Mio marito dice di non preoccuparmi e io sono che sono paure assurde, eppure questa paura mi sta
Esco da un momento particolarmente difficile della mia vita a causa di gravi problemi di salute dei miei genitori. Per anni mi sono occupata di loro e ho messo da parte tutta la mia vita. Mio marito mi ha sempre aiutata e grazie al cielo ora abbiamo trovato un valido aiuto, un signor badante che si occupa di loro con tanta dedizione. Finalmente pensavamo di poter cominciare a ricostruire: io sto cercando di rientrare nel mercato del lavoro ma stiamo anche cercando di avere un bimbo. Purtroppo è scattato qualcosa nella mia mente che mi fa tanto soffrire: mio marito dice di non preoccuparmi e io sono che sono paure assurde, eppure questa paura mi sta rovinando il momento. Qualche giorno fa è venuto una persona per una consegna a casa di un pacco e abbiamo chiacchierato in cortile del più e del meno, Non è nemmeno salito a casa ma sono scesa io a ritirarlo. Nei giorni precedenti avevo letto di persone che erano state violentate e non se ne erano accorte perché ipnotizzate. Apriti cielo...sono entrata in panico: forse mi ha violentata e non mi sono accorta...ma come può essere successo visto che non è nemmeno entrato in casa poveraccio? O forse ho fatto qualcosa e l'ho rimosso per lo shock...sì, perché ho letto anche che alcuni eventi traumatici vengono rimossi. Eppure sono certa al 200% che non è accaduto nulla. In cortile, pieno giorno...credo che la demenza che ha colpito la mamma mi abbia sconvolta perché vedo che non ricorda quello che ha fatto qualche momento prima e fa cose assurde poverina. Razionalmente so che il mio è un dubbio assurdo e con mio marito ci abbiamo anche riso ma ora lui mi dice che davvero devo smetterla e ha ragione. Solo che lo amo talmente tanto che il solo pensiero di potergli aver fatto un torto mi distrugge. Sono in genere una persona super razionale e riderei se qualcuno mi raccontasse una cosa simile, eppure...
[#1]
Cara Signora,
penso che in effetti lei sia condizionata da quanto accaduto a sua mamma:
"credo che la demenza che ha colpito la mamma mi abbia sconvolta perché vedo che non ricorda quello che ha fatto qualche momento prima e fa cose assurde poverina",
che le fa pensare che possano accadere cose al di fuori del nostro controllo cosciente.
Probabilmente lei è una persona che ha un forte bisogno di controllo e certezza e questo può renderla insicura quando meno se lo aspetta.
Per inciso, preciso che quando si sente parlare di persone vittime di crimini "ipnotizzate" non si tratta realmente di uno stato di "addormentamento" o totale inconsapevolezza, come si potrebbe immaginare, ma piuttosto di una forma di "stordimento" e confusione che alcuni criminali riescono ad attuare nei confronti di persone deboli e suggestionabili, cosa che non credo lei sia.
Dal punto di vista psicoanalitico mi colpisce molto questa sua affermazione:
"con mio marito ci abbiamo anche riso ma ora lui mi dice che davvero devo smetterla e ha ragione. Solo che lo amo talmente tanto che il solo pensiero di potergli aver fatto un torto mi distrugge".
Che torto gli avrebbe fatto, se avesse subito una violenza (e non cercato un rapporto consensuale con un altro uomo)?
Questa sua affermazione mi fa ipotizzare che in lei ci possano essere dei desideri inconsci (o anche consci) di tradimento e che lei stia reagendo senza rendersene conto a questi, ipotizzando una situazione nella quale ciò che percepisce come un possibile tradimento sarebbe avvenuto senza il suo consenso (e quindi senza colpa da parte sua).
Ci rifletta bene, perchè il bandolo della matassa potrebbe essere questo e trovarsi quindi nel rapporto con suo marito, oltre che nell'idea di aver messo da parte e rinunciato a troppe cose nella sua vita fino ad ora.
Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
penso che in effetti lei sia condizionata da quanto accaduto a sua mamma:
"credo che la demenza che ha colpito la mamma mi abbia sconvolta perché vedo che non ricorda quello che ha fatto qualche momento prima e fa cose assurde poverina",
che le fa pensare che possano accadere cose al di fuori del nostro controllo cosciente.
Probabilmente lei è una persona che ha un forte bisogno di controllo e certezza e questo può renderla insicura quando meno se lo aspetta.
Per inciso, preciso che quando si sente parlare di persone vittime di crimini "ipnotizzate" non si tratta realmente di uno stato di "addormentamento" o totale inconsapevolezza, come si potrebbe immaginare, ma piuttosto di una forma di "stordimento" e confusione che alcuni criminali riescono ad attuare nei confronti di persone deboli e suggestionabili, cosa che non credo lei sia.
Dal punto di vista psicoanalitico mi colpisce molto questa sua affermazione:
"con mio marito ci abbiamo anche riso ma ora lui mi dice che davvero devo smetterla e ha ragione. Solo che lo amo talmente tanto che il solo pensiero di potergli aver fatto un torto mi distrugge".
Che torto gli avrebbe fatto, se avesse subito una violenza (e non cercato un rapporto consensuale con un altro uomo)?
Questa sua affermazione mi fa ipotizzare che in lei ci possano essere dei desideri inconsci (o anche consci) di tradimento e che lei stia reagendo senza rendersene conto a questi, ipotizzando una situazione nella quale ciò che percepisce come un possibile tradimento sarebbe avvenuto senza il suo consenso (e quindi senza colpa da parte sua).
Ci rifletta bene, perchè il bandolo della matassa potrebbe essere questo e trovarsi quindi nel rapporto con suo marito, oltre che nell'idea di aver messo da parte e rinunciato a troppe cose nella sua vita fino ad ora.
Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
La ringrazio moltissimo per la celere risposta.
In realtà non ho desideri di tradimento...per me mio marito è tutto ma credo anch'io ci sia qualcosa che non va...e credo sia il fatto che mi sento profondamente in colpa per quello che gli ho fatto passare in questi anni a causa delle malattie dei miei genitori. Credo di avere trascurato la nostra vita e avergli fatto del male e credo di non essermi perdonata. Sì, in effetti Lei hai capito perfettamente; ho bisogno di controllare le situazioni. Questo mi capita da quando mi sono dovuta fare carico dei miei perché non erano più in grado di badare a loro stessi. Il fatto di non poter fare nulla per trovare una cura alle loro malattie, sapendo che andranno sempre peggio, ha creato in me molta frustrazione. E lui, mio marito, è stato un marito esemplare, ma credo di averlo sottoposto a troppo, non meritava di vivere certe situazioni. Ecco, Lei mi ha permesso di riflettere e capire meglio: mi incolpo per ciò che è successo e questa ossessione (la chiamo così) è sorta proprio per il mio timore di fargli ancora male, di dargli un'altra sofferenza, anche se non dipesa da me.
Inoltre credo proprio che, come giustamente afferma Lei, vedere mia mamma in quelle condizioni abbia creato in me questo profondo turbamento.
Credo proprio che mi rivolgerò a uno specialista perché penso che mio marito ed io meritiamo di essere felici dopo tanto dolore e non voglio che assurde paure e folli pensieri senza senso rovinino i nostri progetti di vita. Penso sia davvero difficile trovare la propria anima gemella e io ringrazio Dio perché l'ho trovata.
La ringrazio infinitamente perché la sua opinione è stata davvero molto utile.
In realtà non ho desideri di tradimento...per me mio marito è tutto ma credo anch'io ci sia qualcosa che non va...e credo sia il fatto che mi sento profondamente in colpa per quello che gli ho fatto passare in questi anni a causa delle malattie dei miei genitori. Credo di avere trascurato la nostra vita e avergli fatto del male e credo di non essermi perdonata. Sì, in effetti Lei hai capito perfettamente; ho bisogno di controllare le situazioni. Questo mi capita da quando mi sono dovuta fare carico dei miei perché non erano più in grado di badare a loro stessi. Il fatto di non poter fare nulla per trovare una cura alle loro malattie, sapendo che andranno sempre peggio, ha creato in me molta frustrazione. E lui, mio marito, è stato un marito esemplare, ma credo di averlo sottoposto a troppo, non meritava di vivere certe situazioni. Ecco, Lei mi ha permesso di riflettere e capire meglio: mi incolpo per ciò che è successo e questa ossessione (la chiamo così) è sorta proprio per il mio timore di fargli ancora male, di dargli un'altra sofferenza, anche se non dipesa da me.
Inoltre credo proprio che, come giustamente afferma Lei, vedere mia mamma in quelle condizioni abbia creato in me questo profondo turbamento.
Credo proprio che mi rivolgerò a uno specialista perché penso che mio marito ed io meritiamo di essere felici dopo tanto dolore e non voglio che assurde paure e folli pensieri senza senso rovinino i nostri progetti di vita. Penso sia davvero difficile trovare la propria anima gemella e io ringrazio Dio perché l'ho trovata.
La ringrazio infinitamente perché la sua opinione è stata davvero molto utile.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 22/02/2018.
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