Ipocondria resistente
Buongiorno, ho bisogno del vs aiuto...sono un soggetto particolarmente ansioso e ipocondriaco. I problemi sono iniziati nel 2012 con la morte di mio padre a 64 anni per tumore al polmone, da lì attacchi di panico e stati d’ansia che ho combattuto grazie a Elopram. Non sto a raccontare tutti gli episodi che mi hanno portato al Ps e a fare tanti controlli tutti per fortuna negativi. Sono ripiombato nel dramma da una settimana circa quando parlando con un amico ho saputo che il figlio (38 anni) ha un tumore al polmone con metastasi, i sintomi iniziali sono stati dolore forte alla schiena. Poco dopo aver parlato con questo amico ho iniziato a sentire bruciori alla schiena, fiato corto e quando faccio dei respiri profondi durante l’espirazione mi sento come bucare dietro la schiena. Sono nuovamente entrato nel tunnel di internet, vado a vedere cosa potrebbe essere e ovviamente trovo il peggio. Preciso che non ho mai fumato mentre mio padre purtroppo era forte fumatore. Circa 2 settimane fa ho fatto le analisi del sangue e delle urine tutto ok, lunedì mi sono recato dal medico che mi ha ascoltato il torace e mi ha detto che non c’è nulla (avevo un po’ di tosse dovuta ad un bel mal di gola che mi ero preso).
È possibile somatizzare così? Ho ricominciato ad assumere Elaprom..cosa potrei fare per placare questo stato ansioso? Il mio primo pensiero è di fare una rx torace
È possibile somatizzare così? Ho ricominciato ad assumere Elaprom..cosa potrei fare per placare questo stato ansioso? Il mio primo pensiero è di fare una rx torace
[#1]
Caro Utente,
dopo essersi (comprensibilmente) identificato con suo padre a seguito della sua malattia e morte si sta ora identificando con il figlio del suo amico, che ha purtroppo ricevuto la medesima diagnosi.
Fra l'altro questa persona ha la sua stessa età, cosa che agevola l'immedesimazione e aumenta la paura che sta provando perché le dimostra che i tumori colpiscono anche persone ancora giovani.
La soluzione non è tanto ricorrere nuovamente a un farmaco che ha già assunto senza riportare benefici durevoli, visto che dopo averlo smesso si trova di nuovo in questa situazione, quanto piuttosto intraprendere un percorso di terapia psicologica *anche* integrato da terapia farmacologica, se necessario, ma nell'ottica di risolvere il problema elaborando le sue emozioni e non solo mettendole a tacere con un medicinale.
Non si tratta insomma di "placare lo stato ansioso", rincorrendo quindi il sintomo, ma di lavorare a monte per fare in modo che l'ansia sia sconfitta alla radice.
Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
dopo essersi (comprensibilmente) identificato con suo padre a seguito della sua malattia e morte si sta ora identificando con il figlio del suo amico, che ha purtroppo ricevuto la medesima diagnosi.
Fra l'altro questa persona ha la sua stessa età, cosa che agevola l'immedesimazione e aumenta la paura che sta provando perché le dimostra che i tumori colpiscono anche persone ancora giovani.
La soluzione non è tanto ricorrere nuovamente a un farmaco che ha già assunto senza riportare benefici durevoli, visto che dopo averlo smesso si trova di nuovo in questa situazione, quanto piuttosto intraprendere un percorso di terapia psicologica *anche* integrato da terapia farmacologica, se necessario, ma nell'ottica di risolvere il problema elaborando le sue emozioni e non solo mettendole a tacere con un medicinale.
Non si tratta insomma di "placare lo stato ansioso", rincorrendo quindi il sintomo, ma di lavorare a monte per fare in modo che l'ansia sia sconfitta alla radice.
Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie Dott.ssa della risposta, purtroppo gli stati d’ansia che ho mi condizionano. Appena percepisco un sintomo vado subito a cercare quale patologia sia accostabile e mi convinco di averla..poi passo da una malattia all’altra e penso subito di prenotare una visita specialistica.
Seguirò il Suo consiglio e farò un percorso psicologico.
Mi potrebbe dare dei consigli pratici: quando avverto un sintomo anche banale (ad es un mal di gola) cosa posso fare per non fissarmi, andare su internet ecc.?
Grazie e scusi per la domanda sicuramente un po’ stupida
Seguirò il Suo consiglio e farò un percorso psicologico.
Mi potrebbe dare dei consigli pratici: quando avverto un sintomo anche banale (ad es un mal di gola) cosa posso fare per non fissarmi, andare su internet ecc.?
Grazie e scusi per la domanda sicuramente un po’ stupida
[#3]
Non ci sono "consigli" specifici, se non quello di sforzarsi di non cercare in rete altre informazioni mediche che aumentano solo la sua confusione: quando comprenderà che questo è molto controproducente troverà anche la forza di evitarlo.
Nel frattempo le segnalo questo articolo sull'argomento dell'ipocondria, che può esserle utile per capire meglio il meccanismo della preoccupazione che prova:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html
Nel frattempo le segnalo questo articolo sull'argomento dell'ipocondria, che può esserle utile per capire meglio il meccanismo della preoccupazione che prova:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html
[#4]
Utente
Salve Dottori, torno a scrivere dopo un bel po' di tempo..in questo periodo sono stato abbastanza bene ma, forse complice la quarantena, da qualche mese ho ricominciato ad autoanalizzarmi e ricadere nel baratro. Oggi ho dato il peggio di me.
Spiego antefatto: da 2 settimane circa ho sensazione di nodo in gola (già avuto 2 anni fa e dopo visita orl negativa sparito)..mi palpo continuamente il collo alla ricerca dei linfonodi..sono andato dal curante inventando che avevo avuto mal di gola (soffro realmente di sinusite) affinché mi controllasse il collo. Così è stato e mi ha detto che non deve prendere nulla. Mi ha sentito un linfonodo alla base del collo dicendo che è tutto normale. Uscito dallo studio medico mi sono sentito molto piccolo. Inoltre non faccio le analisi del sangue da un paio d’anni ed ho una paura folle..datemi qualche consiglio pratico (oltre a prenotare visita psicologica)...grazie
Spiego antefatto: da 2 settimane circa ho sensazione di nodo in gola (già avuto 2 anni fa e dopo visita orl negativa sparito)..mi palpo continuamente il collo alla ricerca dei linfonodi..sono andato dal curante inventando che avevo avuto mal di gola (soffro realmente di sinusite) affinché mi controllasse il collo. Così è stato e mi ha detto che non deve prendere nulla. Mi ha sentito un linfonodo alla base del collo dicendo che è tutto normale. Uscito dallo studio medico mi sono sentito molto piccolo. Inoltre non faccio le analisi del sangue da un paio d’anni ed ho una paura folle..datemi qualche consiglio pratico (oltre a prenotare visita psicologica)...grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 22/02/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.