Frustrazione

Gentili dottori,
Da Giugno 2017 vivo in casa dei miei suoceri per stare con il mio fidanzato, originario del sud come me, ma nato e residente a Roma..
All'inizio ero contenta, pensavo di trovarmi in una bella città e che avrei trovato subito lavoro anche grazie alla mia cultura ed alle mie competenze. La frustrazione è cresciuta sempre di più scoprendo, dopo un sacco di colloqui, che invece questa città è peggio di un paesino e che solo i raccomandati ottengono un lavoro. Detto ciò, vedo che i miei coetanei ,quasi tutti, si stanno costruendo un futuro solido e stabile, molte mie compagne ,cugine , amiche, ex compagni di liceo o di università stanno mettendo o hanno messo già su famiglia ed hanno raggiunto obiettivi di carriera soddisfacenti mentre io ancora non ci sono riuscita nonostante tutti i miei sforzi. Non trovando lavoro e vivendo in una città grande come Roma, dove gli affitti sono esorbitanti solo lo stipendio del mio fidanzato non basta . Non avendo ancora un lavoro e non essendo riuscita ancora a finire l'università prima per motivi di salute e dopo per motivi famigliari ,mi trovo in una situazione in cui mi sono tornati gli attacchi di panico e mi ritrovo a piangere spesso, mi sento depressa. Secondo voi è normale sentirsi così frustrati a 27 anni per una donna che si sente irrealizzata ed indietro rispetto agli altri oppure sono io esagerata ?Grazie per il vostro consulto. P.s.: stare con i suoceri, per quanto mi possano volere bene, non è una cosa bella, perché mi sento limitata in moltissime cose (es. Non posso cucinare ciò che voglio perché mia suocera si lamenta della puzza e non posso farmi la doccia tardi perché dicono che i vicini sentono il rumore dell'acqua....) non.sono libera di parlare con il mio fidanzato di notte perché anche se bisbigliamo si lamentano e e bussano al muro e, cosa più importante, non possiamo vivere la nostra sessualità liberamente, quasi dobbiamo stare attenti a non fare rumore e non respirare troppo pesantemente.
Grazie mille... vi prego, aiutatemi!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

con tutte le limitazioni cui Lei è sottoposta, lo stress di terminare l'università e parallelamente di cercare lavoro, immagino che Lei possa sentirsi in ansia per il futuro e già fare confronti con amiche e parenti.

Questo è del tutto umano.

Però sa bene che tutto ciò La distrae dal raggiungimento degli obiettivi. Quanti esami Le mancano per terminare gli studi? Ha fatto un piano sensato e raggiungibile per sostenere e superare un esame dopo l'altro entro un certo tempo?

Come sta cercando lavoro?
Crede di farcela a lavorare e studiare nello stesso tempo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Gentile d.ttssa Angela ,
Il problema è che devo lavorare per forza, perché i miei sono grandi di età e non hanno più risorse.
Sto cambiando sede universitaria per amor suo, perché non potrei fare viaggi lunghi per andare a fare esami perché non me lo posso permettere.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Non lo metto in dubbio, ma è opportuno chiarirsi le idee e fare un piano per poter agire e arrivare al proprio obiettivo.

Tutto il resto può senz'altro generare delle frustrazioni, anche perchè da adulti si desidera la propria autonomia e indipendenza.

Un passo dopo l'altro...

Cordiali saluti,