Bolo isterico
Buonasera a tutti.
Sono un ragazzo di 25 anni che soffre di un disturbo d'ansia con molte somatizzazioni diverse, che difficilmente si accavallano (un periodo è la mancanza d'aria, un altro magari è il vederci male).
In passato ho fatto uso di antidepressivi ma ho smesso perché a mio avviso non mi portavano beneficio mentre mi è stato molto utile un percorso di terapia cognitivo-comportamentale dove ho appreso le tecniche della terapia dell'accettazione (quella spiegata nel libro "la trappola della felicità") ed è probabilmente grazie ad essa che sono dove sono, sono quasi laureato, ho tanti amici ed una ragazza con cui sto benissimo.
Il motivo per cui chiedo il consulto è una somatizzazione molto fastidiosa, il bolo isterico, sento una sensazione strana alla gola in alcuni momenti (ad esempio alla guida o in altre situazioni) che molto raramente arriva addirittura ai conati di vomito.
Ne ho parlato al mio terapeuta che però mi parla sempre dei concetti di quella terapia che, anche se molto utili, penso di saper applicare discretamente bene, perciò chiedo a voi se c'è qualche approccio diverso con il bolo isterico.
Grazie mille anticipatamente per le risposte
Sono un ragazzo di 25 anni che soffre di un disturbo d'ansia con molte somatizzazioni diverse, che difficilmente si accavallano (un periodo è la mancanza d'aria, un altro magari è il vederci male).
In passato ho fatto uso di antidepressivi ma ho smesso perché a mio avviso non mi portavano beneficio mentre mi è stato molto utile un percorso di terapia cognitivo-comportamentale dove ho appreso le tecniche della terapia dell'accettazione (quella spiegata nel libro "la trappola della felicità") ed è probabilmente grazie ad essa che sono dove sono, sono quasi laureato, ho tanti amici ed una ragazza con cui sto benissimo.
Il motivo per cui chiedo il consulto è una somatizzazione molto fastidiosa, il bolo isterico, sento una sensazione strana alla gola in alcuni momenti (ad esempio alla guida o in altre situazioni) che molto raramente arriva addirittura ai conati di vomito.
Ne ho parlato al mio terapeuta che però mi parla sempre dei concetti di quella terapia che, anche se molto utili, penso di saper applicare discretamente bene, perciò chiedo a voi se c'è qualche approccio diverso con il bolo isterico.
Grazie mille anticipatamente per le risposte
[#1]
Buonasera,
Lei scrive: "Ne ho parlato al mio terapeuta che però mi parla sempre dei concetti di quella terapia che, anche se molto utili, penso di saper applicare discretamente bene..."
Può descrivere meglio che cosa accade e cosa Le dice?
Tenga presente che spesso la persona ansiosa è molto concentrata sui propri sintomi, spesso è sufficiente spostare l'attenzione del pz e lavorare contemporaneamente su altri aspetti.
Cordiali saluti,
Lei scrive: "Ne ho parlato al mio terapeuta che però mi parla sempre dei concetti di quella terapia che, anche se molto utili, penso di saper applicare discretamente bene..."
Può descrivere meglio che cosa accade e cosa Le dice?
Tenga presente che spesso la persona ansiosa è molto concentrata sui propri sintomi, spesso è sufficiente spostare l'attenzione del pz e lavorare contemporaneamente su altri aspetti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Proverò a spiegarmi dottoressa, per quello che posso giudicare io , credo di non avere problematiche particolari per quanto riguarda la mia sfera psichica(intendo il vivere male una determinata condizione o situazione) come le ho detto sono abbastanza soddisfatto della mia vita, il problema sono i sintomi.
Credo che per alcuni sintomi sia più facile di altri applicare la terapia che mi è stata insegnata, ad esempio quando l'ansia mi prende gli occhi, accetto la cosa e vivo normalmente mentre già con il bolo isterico è più dura, visto che Delle volte devo anche smettere di parlare per evitare il conato di vomito.
Comunque sia grazie all'aiuto del terapeuta anche quando ho questo sintomo cerco , per quanto possibile, di non buttarmi giù, di non fare confronti con gli altri e con il passato è di andare avanti concentrandomi su quello che sto facendo.
Naturalmente sarei un bugiardo se non ammettessi che Delle volte il sintomo prevale e mi identifico con la mente, buttandomi giù , anche se devo dire che con la pratica avviene sempre meno.
Se dovessi riassumere quello che mi dice in poche righe, direi che mi dice di accettare la cosa, di non colpevolizzarmi , di non fare confronti e concentrarmi sui miei valori.
Per quanto riguarda i valori credo di stare a buon punto, idem per i confronti e la colpevolizzazione di me stesso, mentre per quanto riguarda il non prendere come negativo questo sintomo, Delle volte mi riesce ed altre no , d'altronde sa meglio di me che non è sempre facile accettare queste sensazioni.
Per lavorare su altri aspetti intende i valori?
Per quanto riguarda lo spostare l'attenzione dovrei praticare la mindfulness?
Ho provato ma non ho trovato un testo giusto che mi guidi.
Credo che per alcuni sintomi sia più facile di altri applicare la terapia che mi è stata insegnata, ad esempio quando l'ansia mi prende gli occhi, accetto la cosa e vivo normalmente mentre già con il bolo isterico è più dura, visto che Delle volte devo anche smettere di parlare per evitare il conato di vomito.
Comunque sia grazie all'aiuto del terapeuta anche quando ho questo sintomo cerco , per quanto possibile, di non buttarmi giù, di non fare confronti con gli altri e con il passato è di andare avanti concentrandomi su quello che sto facendo.
Naturalmente sarei un bugiardo se non ammettessi che Delle volte il sintomo prevale e mi identifico con la mente, buttandomi giù , anche se devo dire che con la pratica avviene sempre meno.
Se dovessi riassumere quello che mi dice in poche righe, direi che mi dice di accettare la cosa, di non colpevolizzarmi , di non fare confronti e concentrarmi sui miei valori.
Per quanto riguarda i valori credo di stare a buon punto, idem per i confronti e la colpevolizzazione di me stesso, mentre per quanto riguarda il non prendere come negativo questo sintomo, Delle volte mi riesce ed altre no , d'altronde sa meglio di me che non è sempre facile accettare queste sensazioni.
Per lavorare su altri aspetti intende i valori?
Per quanto riguarda lo spostare l'attenzione dovrei praticare la mindfulness?
Ho provato ma non ho trovato un testo giusto che mi guidi.
[#3]
Gentile utente,
ha già fatto una visita presso il gastroenterologo e presso lo gnatologo?
Se non altro per escludere cause organiche,
molto possibili.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
ha già fatto una visita presso il gastroenterologo e presso lo gnatologo?
Se non altro per escludere cause organiche,
molto possibili.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Ciò non esclude cause fisiche legate allo stress o alla tensione.
La diagnosi non deve essere una auto-diagnosi
ma fatta dallo specialista sopra citato.
Evitare di psicologizzare prima di aver escluso fattori organici.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
La diagnosi non deve essere una auto-diagnosi
ma fatta dallo specialista sopra citato.
Evitare di psicologizzare prima di aver escluso fattori organici.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#6]
Buongiorno,
Posso chiederle che rapporto ha con il cibo e con la vita sessuale?
Ha una vita di coppia?
Appagante dal punto di vista relazionale e sesuale?
Solitamente - ma siamo online, quindi lo prenda con le pinze - le situazioni collegate con la vita sessuale hanno un ruolo importante nella etiologia della nevrosi.
Immagino però che lo avrà analizzato in terapia con chi ha il piacere di occuparsi di lei.
Posso chiederle che rapporto ha con il cibo e con la vita sessuale?
Ha una vita di coppia?
Appagante dal punto di vista relazionale e sesuale?
Solitamente - ma siamo online, quindi lo prenda con le pinze - le situazioni collegate con la vita sessuale hanno un ruolo importante nella etiologia della nevrosi.
Immagino però che lo avrà analizzato in terapia con chi ha il piacere di occuparsi di lei.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Ex utente
Buongiorno a lei dottoressa.
Per quanto riguarda il cibo direi che ho un buon, rapporto non mi abbuffo però mangio.
Per quanto riguarda la vita sessuale posso dire che quando non avevo una relazione stabile, l'ansia da prestazione si faceva sentire ma ora che sono fidanzato da anni non ho nessun problema da quel punto di vista e devo dire che la situazione è appagante visto che sto con una ragazza bellissima e con cui sto benissimo.
Come ho detto sopra, il mio problema sono solo i sintomi, anche se grazie alla terapia ho imparato a gestirli un po'.
Ho fatto caso che Delle volte non ho l'ansia neanche per condizioni ansiogene come fare un esame o parlare ad esempio con una bella ragazza.
Non so neanche che tipo di disturbo ho sinceramente..
Per quanto riguarda il cibo direi che ho un buon, rapporto non mi abbuffo però mangio.
Per quanto riguarda la vita sessuale posso dire che quando non avevo una relazione stabile, l'ansia da prestazione si faceva sentire ma ora che sono fidanzato da anni non ho nessun problema da quel punto di vista e devo dire che la situazione è appagante visto che sto con una ragazza bellissima e con cui sto benissimo.
Come ho detto sopra, il mio problema sono solo i sintomi, anche se grazie alla terapia ho imparato a gestirli un po'.
Ho fatto caso che Delle volte non ho l'ansia neanche per condizioni ansiogene come fare un esame o parlare ad esempio con una bella ragazza.
Non so neanche che tipo di disturbo ho sinceramente..
[#8]
“mio problema sono solo i sintomi, anche se grazie alla terapia ho imparato a gestirli un po'”
I sintomi, seguono la diagnosi e l’etioligia.
Lavorare soltanto sui sintomi, è un lavoro miope.
La psiche é molto più complessa dei sintomi che produce.
I sintomi, seguono la diagnosi e l’etioligia.
Lavorare soltanto sui sintomi, è un lavoro miope.
La psiche é molto più complessa dei sintomi che produce.
[#10]
"..perciò chiedo a voi se c'è qualche approccio diverso con il bolo isterico..."
Gli studi recenti hanno evidenziato anche una possibile compromissione fisica, oltre che un vissuto psicologico (v. #5).
Se è veramente interessato, può approfondire qui:
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1459-il-nodo-alla-gola.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1934-il-nodo-alla-gola-il-bolo-isterico-e-sempre-isterico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#11]
Approfondisca l’aspetto diagnostico, il cosa fare, cioè il protocollo terapeutico, dipende dalla diagnosi.
Lei continua parlare i sintomi, ma una diagnosi clinica non è semplicemente data dall’elenco dei sintomi, ma dall’integrazione dello stato di salute fisica e psichica, e dalla struttura di personalità del paziente
Lei continua parlare i sintomi, ma una diagnosi clinica non è semplicemente data dall’elenco dei sintomi, ma dall’integrazione dello stato di salute fisica e psichica, e dalla struttura di personalità del paziente
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 6.1k visite dal 23/02/2018.
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