è questa:ma che cosa sono i "fantasmi"in psicologia?Grazie a chi mi vorrà rispondere edauguri di buon anno a tutti....
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Gentile SIgnora,
ma che bello iniziare l'anno con una persona "psicofila"!
Effettivamente la nostra è una materia davvero molto interessante, e se proprio vuole avere approfondimenti può cercarli secondo me o attraverso internet oppure potrebbe andare in qualche libreria universitaria, dove ci sono Facoltà di Medicina oppure di Psicologia, e chiedere a loro
Personalmente non so di cosa si tratti, purtroppo questo "lato" della psicologia non mi appartiene
Buono studio
ma che bello iniziare l'anno con una persona "psicofila"!
Effettivamente la nostra è una materia davvero molto interessante, e se proprio vuole avere approfondimenti può cercarli secondo me o attraverso internet oppure potrebbe andare in qualche libreria universitaria, dove ci sono Facoltà di Medicina oppure di Psicologia, e chiedere a loro
Personalmente non so di cosa si tratti, purtroppo questo "lato" della psicologia non mi appartiene
Buono studio
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Gentile Amica,
Ripensandoci, invece di farlo lei che avrebbe potuto spiegare meglio il suo concetto, quello di una neo-psicofila, ci sto ripensando io e non mi sposto dalle teorie di Melanie Klein.
Vada a leggersi qualcosa che riguarda la posizione schizoparanoide e la posizione depressiva del bambino. Cerchi e trovi anche questo passaggio della Klein, e cioè il mondo interno del bambino abitato dalle pulsioni di vita e di morte e popolato di oggetti: RAPPRESENTAZIONI INTERNE SULLE QUALI AVVIENE L’INVESTIMENTO PULSIONALE. Tali rappresentazioni sono FANTASMATICHE, cioè preesistenti e indipendenti dalla percezione del mondo esterno.
E’ quello che viene chiamato l’oggetto parziale.
Nei primi giorni di vita il bambino vive in simbiosi con la madre e non distingue il proprio corpo dal suo. Le relazioni oggettuali a questo livello sono esclusivamente intrapsichiche. Il bambino percepisce il seno materno come parziale a sé, cioè come prolungamento di sé stesso, e come "parziale" rispetto alla madre, un oggetto cioè dotato di caratteristiche proprie ed onnipotenti: L’oggetto totale.
Nel passaggio dalla fase schizoparanoide a quella depressiva gli oggetti da parziali diventeranno totali, cioè separati e indipendenti dalla percezione che il bambino ha di sé. La relazione oggettuale, quindi, è l’interazione tra le pulsioni e gli oggetti parziali e totali. Ciò avviene principalmente a livello fantasmatico e anche nella vita adulta, la relazione con gli oggetti totali verrà sempre condizionata dalla modalità con la quale si è vissuta la relazione con gli oggetti parziali.
Tutto questo e molto dipiù di questo può trarlo dal libro che può interessarle di Melanie Klein “LA PSICOANALISI DEI BAMBINO” edito da Martinelli editore di Firenze. Tenga presente soprattutto la prima parte del libro che parla della Tecnica DELL’ANALISI INFANTILE, tesi peraltro condivisa anche da Levy Brull, da altri psicologi ed antropologi.
Tutto questo e anche qualcosa di più in psicologia e psicoanalisi.
Poi ci sono Allucinazioni, anime dei morti, lo spiritismo ed altre cose che invece di avvicinarla alla psicologia la allontanerebbero, a mio avviso, perché di spessore nettamente inferiore sul piano scientifico di quelle trattate dalla Klein e da altri psicologi, antropologi e psicoanalisti. E di tutt'altra essenza.
Ma adesso continui lei la ricerca. Se vuole raggiungere vette maggiori di quelle sinora dettate da “amori” improvvisi, dovrà lavorare parecchio nel campo della psicologia, anche se desidera restare soltanto nel campo della “psicofilia”.
Con molti auguri, anche per il nuovo anno.
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Utente
Grazie,grazie veramente a tutti che nonostante la mia così poca chiarezza nella domanda da "psicofila" mi avete gentilmente risposto. In particolare il dottor Antonio Vita ha centrato forse quello che cercavo e che appartiene alla mia storia personale.Leggerò senz'altro il libro della Klein.Mi auguro di potervi risentire
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Utente
Grazie,grazie veramente a tutti che nonostante la mia così poca chiarezza nella domanda da "psicofila" mi avete gentilmente risposto. In particolare il dottor Antonio Vita ha centrato forse quello che cercavo e che appartiene alla mia storia personale.Leggerò senz'altro il libro della Klein.Mi auguro di potervi risentire
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Utente
dottori sono la" psicofila" di medicitalia, le voglio chiedere ancora una cosa visto che è stato così gentile ed esauriente nella risposta:se ho capito bene larelazione con l'oggetto "madre" da simbiotico ad autonomo condiziona la nostra vita di relazione ma potrebbe forse rimanere in noi come un "fantasma".Racconto in breve la mia storia.Soffro di disturbi alimentari daquando avevo13 anni e pesavo 90 chili.Ho cominciato adimagrire saltando i pasti e vomitando.Mia madre è sempre stata molto magra e molto bella tanto che ancora oggi;a 78 anni, è stata definita "più bella della figlia(ne ho 49)!!"Mio padre è stato per me un ideale di bontà e di giustizia ed haassunto ruoli sia maschili che femminili nella mia educazione dal momento che mamma ha demandato da subito i suoi ruoli a cominciare dall'allattamento! Con una fatica incredibile sono riuscita a dimagrire e ad arrivare ad un peso accettabile ma, ironia della sorte,mi sono trovata senza seno e con l'addome cadente! Era veramente troppo per un'autostima mai nata e quindi incapace di sostenermi.Le persone attorno, famiglia per prima,non hanno avvertito questo mio disagio soffermandosi sul migliorato aspetto esteriore.Ma io,dentro di me,ero sola e sempre più a pezzi.Apparivo come una donna carina, forse ero anmche corteggiata,ma ero incapace di entrare in una relazione.Pensare di avere un contatto fisico mi terrorizzava.Ho sposato un uomo"scelto"con la testa perchè non mi chiedeva quel contatto fisico che io non riuscivo a dare e che mi vedeva"bellissima"nonostante le mie menomazioni.Ho anche avuto due figli ma la mia vita era in pieno disordine.Ho cominciato per loro un'analisi psicoanalitica durata una decina di anni e durante la quale mi sono innamorata del terapeuta.Ho fatto passi da gigante nella comprensione di me stessa.Adesso sono sola perchè non ritengo di poter "pagare" un amore.Mi sono rimaste ancora due "ferite" laceranti e cioè il fatto che nonostante abbia fatto "ordine" nella mia vita,sono di nuovo ingrassata e non riesco ancora a pensare a me in maniera Costruttiva.E poi c'è questo famoso transfert,l'unico sentimento così forte e devastante della mia vita!Ma perchè non può essere amore e deve essere un "fantasma"???Grazie di cuore
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.4k visite dal 02/01/2009.
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