Difficoltà di comunicazione

Gentile utente,

erano tre Psicologi maschi?
talvolta si cerca una persona del proprio genere..

O magari questo non c'entra nulla ed è stata solo sfortunata.

L'altra ipotesi riguarda invece Lei:
Quale era motivo per cui Lei si rivolgeva agli psicologi?
Ed inoltre: la difficoltà va esplicitata, dichiarata;
solo così lo/a Psicologo/a potrà aiutarLa.

Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

No erano due uomini ed una donna.
Il motivo iniziale era una relazione terminata all'improvviso ma che fortunatamente sono riuscita a superare con il tempo.
Ora invece soffro di attacchi di panico, insonnia e un continuo malessere per motivi probabilmente più seri che mi assillano costantemente.
Il problema è che non riesco a estraniare queste emozioni così forti che mi tormentano nemmeno con un professionista e questo mi fa stare ancora più male.
Grazie

Purtroppo se Lei non riesce a fare la Sua parte
sia pure con fatica e dichiarando la fatica e le difficoltà,
il professionista non riesce a fare la propria.

Forse nelle Sue aspettative immaginava che fosse semplice parlare di sè?
E' stata una difficoltà imprevista?
Potrebbe iniziare con lo scrivere e consegnare il foglio, in prima seduta.

Carlamaria Brunialti

Sì, sicuramente pensavo che fosse più semplice parlarne; non riesco nemmeno a raccontare e a spiegargli il vero motivo per cui io mi trovi lì...
Ad ogni domanda che mi viene posta rispondo "Non lo so" anche se dentro di me invece riuscirei a rispondere.
Seppure mi sforzi, non riesco a capire il mio comportamento...

Carissima, ci vuole un pò di tempo, infatti, a volte vengono non subito, ma dopo alcune sedute, somministrati dei test che aiutano lo psicoterapeuta a cominciare a comprendere chi ha davanti e perciò a porsi nel modo più efficace..
l'alleanza terapeutica si costruisce a poco a poco.. fatta anche di comunicazione non verbale, scrivere alcuni punti importanti, su cui avviare il discorso, è una buona idea..si informi e si rilassi pensando che l'inizio può non essere semplice , che è molto frequente sentirsi bloccati, difesi.. ma che ne vale la pena..
Restiamo in ascolto, ci riscriva, ci fa piacere tentare di aiutarla.. come si vede fra cinque anni.. ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

Vi ringrazio per le risposte. Inoltre, durante il colloquio cerco di essere impassibile ed indifferente alle mie emozioni, come se cercassi di dimostrare allo psicologo che va tutto bene e che sono forte. Quando esco e sono da sola, invece, mi abbandono in un pianto liberatorio.
Non dovrebbe essere il contrario? Eppure, è un comportamento che non riesco a controllare.

Non mi vedo tra cinque anni, non riesco ad immaginarmi nemmeno tra uno sinceramente...

Gentile utente,

Lei fa "..come se cercassi di dimostrare allo psicologo che va tutto bene e che sono forte. .."
Ma lo Psicologobsa che NON è così,
solamente che Lei non riesce farsi aiutare
perchè ha addosoo una corazza difensiva bella spessa.

Sottoscrivo quanto scrive la dott. Muscarà,
l'alleanza terapeutica si costruisce nel tempo;
ma anche mettendoci sforzo e fatica.

Carlamaria Brunialti

Ha ragione, infatti prima di ogni seduta ho tanti buoni propositi... Che però non si verificano mai perché quando sono lì mi blocco.
Giuro, non riesco a controllare questo muro che impongo davanti a me.
Tutto questo non fa altro che peggiorare il mio malessere interiore.

Perchè Lei stessa non si impegna a individuare qualche strategia per abbattere "il muro"?

Qui gliene abbiamo suggeriti alcuni,
ma senza riscontro da parte Sua, però.

Carlamaria Brunialti

Scrivere, al posto di parlare, non è debolezza?
Scusi la domanda un pò particolare ma ho spesso pensato a questa opzione.

"..Scrivere, al posto di parlare, non è debolezza?.."
Certamente sì; significa arrendersi all'incapacità della propria parola.
E dunque E' debolezza.

Ma noi umani POSSIAMO essere "anche deboli",
proprio perchè siamo "anche forti".

Solo chi sa di essere "anche" forte
riesce ad ammettere "anche" la propria debolezza.

Carlamaria Brunialti

La ringrazio immensamente per la disponibilità, dunque proverò in questa direzione.
Buona serata

Le auguro di cuore un buon percorso.

Se ritiene, ci tenga informati DOPO aver iniziato.

Saluti cari.

Carlamaria Brunialti

Utile ! Brava e paziente..complimenti veramente !