Attacchi di Panico o depressione?
Salve gentilissimi dottori,
Da qualche mese (11 dicembre, per l'esattezza) sto affrontando il periodo più brutto della mia vita: ho iniziato a soffrire di attacchi di panico. I sintomi li conoscete meglio di me, tachicardia, iperventilazione, fame d'aria e tremolio infinito. Il problema insorge in queste settimane. Sono in terapia presso una psicologa dall'8 Gennaio, e ieri, mentre ero fuori con la mia ragazza, ho avvertito uno stato d'ansia dopo essere usciti dal cinema. Stavo male, lei l'ha notato e le ho spiegato di star soffrendo il panico inspiegabilmente. Dopo ciò, ci siamo seduti e ho iniziato a sfogarmi e sradicare i pensieri che mi affliggevano in quel momento (non riesco più a lottare, sento di starmi abbandonando, non ce la faccio più), sfociando in una crisi di pianto. Dopodichè sono tornato a casa, e parlando con mia madre ho capito che le frasi dette erano piuttosto forti. Le ho anche detto che il rimedio migliore sarebbe suicidarmi, e li ho capito che, probabilmente, sono entrato in un vortice depressivo.
Purtroppo i pensieri sono annebbiati, scuri e non riesco ad immaginarmi meglio anche in un lontano futuro. Ho affrontato con me stesso in più occasioni il pensiero suicida, inimmaginabile se comparato alla visione umoristica di un me stesso del passato.
Mi sento senza speranza, sono stato afflitto da un esaurimento nervoso ieri sera poichè sentivo la sensazione di diventare pazzo, senza via d'uscita. Non so se gli attacchi di panico siano coorelati in qualsiasi maniera a questo o se, semplicemente, dalla condizione primaria sono passato a quella più grave. Vorrei solo aiuto.
Aprirei un mutuo a vita pur di tornare indietro di qualche mese e cambiare ciò che mi ha portato a questa situazione, oggi.
Grazie in anticipo per le vostre gentili risposte, cordiali saluti.
Da qualche mese (11 dicembre, per l'esattezza) sto affrontando il periodo più brutto della mia vita: ho iniziato a soffrire di attacchi di panico. I sintomi li conoscete meglio di me, tachicardia, iperventilazione, fame d'aria e tremolio infinito. Il problema insorge in queste settimane. Sono in terapia presso una psicologa dall'8 Gennaio, e ieri, mentre ero fuori con la mia ragazza, ho avvertito uno stato d'ansia dopo essere usciti dal cinema. Stavo male, lei l'ha notato e le ho spiegato di star soffrendo il panico inspiegabilmente. Dopo ciò, ci siamo seduti e ho iniziato a sfogarmi e sradicare i pensieri che mi affliggevano in quel momento (non riesco più a lottare, sento di starmi abbandonando, non ce la faccio più), sfociando in una crisi di pianto. Dopodichè sono tornato a casa, e parlando con mia madre ho capito che le frasi dette erano piuttosto forti. Le ho anche detto che il rimedio migliore sarebbe suicidarmi, e li ho capito che, probabilmente, sono entrato in un vortice depressivo.
Purtroppo i pensieri sono annebbiati, scuri e non riesco ad immaginarmi meglio anche in un lontano futuro. Ho affrontato con me stesso in più occasioni il pensiero suicida, inimmaginabile se comparato alla visione umoristica di un me stesso del passato.
Mi sento senza speranza, sono stato afflitto da un esaurimento nervoso ieri sera poichè sentivo la sensazione di diventare pazzo, senza via d'uscita. Non so se gli attacchi di panico siano coorelati in qualsiasi maniera a questo o se, semplicemente, dalla condizione primaria sono passato a quella più grave. Vorrei solo aiuto.
Aprirei un mutuo a vita pur di tornare indietro di qualche mese e cambiare ciò che mi ha portato a questa situazione, oggi.
Grazie in anticipo per le vostre gentili risposte, cordiali saluti.
[#1]
Caro Utente,
mi spiace per quello che sta passando e per il forte disagio che appare molto evidente dalle sue parole.
Consideri che la sofferenza legata a forte ansia e attacchi di panico può portare a pensieri "suicudi" che però sono altro rispetto al desiderio di morire che può avere un depresso: corrispondono al desiderio di non passare più tutto quello che si può passare soffrendo di grave ansia, e non al desiderio di non vivere più.
La nostra collega che si sta occupando di lei cosa ne pensa? Che diagnosi le ha comunicato?
Dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
mi spiace per quello che sta passando e per il forte disagio che appare molto evidente dalle sue parole.
Consideri che la sofferenza legata a forte ansia e attacchi di panico può portare a pensieri "suicudi" che però sono altro rispetto al desiderio di morire che può avere un depresso: corrispondono al desiderio di non passare più tutto quello che si può passare soffrendo di grave ansia, e non al desiderio di non vivere più.
La nostra collega che si sta occupando di lei cosa ne pensa? Che diagnosi le ha comunicato?
Dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Con la vostra collega sto seguendo un percorso psicoterapeutico abbastanza fievole, non ho mai assunto antidepressivi poichè spaventato dagli effetti collaterali. Lei è consapevole della mia situazione ed, apparte le sedute individuali, ho svolto una seduta di gruppo un mese fa ed ha avuto un impatto molto forte su di me, sfociato in un esaurimento nervoso la sera stessa.
Secondo voi non è depressione quindi? E' solo conseguenza della mia situazione psicologica? Grazie mille per la risposta.
Secondo voi non è depressione quindi? E' solo conseguenza della mia situazione psicologica? Grazie mille per la risposta.
[#3]
Non le ha comunicato una diagnosi precisa?
Da qui non possiamo diagnosticare e quindi nemmeno confermare o disconfermare nulla, perché ci manca la conoscenza diretta del caso e non possiamo comprendere con sufficiente precisione come stiano le cose.
Per quanto riguarda i farmaci in questo momento potrebbero rappresentare un utile sostegno, da lasciare appena non le serviranno più.
Potrebbe parlarne con un medico psichiatra e poi decidere.
Considerando che è seguito dalla sua psicologa da poco più di un mese è decisamente presto per tirare le somme, ma se vi vedeste meno di una volta a settimana sarebbe meglio che le chiedesse una frequenza più "intensa" per gli incontri.
Come mai le ha proposto anche una seduta di gruppo?
Da qui non possiamo diagnosticare e quindi nemmeno confermare o disconfermare nulla, perché ci manca la conoscenza diretta del caso e non possiamo comprendere con sufficiente precisione come stiano le cose.
Per quanto riguarda i farmaci in questo momento potrebbero rappresentare un utile sostegno, da lasciare appena non le serviranno più.
Potrebbe parlarne con un medico psichiatra e poi decidere.
Considerando che è seguito dalla sua psicologa da poco più di un mese è decisamente presto per tirare le somme, ma se vi vedeste meno di una volta a settimana sarebbe meglio che le chiedesse una frequenza più "intensa" per gli incontri.
Come mai le ha proposto anche una seduta di gruppo?
[#4]
Utente
La terapia di gruppo non so perché me l’abbia prescritta, detto sinceramente penso che aver conosciuto gente con problemi decisamente più gravi dei miei non sia stato poi così terapeutico.
In questo weekend sono stato in vacanza con la mia fidanzata, sono stato bene e mi sono divertito, ma in alcune situazioni l’ansia e l’angoscia non mi lasciavano perdere.
Ora sono tornato a casa e non sto molto bene. Sarà la stanchezza del viaggio (che è stato anch’esso personalizzato da ansia quasi continua) che mi ha stancato, ma in diretta le dico che il mio umore è decisamente basso.
Se avete qualche consiglio, sono in ascolto, grazie mille.
In questo weekend sono stato in vacanza con la mia fidanzata, sono stato bene e mi sono divertito, ma in alcune situazioni l’ansia e l’angoscia non mi lasciavano perdere.
Ora sono tornato a casa e non sto molto bene. Sarà la stanchezza del viaggio (che è stato anch’esso personalizzato da ansia quasi continua) che mi ha stancato, ma in diretta le dico che il mio umore è decisamente basso.
Se avete qualche consiglio, sono in ascolto, grazie mille.
[#5]
Se dopo la seduta di gruppo è stato male può dirlo alla psicologa e discuterne con lei per stabilire se sia il caso che partecipi o meno ad altre sedute del genere.
Per quanto riguarda la vacanza dello scorso week-end l'importante è che ci sia andato e che non abbia rinunciato per il pensiero che potesse ripresentarsi l'ansia (che si è ovviamente ripresentata, ma avendo appena iniziato il trattamento non si poteva aspettare qualcosa di diverso).
Per quanto riguarda la vacanza dello scorso week-end l'importante è che ci sia andato e che non abbia rinunciato per il pensiero che potesse ripresentarsi l'ansia (che si è ovviamente ripresentata, ma avendo appena iniziato il trattamento non si poteva aspettare qualcosa di diverso).
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 15/02/2018.
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Approfondimento su Attacchi di panico
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