Sentirsi fuori tempo massimo
Buongiorno cari dottori,
vi scrivo perchè vorrei un vostro consulto.
Ho quasi 28 anni ed il mio sogno è stato sempre quello di diventare infermiera. Ho provato per anni il test di ammissione all'università ma non sono mai riuscita a passarlo. Cosi mi sono buttata su Lingue straniere e mi piaceva. Ma non ho completato gli studi. In questi anni ho perso la luce...la via giusta...come un treno quando deraglia.
Ho ripreso a frequentare un amore adolescenziale e mi sono persa in questi anni. Non per colpa sua...lui non mi negava di far niente,anzi. Ma io mi sono annullata per lui. Cosi',questi anni,mi sono scivolati addosso...e solo adesso me ne rendo conto.
Sento di essere una fallita...quando vedo i miei coetanei già alla specialistica o comunque con un pezzo di carta in mano e,lavorativamente, piu' stabili di me,mi sale un senso di vuoto(nei miei confronti)mi avvilisco...mi sento una persona finita.
Anche perchè non ho dato nessuna soddisfazione a mio padre...non lo sento/vedo fiero di me. Tutti gli altri genitori elogiano ed acclamano i propri figli per il successo ottenuto mentre per me non è cosi.
Quindi...esiste un tempo massimo per queste situazioni? So benissimo che non sono piu' giovane e,vista la situazione in Italia,sarà sempre peggio. Ma sto facendo il massimo per recuperare...iniziando dalle mie passioni e dalle mie esigenze.
Vi ringrazio tutti.
vi scrivo perchè vorrei un vostro consulto.
Ho quasi 28 anni ed il mio sogno è stato sempre quello di diventare infermiera. Ho provato per anni il test di ammissione all'università ma non sono mai riuscita a passarlo. Cosi mi sono buttata su Lingue straniere e mi piaceva. Ma non ho completato gli studi. In questi anni ho perso la luce...la via giusta...come un treno quando deraglia.
Ho ripreso a frequentare un amore adolescenziale e mi sono persa in questi anni. Non per colpa sua...lui non mi negava di far niente,anzi. Ma io mi sono annullata per lui. Cosi',questi anni,mi sono scivolati addosso...e solo adesso me ne rendo conto.
Sento di essere una fallita...quando vedo i miei coetanei già alla specialistica o comunque con un pezzo di carta in mano e,lavorativamente, piu' stabili di me,mi sale un senso di vuoto(nei miei confronti)mi avvilisco...mi sento una persona finita.
Anche perchè non ho dato nessuna soddisfazione a mio padre...non lo sento/vedo fiero di me. Tutti gli altri genitori elogiano ed acclamano i propri figli per il successo ottenuto mentre per me non è cosi.
Quindi...esiste un tempo massimo per queste situazioni? So benissimo che non sono piu' giovane e,vista la situazione in Italia,sarà sempre peggio. Ma sto facendo il massimo per recuperare...iniziando dalle mie passioni e dalle mie esigenze.
Vi ringrazio tutti.
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gentile ragazza non esiste un tempo massimo per certe cose.
Ma ciò che va fatto lo si fa per se stessi, per una passione personale e non per per dare soddisfazione a qualcuno o per un confronto frustrante con gli altri.
Nel primo caso si trova la motivazione per andare avanti negli ultimi due ci sono buone probabilità di fallire.
saluti
Ma ciò che va fatto lo si fa per se stessi, per una passione personale e non per per dare soddisfazione a qualcuno o per un confronto frustrante con gli altri.
Nel primo caso si trova la motivazione per andare avanti negli ultimi due ci sono buone probabilità di fallire.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 18/02/2018.
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