Mancanza di autostima di mio figlio a causa di un altro bimbo

Mio figlio è in 2° elementare.E’ un bimbo introverso,timido,parla poco e riusciamo a farci raccontare le cose solo con tanta fatica.Fa fatica a integrarsi con gruppi nuovi,lo vedi li in disparte che non riesce a trovare il momento giusto per unirsi agli altri,ma ha comunque 3/4 amici con cui gioca tranquillamente.Dall’anno scorso in classe è presente 1 bimbo bravo didatticamente,ma che disturba continuamente la lezione,insulta le maestre,dice parolacce.Da 3 settimane ho scoperto che oltre a questi comportamenti offende tutti i compagni di classe sminuendoli nelle loro capacità Dice a tutti “Sei scarso a giocare a calcio, sei scarso a dama”,sei scarso a fare qualsiasi cosa! Mio figlio,l'ho scoperto sempre da poco, gioca spesso con questo bimbo del quale non mi ha mai parlato,io sapevo che i suoi amici erano altri.La cosa brutta è che queste scoperte sono state fatte perché ho iniziato a notare dei cambiamenti significativi.Da timido, gentile ed introverso che era, è diventato aggressivo con noi, dice parolacce o frasi poco carine che non appartengono al nostro modo di fare, dà calci e pugni a quello che trova avanti,fa il gesto di sputare al padre e tutto questo in genere è la conseguenza o di un NO che gli abbiamo detto o di una crisi dovuta all’aver perso ad 1 gioco,crisi che comincia con “io sono scarso a fare tutto,non sono buono a niente,non sono capace,a calcio non faccio mai gol,a dama perdo sempre.Quando sono iniziate queste crisi abbiamo cominciato con gli “interrogatori” usando tutta la calma possibile.La prima volta abbiamo impiegato più di 2 ore per farci dire chi gli aveva detto queste cose, chi gli aveva insegnato quei modi di dire e lui continuava a dire che erano frutto della sua immaginazione.Quando finalmente è riuscito a fare il nome di questo bimbo è come se si fosse liberato,nel giro di pochi minuti è tornato il bimbo sorridente che è in casa.Ma il giorno dopo punto e a capo.Purtroppo queste crisi sono sempre più frequenti, basta perdere ad un gioco, da tavolo,videogioco,partita di calcio con la sua squadra che va in tilt si arrabbia in modo indescrivibile,comincia a dire che non è capace e non riusciamo a farlo parlare se non con tanta fatica e pazienza.Ho provato a spiegargli che questo bimbo gli fa solo del male,lo fa stare arrabbiato piuttosto che sorridente,che un amico non ti dice che sei scarso,ma si diverte a giocare con te,che noi lo amiamo che lui vinca o perda,che dobbiamo divertirci quando si gioca, etc..ma lui non riesce a staccarsi.Ho fatto notare questa cosa alle maestre prima che diventasse cosi grave, ora ho chiesto un nuovo incontro.Come mi devo comportare con mio figlio?Cosa dirgli per aiutarlo?Cosa dovrebbero fare le maestre? Posso fare segnalazione a qualcuno? Devo parlare con la mamma del bimbo?Cambiare scuola o classe?Ho paura che abbia perso tutta la sua autostima e che questa situazione possa radicarsi. In classe tutti i bimbi si sono allontanati da lui, il mio invece si avvicina sempre più.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

comprendo la Sua preoccupazione, ma l'atteggiamento di Suo figlio è quello di chi sta imitando un altro bambino, apprendendo comportamenti che sono ovviamente indesiderati.

Mi sorprende che a scuola questo bambino aggressivo e svalutante, che dice parolacce, sia stato isolato da tutti, perchè in realtà non è questa la soluzione. Se Suo figlio dovesse cambiare scuola, anche lì potrà trovare situazioni simili.

Isolare il bimbo è un gesto molto aggressivo, ecco perchè a sua volta questo bambino risponde con la stessa modalità.

Ma per quanto riguarda Suo figlio, credo abbiate agito bene fin qui. Rafforzerei, premiandoli (ad esempio con complimenti, lodi), tutti i comportamenti desiderati e socialmente adeguati, mentre ignorerei quelli indesiderati, altrimenti li sottolineiamo e acquisiscono maggior peso.

Parlerei anche con le insegnanti, anche perchè la situazione ha coinvolto l'intera classe.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica